Mi trovo invischiato quasi per sbaglio per colpa di un mio compagno di scuola, sui 13 anni in una scuola calcio a Fuorigrotta sora il campo Pineta, la famosa ANDS ex Modesto Ferlaino...dico quasi per sbaglio perchè fino ad allora per me il vero calcio era pazziare dalla mattina alla sera in mezzo alla via

, ma questo qua si mette nelle orecchie e decido così di passare al calcio agonistico, dopo aver fatto per un paio di anni i giochi delle gioventù nella squadra di calcio della scuola (giocherò insieme a Nando Coppola nonostante sia già tesserato per il Napoli, megamagagna del mitico professor Cuomo

).
Tra l'altro lì conoscerò e giocherò insieme a Guglielmo Stendardo e Antonio Bocchetti che passeranno al Napoli a fine anno : dopo un inizio come mediano sinistro, il mister un vecchio rincoglionito mi passa a terzino sinistro nonostante la mia poca voglia a quel ruolo, ma disputo un ottimo campionato, mi mandano a fare pure un provino con il Napoli dove sulla mia fascia scorazza nel ruolo di terzino destro un allora tredicenne e impomatato Paolo Cannavaro. La squadra è forte e mi pare arrivi seconda, vinciamo pure un memorial intitolato ad un allenatore di Ponticelli morto d'infarto all'improvviso.
Per le ultime partite vengo dirottato nella squadra degli Allievi provinciali nonostante sia di un'età inferiore, perchè sono una barca che affonda ed hanno bisogno di carne fresca.
A fine anno però un amico di mio padre, mi porta alla Domenico Luongo ad Agnano : ambiente totalmente diverso, c'è disciplina, non si possono portare orecchini, allenamento tutti vestiti uguali, il pulmino per le trasferte, se dopo l'allenamento ti beccano a mangiare patatine e bere coca cola ti cazzeano di brutto (capitato a me un sacco di volte...

). Vengo dapprima dirottato nei mini-allievi provinciali dove gioco finalmente come ala sinistra, a Casoria faccio 4 gol con 4 tiri da lontano e non so manco come sia successo

. Poi passo agli allievi regionali, a marzo mi mandano ad Anagni in provincia di Frosinone a fare un provino con Fiorentina e Lazio, è l'inizio della fine : dopo una decina di minuti di partitella, sento un dolore lancinante dietro al ginocchio e non riesco manco a camminare....il responso sarà lesione del menisco esterno, rottura del crociato e cartilagine perforata, pa maronna so fracito proprio nelle fondamente.
Tra l'altro la cacatura di cazzo sarà che sono costretto a fare gli ultimi 2 mesi e più di scuola, quasi sempre con il ginocchio immobilizzato e le stampelle.
A fine giugno mi opero, e dopo un mese e mezzo inizio la fisioterapia. Torno a correre su un campo solo a dicembre, mi trattano di cristallo, mi fanno fare corsetta, nel frattempo però nei mesi precedenti sono caduto nella spirale dell'alcol con le prime sbronze il sabato sera e della fumata di spinelli...

, quindi la condizione fisica e pure quella mentale tarda ad arrivare. Poco prima delle feste natalizie, però il ginocchio si blocca di nuovo e mi tengono a riposo per un altro mesetto. Inizio a stancarmi però di questa situazione, dopo un mesetto torno e devo dire che mi alleno con poca voglia, vengo convocato per due partite di campionato ma in una quel chiavicone del mister non mi fa proprio entrare, ed in un'altra gioco giusto gli ultimi 10 minuti. Nel frattempo però il pomeriggio che non devo allenarmi, inizia la passione per la pennichella pomeridiana, le sbronze si fanno frequente, la voglia di cazzeggiare e di passare il tempo ad arrattusiarsi con le guaglioncelle invece di allenarsi diventa sempre più forte, inoltre c'è la squadra del mio rione che fa il campionato allievi provinciali, ci sono tutti i miei amici....dopo la terza panchina consecutiva, e mi pare che non entrai manco, mi rompo il cazzo e decido di appenderli.
Passo con la squadra del rione, nonostante sia tesserato, infatti gioco il restante anno sempre sotto falso nome (e che cazzo quando un paio di partite non le posso giocare perchè c'è gente che mi conosce...), ma è la pacchia per me : oltre al fatto che la squadra è composta da tutti amiconi, ci alleniamo un solo giorno a settimana sopra un campetto della chiesa di via Piave, di fronte casa mia e facciamo letteralmente il cazzo che ci pare (cit.).
Ma nonostante la innesistente organizzazione, il non essere una vera società, il non allenarsi, spesso siamo in autogestione (il presidente allenatore, il mitico Peppe De Rosa è un ubriaconema tutto sommato un buon uomo, e siamo noi "rionali" il più delle volte a fare la formazione), la squadra c'è ed è fortarella, anche perchè abbiamo 2-3 fuori quota, e soprattutto rispetto alle classiche scuola calcio siamo delle bestie incazzate che prendono tarantelle con chiunque

