Autore Topic: Il Napoli nelle trasmissioni televisive  (Letto 352830 volte)  Share 

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Offline Hwarang

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1720 il: 15 Settembre, 2013, 17:52:45 pm »
Ho aperto il mio cuore.
Adoro parlare d’amore. Adoro perché mi riempie il cuore. Spesso racconto storie realmente accadute, spesso scrivo romanzi. Quei romanzi sono la proiezione di miei sogni o desideri.
A volte i desideri possono diventare realtà volendoli fortemente. È quello che è successo a me.

Era il 2006. Avevo un desiderio, ritrovare me stessa. Mi ero persa. Non riuscivo a capire chi ero e dove volevo andare. Tre sensazioni mi facevano compagnia in quel tempo. L’ansia. Quell’ansia che era mia compagna fedelissima ogni santo giorno. L’angoscia. Un’angoscia presente, tremendamente fastidiosa. Percorreva il mio corpo e la mia anima ogni istante. E poi la disperazione. La disperazione di non capire il perché di tutto quello che da anni mi accompagnava. Un sorriso ormai inesistente. Gli occhi tristi.
La mia era una disperata ricerca di ritrovare serenità. Felicità, serenità, non sapevo e forse non ne capivo la differenza. Una cosa era certa: volevo star bene.
Facevo mille cose, credevo di poter ritrovare me stessa attraverso fattori esterni. Mi sbagliavo.
Fu così che, alla fine del 2008, grazie ad un’amica, inizio un rapporto telefonico con un ragazzo che raccontava di essere felice. Una felicità e serenità spirituale. Tutto ciò mi intrigava, incuriosiva. Anche io volevo provare tutto ciò. Ma ero scettica.
Superati però i miei pregiudizi nei confronti di un argomento a me poco chiaro, mi lascio guidare.
Era curiosità la mia. Nulla di più. Grazie però al mio interesse la mia vita e’ cambiata.

Trascorrevo ore al telefono con questo ragazzo. Lui mi parlava di Gesù. Me ne parlava come se fosse un suo amico. Il suo amico più caro. Voleva presentarmelo, farmelo conoscere attraverso i suoi racconti. Attraverso la lettura della Bibbia. La Bibbia? Non l’avevo mai letta né sfogliata fino a quel momento. Intanto era diventata ormai terapeutica la voce al telefono del mio amico. Nicola si era trasformato in una dipendenza. Ogni giorno aspettavo trepidante la sua chiamata che arrivava puntuale. Fu così per un mese. Un giorno però lui smise di comporre il mio numero di telefono. Non potevo crederci. La mia guida aveva detto “basta”.
Iniziai da sola a leggere il Vangelo. Lo facevo perché in qualche modo mi rilassava, mi distraeva e mi teneva legata a Nicola.
Intanto però l’ansia e l’angoscia ritornano puntuali a bussare alla mia porta. Fu così che arrivò la settimana più brutta di sempre. Mi rinchiusi in casa. Piangevo. Piangevo ininterrottamente. Mi disperavo. Una disperazione dettata dal nulla ma che mi fece iniziare ad invocare Gesù. Chiedevo umilmente aiuto a Lui. Pian piano incominciai ad aprirgli il mio cuore.
L’ultimo giorno, di quella tremenda settimana, arrivò come un angelo in mio soccorso Nicola. Mi telefono’. Non gli raccontai nulla di quello che mi stava accadendo perché, forse, mi vergognavo.
Quel giorno mi addormentai ancora con quell’ ansia e quell’ angoscia che aveva vinto su di me in quei giorni. Fu però l’ultima volta. L’ ULTIMA.

