non so se è un caso,ma la morale cristiana/cattolica sembra confezionata ad arte per prenderlo dritto nel culo


Io non so come ma quando mi è venuto davanti con fare minaccioso e mi ha messo le mani addosso, che poi significa una spinta e un accenno di testata, io non avevo la minima adrenalina in corpo, ho sorriso beffardo e non ho reagito. Mi avesse dato una bella testata sarei stato anche contento, a quel punto se la suocera prendeva ancora le sue difese non mi vedeva più. Fu dopo una terribile vacanza assieme (io non ce li volevo, chissà perché me li sono ritrovati appresso), di cui Stefano può confermare... Il problema per la verità non è lui, lui è uno stronzo, tra l'altro è violento anche con la ragazza, sbatte le porte a casa, urla, si sveglia mai prima di mezzogiorno (si, non fa un cazzo nella vita, campa dell'eredità del padre, che infatti ha subito utilizzato per comprarsi una Giulietta, mi chiedo come sopravviverà...), un cafone maleducato. Ma sarebbe solo uno stronzetiello qualsiasi. Il problema è molto complesso, sono quelle dinamiche familiari che capitano a volte. Mia suocera non ha un bel rapporto col marito, lui è un santo, perché avrebbe calmarla da anni, ogni cosa lei urla addosso a lui. La mia ragazza ha preso dalla famiglia del padre, e quindi la madre riversa su di lei il suo odio, in parte. Poi poiché è più "normale", non ha bisogno di essere difesa. Invece la sorella ha lo stesso carattere di merda della madre, in più è timidissima, non parla, non fa amicizia, e la mamma la deve difendere da tutto e tutti. La cosa è diventata ridicola, roba che se da 10 alla mia ragazza, è perché deve dare 30 alla sorella. Qualche giorno fa pure mi misero in mezzo in un litigio, e la nana gialla (è tappa e itterica) si rivolse a me come "quell'altro", io non so dove trovi la forza per non mandarli tutti a fanculo. E la mamma "tuttti contro a Angela, tutti contro a Angela...", se figleta è stronza, le volevo dire io... Vive in una gabbia dove è protetta da tutto e da tutti, questa quando mette la capa fuori si fa male. Di conseguenza, anche il ragazzo è idolatrato. Perché deve essere il migliore in tutto, servito e riverito come un principe, per la figlia. Poi però mi dice che si trova meglio con me. Grazie al cazzo, io ti aiuto in cucina (spesso cucino io e lei non fa un cazzo in verità), apparecchio, lavo i piatti, faccio il caffè, mentre quell'altro non solo non alza un dito, ma ogni volta che viene lei deve pulire tutta la casa, comprare vagonate di stronzate (noccioline, cioccolata, merendine, gelati, succhi di frutta...) per lui, e devono essere rigidamente nuovi, guai a servire il succo di frutta della sera prima! Ormai ho deciso di non andare più da loro se non la domenica. Tanto mo mi laureo e me ne vado. Poi quando sto lontano col cazzo che ti vengo a cercare, e soprattutto col cazzo che la va a cercare sua figlia (dico la mia ragazza), che è la vera vittima in tutto questo!