Philip e Shaw, due giovani studenti omosessuali che vivono assieme, trovano nell'uccisione per strangolamento di David, un compagno di collegio, I'occasione, da tempo cercata, di provare I'ebbrezza del delitto fine a se stesso, del gesto gratuito. I due, sprezzanti ed arroganti, si sentono al di sopra di una società dedita solo a valori materiali. Nascondono il cadavere in una cassapanca e, non contenti, arrivano addirittura ad invitare per un cocktail i genitori e la fidanzata di David nella stessa stanza dove c'è in bella vista la cassapanca. Inoltre invitano un loro ex professore, Rupert Cadell, che, a loro modo di vede- re, è stato il teorico delle idee alla base del loro delitto. Durante il cocktail Philip e Shaw, sicuri di non poter essere mai scoperti e convinti che, in ogni caso, il professore dovrebbe apprezzare il loro gesto, iniziano a far trapelare larvatamente qualcosa sull'accaduto e poi lo stimolano sempre più, rendendo il gioco via via sempre più eccitante, attraverso indizi.Giallo sperimentale, con spazi limitati (il tutto si svolge in una stanza) disegnati da pochi e lunghi piani sequenza e il tempo dello spettatore scandito in parallelo a quello della vicenda.
Uno dei migliori Hitchcok, perché il consueto manierismo "tecnico" e i ritmi sostenuti non sacrificano l'interesse tematico. L'omicidio come elevazione, sulle macerie teoriche della seconda guerra mondiale, ma anche un ritratto dell'alta borghesia d'epoca, interessata, opportunista e sofista. I due protagonisti ricchioni, il damerino brillante e il debole cacone, offrono interpretazioni solide con un James Stewart padrone.
Consigliato per una serata disimpegnata.
***1/2