Spiegare quello che è accaduto dalla mattina seguente e’ per me cosa non semplice. Una cosa e’ sicura. Ho incontrato Gesù.
Si l’ho sentito, l’ho percepito. Lo Sprito Santo ha attraversato il mio corpo ed io sono riuscita a carpire il tutto. Sembrerò folle, non importa. Forse solo chi ha vissuto la mia medesima esperienza sa di cosa parlo. Il sorriso e la felicità quel giorno ne fecero da padroni. Fu come una trasformazione, improvvisa! Da un giorno all’altro.
Da quel giorno la mia vita e’ cambiata. Gesù ha cambiato la mia vita. Lui è’ sempre con me. Ogni giorno mi dimostra di essermi accanto. Non so più cosa significa ansia ed angoscia.
Nei momenti più difficili, perché ce ne sono sempre, Lui è lì. Mi aiuta con prove tangibili.
Non mi abbandona. Non mi abbandona perché io mi fido di Lui. Gesù sa quello di cui ho bisogno, conosce i miei desideri. Non ho più paura. Paura del presente ma soprattutto paura di un futuro incerto.
Gesù ama tutti noi, basta aprire il nostro cuore. Volerlo davvero.
Lui mi ha insegnato il perdono. Mi ha insegnato a perdonare anche chi ti ha fatto del male. La serenità interiore parte anche da questo. Dal perdono. Dal perdono e dall’amore per Gesù. Questo il mio umile pensiero.

Questo non è un romanzo, ma una storia vera. La mia.
Ho voluto raccontare la mia esperienza per destare curiosità in chi legge. Quella curiosità che mi ha cambiato la vita. Non sono una santa ne’ una suora ma una ragazza che, ogni giorno nel suo piccolo, commette peccati e fa errori ma cammina nel nome di Gesù.
Questo e’ amore. Un amore diverso rispetto a quello che di solito racconto ma pur sempre amore. Un amore vero in cui il tuo lui o lei non ti tradirà mai.

“Ho aperto il mio cuore”, Storia di donna

Marica Giannini


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Alemao

Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1721 il: 15 Settembre, 2013, 17:55:04 pm »
Ho aperto il mio cuore.
Adoro parlare d’amore. Adoro perché mi riempie il cuore. Spesso racconto storie realmente accadute, spesso scrivo romanzi. Quei romanzi sono la proiezione di miei sogni o desideri.
A volte i desideri possono diventare realtà volendoli fortemente. È quello che è successo a me.

Era il 2006. Avevo un desiderio, ritrovare me stessa. Mi ero persa. Non riuscivo a capire chi ero e dove volevo andare. Tre sensazioni mi facevano compagnia in quel tempo. L’ansia. Quell’ansia che era mia compagna fedelissima ogni santo giorno. L’angoscia. Un’angoscia presente, tremendamente fastidiosa. Percorreva il mio corpo e la mia anima ogni istante. E poi la disperazione. La disperazione di non capire il perché di tutto quello che da anni mi accompagnava. Un sorriso ormai inesistente. Gli occhi tristi.
La mia era una disperata ricerca di ritrovare serenità. Felicità, serenità, non sapevo e forse non ne capivo la differenza. Una cosa era certa: volevo star bene.
Facevo mille cose, credevo di poter ritrovare me stessa attraverso fattori esterni. Mi sbagliavo.
Fu così che, alla fine del 2008, grazie ad un’amica, inizio un rapporto telefonico con un ragazzo che raccontava di essere felice. Una felicità e serenità spirituale. Tutto ciò mi intrigava, incuriosiva. Anche io volevo provare tutto ciò. Ma ero scettica.
Superati però i miei pregiudizi nei confronti di un argomento a me poco chiaro, mi lascio guidare.
Era curiosità la mia. Nulla di più. Grazie però al mio interesse la mia vita e’ cambiata.

