Autore Topic: la nostra carriera calcistica  (Letto 11461 volte)  Share 

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Offline Sam Ent

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #20 il: 17 Gennaio, 2011, 18:37:58 pm »
Cominciai a giocare alle elementari alla Sacri Cuori(nell'intervallo ad ora di pranzo si organizzavano le partitelle e le maestre sceglievano le squadre). Mamma e papà volevano mandarmi in piscina. Feci 3 mesi e mi ruppi il cazzo e mi iscrissi a 8 anni nella squadra della scuola(un'attività pomeridiana praticamente). Ricordo che ci allenavamo nel campo della scuola, che era in asfalto!!
Delle elementari ricordo poco: ho solo un ricordo vago. Eravamo 3 sezioni A,B e C. Nella A stavano tutte femmine ,un paio di maschi e uno pseudo-gay. Nelle B c'ero io e un'altra decina di ragazzi e nella C c'era lo squadrone.
In classe mia eravamo normali,niente di trascendentale. Ricordo che c'era Pasquale Rescigno che era talmente tifoso del Napoli e malato di Fonseca che veniva a scuola con le scarpette con i tacchetti e la maglietta de "El Tigre". Stava proprio in classe così.Ora ha già due figlie e non so cosa faccia nella vita.
Comunque questa finale di torneo tra classi fu qualcosa di epocale. Perdemmo tipo 15-1 . Nella sezione C c'erano Peppe Ausiello(lo conosce Diomedeo) più altri mostri, mentre il nostro goal lo segnò quel famoso Pasquale Rescigno che anni dopo, visto che diventò un animale, si sarebbe riciclato in mediano.
Scuole medie, e altra scuola calcio. La nereo rocco di secondigliano. Giocavo con quasi tutti i miei compagni di classe ed erano stupendi i campi in terra battuta. Se invece si giocava allo Stornaiuolo c'erano solo pietre e di terra poca..
Cmq il momento più bello fu quando , su un campo a 11, rimasi come ultimo uomo dietro. Lancio dalla difesa avversaria a scavalcare il centrocampo. E scavalcò anche me. Io cominciai a rincorrere la palla però sentivo l'attaccante che a sua volta mi rincorreva. Eravamo solo noi due . Il portiere rimase tra i pali. Raziocinio vorrebbe che un amante del calcio pragmatico come me spazzasse la palla in fallo laterale o in angolo. Invece , quando l'attaccante era ormai ad un metro, feci una rovesciata, il pallone  passò sulla mia testa ,scavalcò lui, io lo stoppai e feci ripartire l'azione. Ora non la farei mai più na cosa del genere.
Questa cazzata cmq mi fece avere come premio quello di andarmi ad allenare per una volta con gli esordienti A(io ero nei B): che cazzo di squadra. Usavano un 4-2-4 spregiudicato e vincevano quasi tutti i tornei qui in campania. Ricordò che uno di loro finì perfino sulla copertina del venerdì di Repubblica(tale Fabrizio Cantarelli, 150 cm e 45 kg di uomo che stoppava il pallone in modo non umano e ti lasciava sempre col culo per terra). Ora la metà di loro sono ingegneri, e metà fanno i macellari/forse spacciatori.
Capitolo liceo : smisi di giocare nelle scuole calcio però capitai in una classe in cui si faceva solo questo dalla mattina alla sera. Mattina entrata alle 8.30? Noi alle 7:50 stavamo giocando nel campo dietro scuola. Intervallo di 15 minuti alle 10:30? Partitella di 10 minuti. Più svariate partitelle al campo della scuola quando finivano le lezioni e partite serali qui a secondigliano. Ecco perchè fino ai 17 anni non vidi mai na zizz e ora sto cercando di recuperare il tempo perduto.
La squadra della classe era veramente forte, tanto è vero che quando stavamo in terza battevamo quelli di quinta(in quella classe si trovarono vari di quei ragazzi degli esordienti A di cui ho parlato prima..quelli divenuti ingegneri per dirla tutta).A livello regionale il Caccioppoli arrivò quarto, perdendo sia semifinale che finale 3-4° posto ai rigori dopo un 3-3. Io giocai un paio di partite da terzino destro, poi trovarono gente più forte e fui panchinato.
A livello scolastico invece abbiamo vinto il torneo sia il 4o che il 5o anno. Visto che in questo caso però si parla di calcetto, facevamo 5 partite tra due squadre interne alla classe per scegliere chi avrebbe partecipato. Chi arrivava a 3 vittorie partecipava. E io riuscii a partecipare per due anni. Ricordo che in una semifinale riuscii a non far toccare palla a Salvatore Nardi(oggi osservatore giovanile del Napoli(sta anche nel topic apposito)) che all'epoca era abbastanza forte.
In conclusione: credo di aver avuto una carriera da onesto macellaio del calcio che negli anni anni si è migliorato perchè ha giocato al fianco di persone che a livello dilettantistico erano veramente forti, e che non hanno potuto continuare nel mondo del calcio perchè hanno deciso quasi tutti di voler studiare. Tutto questo giocare ,portato all'ennesima potenza,e unitamente allo studio, mi ha tenuto lontano da tette ,culi,alcool,fumo e cose che mi sarebbe piaciuto fare a 16 anni e ora,dopo 10 anni,vivo una cazzo di sindrome di peter pan.. :maronn: :maronn:
« Ultima modifica: 17 Gennaio, 2011, 19:01:56 pm da bibbo84 »
Siete troppo banali. Per non dire gente e sfaccimm.

