Credo che ridurre l'emancipazione dei lavoratori al boom economico sia riduttivo.Lo Statuto dei lavoratori (Legge 300/70) e' appunto del 1970.
Moebius parlava più di soldi che di stato sociale. Il benessere storto o morto è sempre legato alla congiuntura economica.
Onore all'eredità comunista, ma voglio dicere che si stava discretamente pure dopo gli anni di piombo, sotto l'egemonia democristiana. Tempi in cui il debito pubblico cresceva nei salotti politici per arricchire il Callisto Tanzi di turno. Però spendi e spandi, case e macchine con la pala.
In generale io sono abbastanza d'accordo con Nickua' e soci. Mi fa piacere che ci sia dibattito tra cristiani con ideali, perché è indice di partecipazione, sensibilità e responsabilità.
Però la dialettica ideologica sulla scelta del sistema economico è morta da un pezzo, così come è impossibile ricondurre il concetto di lotta di classe allo status quo del secolo scorso.
I popoli sviluppati hanno ormai trovato il modello culturale di riferimento, per me urge migliorarlo dall'interno. E sebbene vi faccia ridere sentir parlare di democrazia, ritengo che il problema grosso sia proprio quello di rivendicare la legittimazione (democratica) delle autorità monetarie sovranazionali, affinché sia la politica a dominare il tavolo da gioco dell'economia e non viceversa.