Trascorrevo ore al telefono con questo ragazzo. Lui mi parlava di Gesù. Me ne parlava come se fosse un suo amico. Il suo amico più caro. Voleva presentarmelo, farmelo conoscere attraverso i suoi racconti. Attraverso la lettura della Bibbia. La Bibbia? Non l’avevo mai letta né sfogliata fino a quel momento. Intanto era diventata ormai terapeutica la voce al telefono del mio amico. Nicola si era trasformato in una dipendenza. Ogni giorno aspettavo trepidante la sua chiamata che arrivava puntuale. Fu così per un mese. Un giorno però lui smise di comporre il mio numero di telefono. Non potevo crederci. La mia guida aveva detto “basta”.
Iniziai da sola a leggere il Vangelo. Lo facevo perché in qualche modo mi rilassava, mi distraeva e mi teneva legata a Nicola.
Intanto però l’ansia e l’angoscia ritornano puntuali a bussare alla mia porta. Fu così che arrivò la settimana più brutta di sempre. Mi rinchiusi in casa. Piangevo. Piangevo ininterrottamente. Mi disperavo. Una disperazione dettata dal nulla ma che mi fece iniziare ad invocare Gesù. Chiedevo umilmente aiuto a Lui. Pian piano incominciai ad aprirgli il mio cuore.
L’ultimo giorno, di quella tremenda settimana, arrivò come un angelo in mio soccorso Nicola. Mi telefono’. Non gli raccontai nulla di quello che mi stava accadendo perché, forse, mi vergognavo.
Quel giorno mi addormentai ancora con quell’ ansia e quell’ angoscia che aveva vinto su di me in quei giorni. Fu però l’ultima volta. L’ ULTIMA.

Spiegare quello che è accaduto dalla mattina seguente e’ per me cosa non semplice. Una cosa e’ sicura. Ho incontrato Gesù.
Si l’ho sentito, l’ho percepito. Lo Sprito Santo ha attraversato il mio corpo ed io sono riuscita a carpire il tutto. Sembrerò folle, non importa. Forse solo chi ha vissuto la mia medesima esperienza sa di cosa parlo. Il sorriso e la felicità quel giorno ne fecero da padroni. Fu come una trasformazione, improvvisa! Da un giorno all’altro.
Da quel giorno la mia vita e’ cambiata. Gesù ha cambiato la mia vita. Lui è’ sempre con me. Ogni giorno mi dimostra di essermi accanto. Non so più cosa significa ansia ed angoscia.
Nei momenti più difficili, perché ce ne sono sempre, Lui è lì. Mi aiuta con prove tangibili.
Non mi abbandona. Non mi abbandona perché io mi fido di Lui. Gesù sa quello di cui ho bisogno, conosce i miei desideri. Non ho più paura. Paura del presente ma soprattutto paura di un futuro incerto.
Gesù ama tutti noi, basta aprire il nostro cuore. Volerlo davvero.
Lui mi ha insegnato il perdono. Mi ha insegnato a perdonare anche chi ti ha fatto del male. La serenità interiore parte anche da questo. Dal perdono. Dal perdono e dall’amore per Gesù. Questo il mio umile pensiero.

Questo non è un romanzo, ma una storia vera. La mia.
Ho voluto raccontare la mia esperienza per destare curiosità in chi legge. Quella curiosità che mi ha cambiato la vita. Non sono una santa ne’ una suora ma una ragazza che, ogni giorno nel suo piccolo, commette peccati e fa errori ma cammina nel nome di Gesù.
Questo e’ amore. Un amore diverso rispetto a quello che di solito racconto ma pur sempre amore. Un amore vero in cui il tuo lui o lei non ti tradirà mai.

“Ho aperto il mio cuore”, Storia di donna

Marica Giannini


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Mi hai conquistato Marica. È stato difficile ma ce l'hai fatta.

Offline Ciùcciuettola

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1722 il: 15 Settembre, 2013, 18:08:31 pm »


Ecoti acotentato: parla accussì.


Pregevole la mutanda azzecata nella fessa, che preta
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline CharMeg

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1723 il: 15 Settembre, 2013, 18:10:59 pm »
Mi hai conquistato Marica. È stato difficile ma ce l'hai fatta.

Non ce l'ho fatta, ho resistito un paragrafo e mezzo, poi ho dovuto mollare, mi girava la testa.