Offline Hazoth

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #21 il: 17 Gennaio, 2011, 18:40:49 pm »
Mi rompo le palle a riscrivere...andatevelo a leggere su TN  :look:

Offline Sam Ent

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #22 il: 17 Gennaio, 2011, 18:46:51 pm »
Ah dimenticavo: il mio attuale passatempo, quando non sto studiando(ed è francamente raro), è chiavare calcetti ai polpacci e alle caviglie dell'utente fabiopee che, in risposta, fa scendere tutti i santi e le madonne dal cielo maledicendo il giorno in cui 18 anni fa mi ha conosciuto.  :ciglia: :ciglia: :ciglia: :ciglia:
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Offline Romano Malaspina

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #23 il: 17 Gennaio, 2011, 19:51:18 pm »
Cominciai a giocare alle elementari alla Sacri Cuori(nell'intervallo ad ora di pranzo si organizzavano le partitelle e le maestre sceglievano le squadre). Mamma e papà volevano mandarmi in piscina. Feci 3 mesi e mi ruppi il cazzo e mi iscrissi a 8 anni nella squadra della scuola(un'attività pomeridiana praticamente). Ricordo che ci allenavamo nel campo della scuola, che era in asfalto!!
Delle elementari ricordo poco: ho solo un ricordo vago. Eravamo 3 sezioni A,B e C. Nella A stavano tutte femmine ,un paio di maschi e uno pseudo-gay. Nelle B c'ero io e un'altra decina di ragazzi e nella C c'era lo squadrone.
In classe mia eravamo normali,niente di trascendentale. Ricordo che c'era Pasquale Rescigno che era talmente tifoso del Napoli e malato di Fonseca che veniva a scuola con le scarpette con i tacchetti e la maglietta de "El Tigre". Stava proprio in classe così.Ora ha già due figlie e non so cosa faccia nella vita.
Comunque questa finale di torneo tra classi fu qualcosa di epocale. Perdemmo tipo 15-1 . Nella sezione C c'erano Peppe Ausiello(lo conosce Diomedeo) più altri mostri, mentre il nostro goal lo segnò quel famoso Pasquale Rescigno che anni dopo, visto che diventò un animale, si sarebbe riciclato in mediano.
Scuole medie, e altra scuola calcio. La nereo rocco di secondigliano. Giocavo con quasi tutti i miei compagni di classe ed erano stupendi i campi in terra battuta. Se invece si giocava allo Stornaiuolo c'erano solo pietre e di terra poca..
Cmq il momento più bello fu quando , su un campo a 11, rimasi come ultimo uomo dietro. Lancio dalla difesa avversaria a scavalcare il centrocampo. E scavalcò anche me. Io cominciai a rincorrere la palla però sentivo l'attaccante che a sua volta mi rincorreva. Eravamo solo noi due . Il portiere rimase tra i pali. Raziocinio vorrebbe che un amante del calcio pragmatico come me spazzasse la palla in fallo laterale o in angolo. Invece , quando l'attaccante era ormai ad un metro, feci una rovesciata, il pallone  passò sulla mia testa ,scavalcò lui, io lo stoppai e feci ripartire l'azione. Ora non la farei mai più na cosa del genere.
Questa cazzata cmq mi fece avere come premio quello di andarmi ad allenare per una volta con gli esordienti A(io ero nei B): che cazzo di squadra. Usavano un 4-2-4 spregiudicato e vincevano quasi tutti i tornei qui in campania. Ricordò che uno di loro finì perfino sulla copertina del venerdì di Repubblica(tale Fabrizio Cantarelli, 150 cm e 45 kg di uomo che stoppava il pallone in modo non umano e ti lasciava sempre col culo per terra). Ora la metà di loro sono ingegneri, e metà fanno i macellari/forse spacciatori.
Capitolo liceo : smisi di giocare nelle scuole calcio però capitai in una classe in cui si faceva solo questo dalla mattina alla sera. Mattina entrata alle 8.30? Noi alle 7:50 stavamo giocando nel campo dietro scuola. Intervallo di 15 minuti alle 10:30? Partitella di 10 minuti. Più svariate partitelle al campo della scuola quando finivano le lezioni e partite serali qui a secondigliano. Ecco perchè fino ai 17 anni non vidi mai na zizz e ora sto cercando di recuperare il tempo perduto.
La squadra della classe era veramente forte, tanto è vero che quando stavamo in terza battevamo quelli di quinta(in quella classe si trovarono vari di quei ragazzi degli esordienti A di cui ho parlato prima..quelli divenuti ingegneri per dirla tutta).A livello regionale il Caccioppoli arrivò quarto, perdendo sia semifinale che finale 3-4° posto ai rigori dopo un 3-3. Io giocai un paio di partite da terzino destro, poi trovarono gente più forte e fui panchinato.
A livello scolastico invece abbiamo vinto il torneo sia il 4o che il 5o anno. Visto che in questo caso però si parla di calcetto, facevamo 5 partite tra due squadre interne alla classe per scegliere chi avrebbe partecipato. Chi arrivava a 3 vittorie partecipava. E io riuscii a partecipare per due anni. Ricordo che in una semifinale riuscii a non far toccare palla a Salvatore Nardi(oggi osservatore giovanile del Napoli(sta anche nel topic apposito)) che all'epoca era abbastanza forte.
In conclusione: credo di aver avuto una carriera da onesto macellaio del calcio che negli anni anni si è migliorato perchè ha giocato al fianco di persone che a livello dilettantistico erano veramente forti, e che non hanno potuto continuare nel mondo del calcio perchè hanno deciso quasi tutti di voler studiare. Tutto questo giocare ,portato all'ennesima potenza,e unitamente allo studio, mi ha tenuto lontano da tette ,culi,alcool,fumo e cose che mi sarebbe piaciuto fare a 16 anni e ora,dopo 10 anni,vivo una cazzo di sindrome di peter pan.. :maronn: :maronn:


una tantum apprezzo la tua prolissità...
strepitoso racconto
tolte le sfide dei sacri cuori sono tutte cose che ho vissuto anch'io.
il disimpegno alla thiago silva lo ricordo benissimo...
così come gli spareggi all'ultimo sangue per qualificarci al torneo interno
due partecipazioni, due qualificazioni, due vittorie, due titoli di capocannoniere per il sottoscritto
ma con quella squadra sarebbe stato scandaloso non metterne 4 a partita di media.
a nardi (il talento incompreso...ahhahaha) non gliela facesti strusciare neanche per sbaglio.
la semifinale regionale col caccioppoli (che prima di quell'anno aveva collezionato solo figure di merda) fu raggiunta grazie al nostro blocco...
finale al collana andata a puttane causa rigori (in pieno periodo valenciamania decisi di fare la finta alla mendieta prima di calciare...alto :maronn:)

sul tuo attuale passatempo..ultimamente sei molto meno animale
anche perchè hai a che fare con uno zoppo

allego prova documentale...

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash2/hs052.ash2/35956_1514278304524_1461446001_1350357_5993900_n.jpg

Offline Romano Malaspina

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #24 il: 17 Gennaio, 2011, 19:54:05 pm »
anche se si vede chiaramente che sei lì a sbavare sul mio ginocchio con una voglia matta di prenderlo a calci e finire il lavoro...
« Ultima modifica: 17 Gennaio, 2011, 19:56:59 pm da fabiopee »

Offline Sam Ent

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #25 il: 17 Gennaio, 2011, 20:02:57 pm »
anche se si vede chiaramente che sei lì a sbavare sul mio ginocchio con una voglia matta di prenderlo a calci e finire il lavoro...