. In casa giochiamo al campo de La Loggetta nel cuore del Rione Traiano, ma il bello è fuori casa :
A Procida ci scortano i carabinieri fino al vaporetto e ci prendono perfino loro a maleparole.
A Quarto a fine partito chiavo un paccherone dietro la capa di un padre che parlava troppo, facendo scoppiare un rissone dove perfino il mitico Peppe De Rosa vatte l'allenatore avversario.
A Posillipo contro la Concordia la squadra formata da ragazzi dei Quartieri Spagnoli, è una guerra in mezzo al campo, sputazzate, minacce, fallacci dall'inizio fino alla fine. Uscendo dagli spogliatoi io ed altri compagni di squadra, prendiamo a calci i loro motorini parcheggiati e fuggiamo via.
Al ritorno ci mettiamo d'accordo con dei gradassi del Rione Traiano, e come arrivano, vengono aggrediti e pigliano gli schiaffoni.
I "derby" con il Nuovo Soccavo (cui io purtroppo non posso giocare per la storia del falso nome) iniziano per strada 3-4 giorni prima
Ma il non plus ultra capita contro il Cral Atan : un terzinaccio loro, un armadio con il codino fa un'entrata dura ad un mio compagno di squadra, perdo la capa ed intervengo su di lui modello Cantona, scatenando un rissone. Vengo espulso ma non contento chiavo un pacchero all'arbitro : risultato quel povero cristo che giocavo a suo nome, viene squalificato per un anno, ma io continuo a giocare perchè cambio tesserino

Comunque gioco con loro due anni (il secondo lo faccio col mio nome, perchè finalmente mi sono liberato del vincolo

), però al terzo la squadra non si riesce a formare, nonostante abbiano prolungato di un anno l'età per gli allievi, e quindi un mio amico nonostante sia un alcolizzato, rissoso, puttaniere, mezzo tossico

, mi vuole portare per forza nel Posillipo : faccio la preparazione atletica con loro, una roba disumana, io non sono più abituato a certi ritmi, ma resisto. Mi aggregano pure alla squadra, inizio gli allenamenti (roba di 3 volte la settimana), ma ad un certo punto dopo una partita a Licola, sono sostituito prima del tempo e non so cosa mi succede, ma mi rubo maglietta e pantaloncini e quindi vado via, bye bye Posillipo a mai più vederci....

Nel frattempo Peppe De Rosa ha organizzato la squadra giovanissimi, e spesso nelle partite più importanti mi chiama un'altra volta sotto falso nome, visto che sono fuori quota e gioco prevalentemente o come vecchio libero all'italiana o come centrocampista davanti alla difesa. Di questa ultima avventura prima di appendere le scarpe al chiodo nel calcio agonistico, ricordo uno sfaccimmo di gol su punizione a Varcaturo, una partita la domenica mattina dopo che la sera prima mi ero ubriacato comma a che...
Da lì in poi inizieranno i vari tornei di calcetti, dove mi toglierò diverse soddisfazioni, prima di scatasciarsi definitivamente fisicamente dopo l'avventura del militare....