Mi sono fatto bastare la foto.
moriremo tutti....ricordalo
È un dolore enorme.
É chiaro che il suo obiettivo é quello: lo scudetto, poi la Champions, dopodiché avrà sei milioni di persone ai suoi piedi pronte a tutto per lui e disposte a innalzarlo come dittatore illuminato con un colpo di stato.

Online pappasouth

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1724 il: 15 Settembre, 2013, 19:13:02 pm »
Angelo Pompameo di TVLUna (seguite tvluna!) aggredito da un altro giornalista in tribuna stampa al momento del gol. Pugno in pieno viso e 7 giorni di prognosi.

ma abbusca sempre! Fu paccheriato pure durante una partita di basket qualche anno fa, successo tutto sotto a me, finì lungo lungo a terra e godetti come un maiale!

Offline vampyr8

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1725 il: 15 Settembre, 2013, 19:28:49 pm »
azz

Pompameo ci ha rimesso l'occhio, ha avuto il distacco della retina

Offline Trenz

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1726 il: 15 Settembre, 2013, 19:41:40 pm »
azz

Pompameo ci ha rimesso l'occhio, ha avuto il distacco della retina
Ma si è capito chi è stato a colpirlo?
Teoricamente non dovrei avere un grande interesse della cosa,solo che da quello che ho letto nel trafiletto pubblicato prima mi da fastidio (sempre se è vero il racconto,eh)la gente che fa queste piazzate e tra l altro viene pure ospitata in trasmissioni locali.
« Ultima modifica: 15 Settembre, 2013, 19:45:45 pm da Trenz »

Online pappasouth

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R: Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1727 il: 15 Settembre, 2013, 19:44:31 pm »
azz

Pompameo ci ha rimesso l'occhio, ha avuto il distacco della retina
godo!

Offline Gabbie

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R: Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1728 il: 15 Settembre, 2013, 22:09:22 pm »
Sappiate che la SSCN ha diramato un comunicato ufficiale in merito alla questione dei tempi delle interviste sollevata dalla D'Amico
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:R: Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1729 il: 15 Settembre, 2013, 22:16:44 pm »
Sappiate che la SSCN ha diramato un comunicato ufficiale in merito alla questione dei tempi delle interviste sollevata dalla D'Amico

Bella risposta. Polemica checazza, tra l'altro. Speriamo di riuscire a coinvolgere pure Piscitiello
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline Hwarang

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1730 il: 15 Settembre, 2013, 22:20:31 pm »
Il Direttore della Comunicazione Lombardo su dichiarazioni Ilaria D'Amico

E’ giunta l’ora di fare chiarezza, a vantaggio di tutti i telespettatori, sulle regole in atto nelle interviste del post partita agli allenatori. Soprattutto dopo la “protesta” della signora D’Amico sul fatto che la SSC Napoli non avrebbe tenuto nei tempi prestabiliti il signor Benitez ai microfoni di Sky nel post partita di Napoli-Atalanta. La SSC Napoli, che io rappresento nella parte della Comunicazione, ha sempre rispettato pienamente le regole imposte dagli accordi per le interviste, ma esige che lo stesso facciano i broadcasters nei suoi confronti. Che Sky permetta che una sua giornalista, in diretta televisiva, critichi l’operato di una società, senza nemmeno verificarne le motivazioni, è qualcosa di incredibile.