 :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:



 :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav:
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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #26 il: 17 Gennaio, 2011, 20:29:06 pm »
avevo 7 anni e già la fissa del pallone :asd: mi feci portare da mio fratello fino al campetto vicino al cimitero dove giocava l'orbassanese :asd:
ho fatto un anno di scuola calcio, poi ho provato ad iscrivermi alla scuola calcio napoli che c'era da queste parti in corso moncalieri, e li ho fatto un altro anno. Ho dovuto lasciare perchè era troppo scomodo per chi doveva accompagnarmi. Ritornato all'orbassanese, un altro anno e a 10 anni sono passato al più forte orbassano calcio. Li si facevano i regionali e partite contro toro e juve :sbav:

ero mezzapunta o secondapunta, piede sinistro e piuttosto basso per la mia età...sognavo maradona e passavo ore intere a provare ad imitarlo (spesso facendo irritare perchè mi intestardivo troppo nei dribbling :asd: ) ma ricordo benissimo l'imitazione dei suoi calci di punizione nel giardino dietro casa. Dalle due di pomeriggio alle 7 di sera...All'orbassano ho fatto 3 anni, per poi passare al Barracuda (giovanili toro) e lascaris (a quei tempi giovanili juve). A 15 anni ero un bel  prospetto :look: solo che a quei livelli è solo una lotteria: se in quel preciso momento in cui c'è l'osservatore non ti gira bene, oppure sta cercando qualcuno per altri ruoli, oppure se non è in moto vai a capire quale congiunzione astrale necessaria, non vinci. Fatto sta che a 17 anni non era andata, io avevo la passera per la testa e ho smesso di farlo seriamente. Mi guardo indietro e vedo un sacco di persone che meritavano di sfondare, fare lavori tipo benzinaio e muratore (senza niente togliere a questi mestieri ma magari non era nelle loro ambizioni), altri invece (anche meno dotati) a giocarsela in A, in B e vivacchiare in C.

E al giorno d'oggi non vedo più un ragazzino in giro a rompere il cazzo con il pallone "ve lo buco io!!!". TUtti incollati al televisore o pc, a determinare la loro mancanza di spina dorsale futura, a non apprendere il concetto di gruppo e le basi sociali necessarie nella vita. Non giocano più a pallone per le strade, si perde tanto tempo e non viene fuori nessun fenomeno dalla primavera...perchè la scuola calcio non basta!
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Offline vechabla

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #27 il: 17 Gennaio, 2011, 20:39:44 pm »
E al giorno d'oggi non vedo più un ragazzino in giro a rompere il cazzo con il pallone "ve lo buco io!!!"
:maronn: :maronn: :maronn:
« Ultima modifica: 17 Gennaio, 2011, 20:40:48 pm da vechabla »

Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

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Offline Hwarang

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #29 il: 17 Gennaio, 2011, 20:47:08 pm »

E al giorno d'oggi non vedo più un ragazzino in giro a rompere il cazzo con il pallone "ve lo buco io!!!". TUtti incollati al televisore o pc, a determinare la loro mancanza di spina dorsale futura, a non apprendere il concetto di gruppo e le basi sociali necessarie nella vita. Non giocano più a pallone per le strade, si perde tanto tempo e non viene fuori nessun fenomeno dalla primavera...perchè la scuola calcio non basta!

E questa è una cosa davvero davvero triste... :sisi:

Offline vechabla

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #30 il: 17 Gennaio, 2011, 20:49:25 pm »
:look:
poveri bambini del 2000 :maronn: :look:
le partite di calcio sull'asfalto dalle 9 di mattina alle 10 di sera sarnno un  qualcosa che porterò sempre nel cuore :pianto:
che bei tempi m ven a chiagnr :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto:

Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

Offline regista

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #31 il: 17 Gennaio, 2011, 20:58:02 pm »
credo di aver passato meta' della mia vita a giocare a calcio, sin da piccolissimo per strada , campagne,  tornei , a volte mi chiedo quante partite ho fatto nella mia vita ma non saprei dare un numero.
A 13 anni vado a fare un torneo dell'amicizia a cercola dove mi nota uno zio di un mio amico che mi propone al Savoia, dove mi prendono.
Faccio due anni a torre annunziata per poi passare alla salernitana dove gioco altri due anni diventando il centrale di centrocampo titolare. A 17 anni, credevo di potercela fare, fino a quando a Tolosa, durante un torneo beretti ( a cui non dovevo nemmeno partecipare) in francia , un portoghese di 2 metri mi spacca la gamba. Per me dopo l'operazione  sono cambiate molte cose e diciamo che ho messo la capa a fare bene  anche  su spinta dei miei genitori, decidendo di dedicare il mio tempo agli studi conscio che sarebbe stato difficile continuare dopo il  brutto infortunio.
Ho giocato con gente che ora sta in serie a  e ho conosciuto allenatori abbastanza famosi,  non ho grossi rimpianti, ma a volte osservando i professionisti credo che con un po' di  fortuna sarei potuto diventare un buon centrocampista offensivo.
Ora gioco con i miei amici a calcetto ma sono diventato forte nel tennis :)
Sappiamo tutti chi e' il porco!
please, no more Vittorio Raio!

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #32 il: 17 Gennaio, 2011, 21:01:04 pm »
da bambino ho fatto calcetto nelle palestre. Poi a 12-13 anni passai al Real Quadrifoglio. Esordienti provinciali credo. Una squadra veramente di merda dove io contribuisco bene a tenere basso il livello medio, giocando difensore centrale. Dopo una partita a Saviano in cui perdiamo 8-0 (e il tizio che dovevo marcare fa tipo 4-5 gol, a un certo punto viene sostituito e io manco me ne accorgo) sento un fastidio al ginocchio, per un problema ai legamenti devo restare fermo quasi due anni senza fare sport come da imposizione medica e appendo le scarpette al chiodo. Dopodichè inizio a giocare in porta a calcio a 5, livello tornei del bar. Dopo una fantastica partita contro gli Eterni Incompiuti, un tizio di nome Giggi mi addita col soprannome di "Cinghialone". Chest'è.

Ho dimenticato di aggiungere la fantastica e recente serie di partite (beneficenza o memorial) con la Selezione Giornalisti Locale. Nuove epiche figure di merda sui campi di calcio a 11 che mi hanno riportato addietro nel tempo
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

