Donna di dubbia moralità è costretta dai servizi segreti USA a sposare a Rio de Janeiro il capo di un'organizzazione neonazista.E' il punto d'arrivo della prima fase del percorso autoriale di Hitchcock. Tutti gli stilemi e i congegni narrativi precedentemente collaudati sono applicati. La sceneggiatura è di una perfezione rara: fitta, stratificata ma mai criptica.
Ogni personaggio è chiamato a gestire un'identità spezzata dal conflitto tra pubblico e privato, realtà e finzione, dovere e amore. Chi si tradisce, perde.
La suspense è attivata su due piani: quello spionistico e quello romantico, che si intrecciano fino a fondersi nel finale.
La sostituzione del contrappunto comico con un sottotesto drammatico (qui l'amore incompiuto tra Cary Grant e Ingrid Bergman) comporta un rallentamento del ritmo e un ammorbidimento dello stile soliti, o almeno un'alterazione del modo in cui li si percepisce. Il tornaconto emozionale è evidente.
La scena del bacio tra i due protagonisti durante la telefonata ha un tasso erotico impressionante. Massima stima per la Bergman che sa essere al contempo eterea e decadente, angelica e carnale.
Voto: ****1/2