Gli allenatori, al termine delle partite, devono sostenere una raffica di interviste obbligatorie. L’elenco è scandito da regole ferree, che impongono agli Uffici Comunicazione delle società di portare gli allenatori nell’ordine a: Sky, Mediaset, Rai, a volte Cielo e altri canali che abbiano preso i diritti, Radio Rai e infine, buoni ultimi, ai giornalisti della carta stampata nella classica conferenza stampa. Un’operazione che dura tra i 55 e i 70 minuti. Nello specifico, Sky, avendo pagato di più di altri i diritti per la trasmissione degli eventi, può obbligare il Benitez di turno a stare fino a 30 minuti di fronte alle telecamere. Nel senso che l'intervistato deve aspettare qualsiasi loro esigenza. Deve aspettare se viene data la parola ad altri allenatori, ai commentatori, a chiunque la regia ritenga opportuno. E’ nelle regole. All’interno di questi 30 minuti, l’intervista deve durare al massimo 7 minuti. Quando comincia, come è successo ieri, il responsabile della Comunicazione controlla i tempi. Come lo fa? Affidandosi a un “cronometrista” della Lega Calcio, sempre al suo fianco. “Mancano 3 minuti, ne mancano 2, ultimo minuto”. A quel punto, quando la Lega dice che manca un minuto o 30 secondi, si chiede a Sky (o a Mediaset o alla Rai) di stringere, cioè di arrivare al termine della loro intervista in diretta senza sforare troppo nei tempi. Ovviamente, se sono passati i 7 minuti e Benitez sta ancora parlando, nessuno irrompe nella diretta e lo porta via. Si lascia che l’intervista si concluda, anche se questa abbia sforato i 7 minuti. Ma spesso avviene qualcosa di diverso: l’intervista ha superato i 7 minuti, la produzione del canale lo sa, la Lega lo ha certificato, il giornalista che intervista ne è perfettamente al corrente, e, nonostante ciò, dallo “studio” si continua a fare domande, superando abbondantemente i tempi previsti.

Veniamo a quanto è successo ieri. Io non so quanto sia durata l’intervista a Benitez perché  il conto del tempo  lo fa il responsabile della Lega. Sono intervenuto portando via Benitez, in modo educato e limitandomi a dire che il tempo era scaduto, su segnalazione della Lega che mi ha indicato che i 7 minuti erano abbondantemente passati. Nessuna scorrettezza da parte nostra.

Un problema analogo è accaduto con Mediaset subito dopo. Al termine dell’intervista di Benitez, durata certamente più dei 7 minuti previsti, dopo che l’allenatore aveva salutato, Mediaset ha messo in onda un collegamento a sorpresa con il giornalista Pardo e un calciatore. Il mio atteggiamento è stato ancora più fermo che nei confronti di Sky.

A questo punto chiediamo alla Lega Calcio che ci rappresenta e che deve essere arbitro di quanto succede nei pre e nei post partita, di essere vigile sul rispetto delle regole da parte dei broadcasters e di prendere i necessari provvedimenti in caso di mancato rispetto delle regole.

Le televisioni contribuiscono parzialmente a creare economia nel calcio, ma senza l’economia che il calcio produce  per le stesse pay tv, queste non esisterebbero.

 

Nicola Lombardo

Direttore Comunicazione SSC Napoli



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Offline Genny Fenny

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R: Re:R: Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1731 il: 15 Settembre, 2013, 22:21:03 pm »
Bella risposta. Polemica checazza, tra l'altro. Speriamo di riuscire a coinvolgere pure Piscitiello

È perché no anche Forgione e Valentina Nappi, Benigni docet.

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:R: Re:R: Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1732 il: 15 Settembre, 2013, 22:23:00 pm »
È perché no anche Forgione e Valentina Nappi, Benigni docet.

in effetti un "Benigni docet" ci stava alla grande, che occasione sprecata
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Alemao

Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1733 il: 16 Settembre, 2013, 19:10:24 pm »
Mi risulta sia stato Antonio Corrado ad assestare il pugno fatale a Pompameo, Antonio Corrado che a sua volta prese simpatiche carezze da un certo Sasà Aronica in un post partita, per averlo criticato duramente nel corso di una trasmissione.

Offline vampyr8

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1734 il: 16 Settembre, 2013, 19:22:06 pm »
Pompameo mette "mi piace" a chiunque chiede se è stato Antonio Corrado.

