Novara-Siena resta uno dei match più indecifrabili nell'ambito dell'inchiesta su Scommessopoli. Ad aggiungere ulteriori incognite ci ha pensato il portiere Ferdinando Coppola, proprio colui che scagionò l'attuale tecnico della Juventus Antonio Conte, allora alla guida dei toscani, dalle presunte accuse di combine.
Stando a quanto rivela la 'Gazzetta dello Sport', nella deposizione dello scorso 8 marzo l'estremo difensore dichiarò: "Per quanto concerne la gara Novara-Siena del 30.4.2011 dichiaro di non essere a conoscenza di accordi fra giocatori o fra società volti a concordare il risultato di parità. Non mi risulta che durante la riunione tecnica prepartita il nostro
allenatore avesse detto alla squadra che la partita fosse concordata. Ho partecipato a tale riunione tecnica svoltasi dopo pranzo, verso le 12, tre ore prima dell'inizio della partita".
Coppola sbaglia il giorno della gara, che si giocò il 1 maggio e non il 30 aprile, e il momento della riunione tecnica in quanto si è disputata alle 12.30 e dunque impossibile si sia svolta a mezzogiorno. A Palazzi queste incongruenze non sono sfuggite, così come le deposizioni di Poloni e Passoni in merito ad Albinoleffe-Siena.
Il portiere sostenne di essere andato con Carobbio e Vitiello a fare shopping a Bergamo e poi di aver visto fuori dall'albergo in cui il Siena era in ritiro Poloni, Sala e un altro giocatore dell'AlbinoLeffe, ma nega che si parlò di combinare la partita.
Poloni, invece disse di aver sentito i giocatori "che si mettevano d'accordo, nel senso che si sarebbe concessa la vittoria dell'AlbinoLeffe nel caso in cui nel corso della partita gli altri risultati avessero configurato un vantaggio dell'AlbinoLeffe a vincere la gara". Stesso dicasi per Passoni, il quale raccontò: "Fra tutti noi venne preso un accordo per il quale l'AlbinoLeffe avrebbe dovuto vincere la gara".

Per i deferimenti si parla del 25 luglio, il processo ovviamente 7 giorni dopo.