guallera

Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #33 il: 17 Gennaio, 2011, 21:14:31 pm »
Mi trovo invischiato quasi per sbaglio per colpa di un mio compagno di scuola, sui 13 anni in una scuola calcio a Fuorigrotta sora il campo Pineta, la famosa ANDS ex Modesto Ferlaino...dico quasi per sbaglio perchè fino ad allora per me il vero calcio era pazziare dalla mattina alla sera in mezzo alla via  :sbav:, ma questo qua si mette nelle orecchie e decido così di passare al calcio agonistico, dopo aver fatto per un paio di anni i giochi delle gioventù nella squadra di calcio della scuola (giocherò insieme a Nando Coppola nonostante sia già tesserato per il Napoli, megamagagna del mitico professor Cuomo  :cazzimm:).
Tra l'altro lì conoscerò e giocherò insieme a Guglielmo Stendardo e Antonio Bocchetti che passeranno al Napoli a fine anno : dopo un inizio come mediano sinistro, il mister un vecchio rincoglionito mi passa a terzino sinistro nonostante la mia poca voglia a quel ruolo, ma disputo un ottimo campionato, mi mandano a fare pure un provino con il Napoli dove sulla mia fascia scorazza nel ruolo di terzino destro un allora tredicenne e impomatato Paolo Cannavaro. La squadra è forte e mi pare arrivi seconda, vinciamo pure un memorial intitolato ad un allenatore di Ponticelli morto d'infarto all'improvviso.
Per le ultime partite vengo dirottato nella squadra degli Allievi provinciali nonostante sia di un'età inferiore, perchè sono una barca che affonda ed hanno bisogno di carne fresca.
A fine anno però un amico di mio padre, mi porta alla Domenico Luongo ad Agnano : ambiente totalmente diverso, c'è disciplina, non si possono portare orecchini, allenamento tutti vestiti uguali, il pulmino per le trasferte, se dopo l'allenamento ti beccano a mangiare patatine e bere coca cola ti cazzeano di brutto (capitato a me un sacco di volte... :look:).  Vengo dapprima dirottato nei mini-allievi provinciali dove gioco finalmente come ala sinistra, a Casoria faccio 4 gol con 4 tiri da lontano e non so manco come sia successo  :asd:. Poi passo agli allievi regionali, a marzo mi mandano ad Anagni in provincia di Frosinone a fare un provino con Fiorentina e Lazio, è l'inizio della fine : dopo una decina di minuti di partitella, sento un dolore lancinante dietro al ginocchio e non riesco manco a camminare....il responso sarà lesione del menisco esterno, rottura del crociato e cartilagine perforata, pa maronna so fracito proprio nelle fondamente.
Tra l'altro la cacatura di cazzo sarà che sono costretto a fare gli ultimi 2 mesi e più di scuola, quasi sempre con il ginocchio immobilizzato e le stampelle.
A fine giugno mi opero, e dopo un mese e mezzo inizio la fisioterapia. Torno a correre su un campo solo a dicembre, mi trattano di cristallo, mi fanno fare corsetta, nel frattempo però nei mesi precedenti sono caduto nella spirale dell'alcol con le prime sbronze il sabato sera e della fumata di spinelli... :look:, quindi la condizione fisica e pure quella mentale tarda ad arrivare. Poco prima delle feste natalizie, però il ginocchio si blocca di nuovo e mi tengono a riposo per un altro mesetto. Inizio a stancarmi però di questa situazione, dopo un mesetto torno e devo dire che mi alleno con poca voglia, vengo convocato per due partite di campionato ma in una quel chiavicone del mister non mi fa proprio entrare, ed in un'altra gioco giusto gli ultimi 10 minuti. Nel frattempo però il pomeriggio che non devo allenarmi, inizia la passione per la pennichella pomeridiana, le sbronze si fanno frequente, la voglia di cazzeggiare e di passare il tempo ad arrattusiarsi con le guaglioncelle invece di allenarsi diventa sempre più forte, inoltre c'è la squadra del mio rione che fa il campionato  allievi provinciali, ci sono tutti i miei amici....dopo la terza panchina consecutiva, e mi pare che non entrai manco, mi rompo il cazzo e decido di appenderli.