Offline Hwarang

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1735 il: 16 Settembre, 2013, 19:32:19 pm »
Centinaia di messaggi, centinaia di telefonate, centinaia di sms, di email...Grazie, grazie, grazie di cuore a tutti. Un brutto episodio, una brutta pagina, che voglio dimenticare al piu' presto rituffandomi il prima possibile in cio' che amo....il mio lavoro... Amici, colleghi di lavoro, direttori di giornali, di tv, editori di molte emittenti televisive...mi hanno chiamato in tantissimi a testimonianza che quando si e' umili e si rispetta il prossimo poi si raccoglie stima e consenso. Grazie, grazie ancora. Dopo tanto ghiaccio, lo zigomo continua a farmi male, ma si puo' sopportare; fortunatamente l'occhio non ha subito danni anche se e' un po chiuso. Sette giorni di prognosi, ma spero che gia' da subito possa tornare in redazione e presto anche in video. A chi mi ha aggredito dico di vergognarsi, di riflettere, di meditare. Sei un padre di famiglia, quale esempio sei per i tuoi figli? In modo vigliacco hai usato violenza senza un motivo preciso, non hai scuse, sei solo un fallito. Ed e' giusto che le persone per bene (e ve ne sono) ti allontanino, ti escludano da tutto. Mi dispiace dirtelo, ma con questo gesto hai dato conferma a chi da tempo non ha stima di te per episodi analoghi di cui sei stato indecente protagonista. A Dimaro con i tecnici napoletani al avoro per sky, con il collega Auriemma, con Aronica e con il padre, in tribuna stampa a Londra quando proprio dirigenti del Calcio Napoli scrissero alla societa' di non accreditarti tra i giornalisti nelle tribune stampa, nelle sale stampa con colleghi dai capelli bianchi con i quali hai fatto magre figuracce? Ieri con me. Lo so, sei disperato, vorresti chiedere scusa, perdono, telefoni insistentemente a tutti quelli che ti hanno visto compiere questo ennesimo gesto infame,senza ottenere neanche una loro risposta; ma cosa ti aspetti, giustificazioni, sostegno, cosa vorresti spiegare che mi hai dato un bacio, una carezza al posto di un pugno che mi ha mandato dallo stadio San Paolo, nel momento di maggior gioia, quello di un gol del Napoli, all'ospedale San Paolo....vorresti forse vantartene? Ha ragione la mia collega Matilde Andolfo che ha scritto..."quando il perdono non basta"...non puo' esserci perdono per un gesto cosi' vigliacco.... E pensare che gia' da un anno avevo provveduto ad eliminarti dalla mia lista di amici facebook, (ben 5.000). Eliminato, come certamente faranno in tanti, perche' una persona che agisce in questo modo non puo' avere amici o contatti facebook. Essi non avrebbero cosa dividere o condividere con uno come te. Sei un vergogna.
Angelo Pompameo



Tra l'altro stu Antonio Corrado è nu rattus esagerato  :asd:

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1736 il: 16 Settembre, 2013, 19:36:37 pm »
ma mi sono perso il motivo della rissa, roba e' femmene?
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Offline Hwarang

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1737 il: 16 Settembre, 2013, 19:41:15 pm »
ma mi sono perso il motivo della rissa, roba e' femmene?

Ma magari! SI parla invece di un bicchiere d'acqua rovesciato al goal del Napoli... :brr:

Offline mv80

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R: Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1738 il: 16 Settembre, 2013, 20:24:01 pm »
Finalmente un ottimo intervento di giovanni galli su antonio conte e le sue chiagnute. Praticamente ha detto senza giri di parole che ha cacato il cazzo.
Secondo dati Opta, David Lopez ha avuto ben il 90% di Pass Success, su ben 81 Touches. E' un rapporto molto buono

Offline Genny Fenny

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Re:Il Napoli nelle trasmissioni televisive
« Risposta #1739 il: 16 Settembre, 2013, 20:26:49 pm »
L'incontenibile Galli pochi giorni fa ha anche spiegato come parare i rigori di Balotelli.
Ma perché vi guardate queste cose? Veramente, perché ce state appriess?  :look: