http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/29-aprile-2011/rissa-universitari-destra-sinistra-ospedale-neofascista-candidato-190534214187.shtmlIN 3 STAVANO CANCELLANDO SVASTICHE E SONO STATI ATTACCATI. CASAPOUND: NO, AGGREDITI NOI
Rissa tra Casapound e antifascisti Spuntano mazze e coltelli: 4 feriti
Napoli, scontri nei pressi della facoltà di Lettere: in ospedale anche un militante candidato con Lettieri
Una delle scritte comparse stamattina sulla facoltà di Lettere di Napoli
NAPOLI - La città ripiomba nel clima anni '70: teatro degli scontri è la Facoltà di Lettere in via Porta di Massa. Una rissa violentissima con mazze e coltelli tra studenti antifascisti e rappresentanti di Casapound, associazione di estrema destra. Il bollettino del parapiglia non è lieve: 4 feriti di cui uno - un giovane di Casapound - ricoverato all'ospedale Loreto Mare (e dimesso dopo un paio di ore). Si tratta di Enrico Tarantino, candidato alla III Municipalità in una lista collegata a Lettieri (Pdl) e coinvolto la settimana scorsa nella polemica per la pagina su Facebook di fantomatici auguri ad Adolf Hitler. Tre giovani dei collettivi di sinistra presentano invece profonde ferite da armi da taglio alle mani e alle gambe. Anche per loro è stato necessario il ricovero, ma le condizioni non sono gravi. Una volta dimessi sono stati tradotti in questura.. Intanto, i centri sociali annunciano un corteo antifascista per le 16, con partenza alla facoltà di Lettere. Sull'accaduto indaga la polizia.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI - Secondo la ricostruzione fatta da un rappresentante di facoltà vicino ai movimenti di sinistra, la scintilla che ha scatenato lo scontro sarebbe scoccata allorquando alcuni ragazzi hanno cominciato a cancellare svastiche e croci celtiche vergate nella notte con lo spray nero sui muri della facoltà in via Porta di Massa. In quel frangente sono stati avvicinati da tre giovani di Casapound. Da qui il litigio, passato subito dalle offese verbali ai «fatti»: le due fazioni si sono affrontate in modo violento. Sarebbero stati gli associati di Casapound ad aggredire per primi, coltelli alla mano. Secondo altre fonti, invece, i primi ad aggredire un singolo militante di estrema destra, dopo averlo riconosciuto in strada nei pressi dell'Università, sarebbero stati gli studenti dei collettivi - gli «antifà» - non appena si sono accorti dei simboli neonazisti sui muri. Questo episodio avrebbe provocato la reazione di tre giovani di destra che poi, armati, si sono avvicinati ai loro coetanei dell'opposta fazione politica.
VERSIONI DIVERGENTI - Divergenti le versioni dell'accaduto: i collettivi di sinistra denunciano di essere stati aggrediti a freddo; quelli di Casapound parlano invece di «aggressione da parte degli antifascisti» e denunciano gravi ferite alla testa inferte a Tarantino «da una quindicina di universitari armati con manici di piccone».
GD: «CASAPOUND DA SCIOGLIERE» - «I cosiddetti fascisti del terzo millennio di Casa Pound - afferma Michele Grimaldi dei Giovani democratici in una nota - confermano quello che sosteniamo da tempo: sono un gruppo violento ed eversivo che dovrebbe, anche in base alla nostra Costituzione, essere dichiarato illegale. Inoltre, se tra gli aggressori fosse confermata la presenza di una persona che sostiene il candidato sindaco Pdl al Comune di Napoli, Gianni Lettieri, la vicenda sarebbe ancora più grave».
IL CANDIDATO DEI CENTRI SOCIALI: MARRELLI CHE FA? - «Mi auguro che il rettore Marrelli si esprima il prima possibile nel condannare non solo quanto avvenuto a Via Porta di Massa ma a scongiurare la presenza dei neofascisti all’interno della Federico II in tutte le loro forme» dichiara Pietro Rinaldi, candidato dei centri sociali al Comune di Napoli con la lista civica di Luigi de Magistris Napoli è Tua. «Gianni Lettieri adesso dovrà spiegare ai napoletani se è intenzionato a prendere i voti delle organizzazioni neofasciste della città e se, ancora una volta, come nel caso di tutti gli impresentabili delle liste che lo sostengono, la presenza di questi candidati è “colpa di qualcun altro…"».
Alessandro Chetta
29 aprile 2011