Passo con la squadra del rione, nonostante sia tesserato, infatti gioco il restante anno sempre sotto falso nome (e che cazzo quando un paio di partite non le posso giocare perchè c'è gente che mi conosce...), ma è la pacchia per me : oltre al fatto che la squadra è composta da tutti amiconi, ci alleniamo un solo giorno a settimana sopra un campetto della chiesa di via Piave, di fronte casa mia e facciamo letteralmente il cazzo che ci pare (cit.).
Ma nonostante la innesistente organizzazione, il non essere una vera società, il non allenarsi, spesso siamo in autogestione (il presidente allenatore, il mitico Peppe De Rosa è un ubriaconema tutto sommato un buon uomo, e siamo noi "rionali" il più delle volte a fare la formazione), la squadra c'è ed è fortarella, anche perchè abbiamo 2-3 fuori quota, e soprattutto rispetto alle classiche scuola calcio siamo delle bestie incazzate che prendono tarantelle con chiunque  :cazzimm:. In casa giochiamo al campo de La Loggetta nel cuore del Rione Traiano, ma il bello è fuori casa :
A Procida ci scortano i carabinieri fino al vaporetto e ci prendono perfino loro a maleparole.
A Quarto a fine partito chiavo un paccherone dietro la capa di un padre che parlava troppo, facendo scoppiare un rissone dove perfino il mitico Peppe De Rosa vatte l'allenatore avversario.
A Posillipo contro la Concordia la squadra formata da ragazzi dei Quartieri Spagnoli, è una guerra in mezzo al campo, sputazzate, minacce, fallacci dall'inizio fino alla fine. Uscendo dagli spogliatoi io ed altri compagni di squadra, prendiamo a calci i loro motorini parcheggiati e fuggiamo via.
Al ritorno ci mettiamo d'accordo con dei gradassi del Rione Traiano, e come arrivano, vengono aggrediti e pigliano gli schiaffoni.
I "derby" con il Nuovo Soccavo (cui io purtroppo non posso giocare per la storia del falso nome) iniziano per strada 3-4 giorni prima
Ma il non plus ultra capita contro il Cral Atan : un terzinaccio loro, un armadio con il codino fa un'entrata dura ad un mio compagno di squadra, perdo la capa ed intervengo su di lui modello Cantona, scatenando un rissone. Vengo espulso ma non contento chiavo un pacchero all'arbitro : risultato quel povero cristo che giocavo a suo nome, viene squalificato per un anno, ma io continuo a giocare perchè cambio tesserino  :asd:
Comunque gioco con loro due anni (il secondo lo faccio col mio nome, perchè finalmente mi sono liberato del vincolo  :asd:), però al terzo la squadra non si riesce a formare, nonostante abbiano prolungato di un anno l'età per gli allievi, e quindi un mio amico nonostante sia un alcolizzato, rissoso, puttaniere, mezzo tossico  :look:, mi vuole portare per forza nel Posillipo : faccio la preparazione atletica con loro, una roba disumana, io non sono  più abituato a certi ritmi, ma resisto. Mi aggregano pure alla squadra, inizio gli allenamenti (roba di 3 volte la settimana), ma ad un certo punto dopo una partita a Licola, sono sostituito prima del tempo e non so cosa mi succede, ma mi rubo maglietta e pantaloncini e quindi vado via, bye bye Posillipo a mai più vederci.... :cazzimm:
Nel frattempo Peppe De Rosa ha organizzato la squadra giovanissimi, e spesso nelle partite più importanti mi chiama un'altra volta sotto falso nome, visto che sono fuori quota e gioco prevalentemente o come vecchio libero all'italiana o come centrocampista davanti alla difesa. Di questa ultima avventura prima di appendere le scarpe al chiodo nel calcio agonistico, ricordo uno sfaccimmo di gol su punizione a Varcaturo, una partita la domenica mattina dopo che la sera prima mi ero ubriacato comma a che...

