Ma lollissimo!
Wa, mi hai incuriosito! Come mai parli di spreco? Quali ne sono i fattori? Cosa ha mai in comune con Di Natale?
Giocatore dall'ottimo fiuto per il gol, uno dei primi "attaccanti moderni" fatto di corsa, senso della posizione e buon dribbling. Se gestito come si deve la sua dimensione poteva divenire quella di un Di Natale (inteso come importanza e non come modo di stare in campo), credo sia stato letteralmente polverizzato da Reja e che la sua polverizzazione sia stata comunque preventivata già dalla B.
Inizialmente si parlava di una coppia Calaiò-Lavezzi con conseguente impiego di Zalayeta ma dopo l'infortunio contro il Cagliari alla prima di campionato non vide mai più il campo. Un ragazzo già di per se fragile che dopo tanto era entrato nel cuore dei Napoletani, per motivi probabilmente personali, è stato fermo alle spalle di un Zalayeta e un Sosa davvero atleticamente imbarazzanti, gente al limite della mobilità che in qualche partita hanno davvero scatenato in noi tendenze omicida. (vedi Benfica-Napoli per el uallaron e Fiorentina-Napoli per il Pampa)
La sua morte calcistica è stata sancita dal gesto più coraggioso e folle che potesse fare, scegliere di tirare un rigore in Napoli-Reggina (aiutateme si sbaglio), con il Napoli sotto, il San Paolo incazzato e uno di quei pomeriggi Reja style fatti di anticalcio e sangue amaro.
Tirò il penalty che poi fu neutralizzato facilmente da Campagnolo e lì calò il sipario sulla sua carriera nel calcio che conta.
D'altronde uno che vive ciò che vive lontano dal campo, ai margini di una rosa che senza il trio magico portato da Marino sarebbe sprofondata nuovamente in B, va lodato per il coraggio nel tirare un rigore nonostante compagni e mister gli urlassero "non lo tirare lascialo ad Hamsyijik".
Forse mentre andava sul dischetto stess iss sapeva di non avere i coglioni per fare ciò che stava facendo, lui stesso conosceva i propri limiti ma per una volta volle azzardare. Nulla.
Dopo quel giorno lo crocifissero e dimostrò tutti i suoi limiti caratteriali che poi lo portarono inevitabilmente lontano da una piazza importante come la nostra.
Sono straconvinto che se Calaiò avesse avuto i coglioni d'acciaio, nel 2010 sarebbe stato convocato nel mondiale Sudafricano, e sarebbe stato per molti anni titolare inamovibile nella nostra rosa. At che quagliarell.
C'est la vie, spero riesca a togliersi qualche soddisfazione a Siena. Per la sfortuna che ha avuto un po' se lo merita.