Dal punto di vista universitario sono anche io uno uomo di lettere, anche se in pratica Scienze Archeologiche forma una mentalità scientifica (essendo gli studi per la maggior parte di natura tecnica: da geologia ad archeometria, fotogrammetria, etc..) è quanto ci sia di più lontano da questo aspetto.
Ma conosco la formazione dei letterati. Tutto è riconducibile ai numeri, dalla musica alla poesia (la metrica è basata su questo), chi rompe gli "schemi" crea semplicemente un nouvo insieme con regole a loro volta quantificabili. Detto questo, il fascino di una giocata ha il suo perchè, ma, ad esempio, anche la preparazione di un giocatore si basa su dati, al giorno d'oggi, precisi. Prescinderne vuol dire semplicemente non avere una visione del tutto, accetterne una solo parzialmente veritiera. Romantica ma fallace..