Da lì in poi inizieranno i vari tornei di calcetti, dove mi toglierò diverse soddisfazioni, prima di scatasciarsi definitivamente fisicamente dopo l'avventura del militare....
« Ultima modifica: 17 Gennaio, 2011, 21:23:56 pm da Guallera »

Offline Moebius

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #34 il: 17 Gennaio, 2011, 21:18:44 pm »
sei un grande
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline Dimonios

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #35 il: 17 Gennaio, 2011, 21:28:52 pm »

Da lì in poi inizieranno i vari tornei di calcetti, dove mi toglierò diverse soddisfazioni, prima di scatasciarsi definitivamente fisicamente dopo l'avventura del militare....
Wa guallera è un piacere leggerti, vale anche per gli altri  :look:, voglio sapere la tua esperienza al militare  :paura:
Ah,poi ultimamente ho visto le foto di un ciattone biondo ,che si definiva metallaro,di cui non ricordo il nome,ma anche lui non scherzava in quanto a bruttezza :look:

Offline Sam Ent

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #36 il: 17 Gennaio, 2011, 21:29:26 pm »
bukowski ti faceva una pompa. Io il sospetto ce l'ho sempre: ci prendi per culo tutti quando dici che non pubblicherai niente.
Immagino già il giorno che andrò alla feltrinelli e troverò la vetrina piena di libri con copertina a strisce giallo-blu( :asd: :asd:): "GUALLERA-MY LIFE  ...STORIE DI ROMALADRONA,PARMAIDS, E SNIFFATE DI PERIZOMI"
Siete troppo banali. Per non dire gente e sfaccimm.

Offline Moebius

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #37 il: 17 Gennaio, 2011, 21:31:19 pm »
bukowski ti faceva una pompa. Io il sospetto ce l'ho sempre: ci prendi per culo tutti quando dici che non pubblicherai niente.
Immagino già il giorno che andrò alla feltrinelli e troverò la vetrina piena di libri con copertina a strisce giallo-blu( :asd: :asd:): "GUALLERA-MY LIFE  ...STORIE DI ROMALADRONA,PARMAIDS, E SNIFFATE DI PERIZOMI"
è per questo che ho scritto che è un grande,mi ricorda davvero bukowski  :asd:
non ho mai avuto prima la pazienza di leggere un post così lungo...hai talento giovanni
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline Moebius

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #38 il: 17 Gennaio, 2011, 21:31:50 pm »
Wa guallera è un piacere leggerti, vale anche per gli altri  :look:, voglio sapere la tua esperienza al militare  :paura:
tu sei ossessionato ragazzo mio  :patt:
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline vechabla

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Re:la nostra carriera calcistica
« Risposta #39 il: 17 Gennaio, 2011, 21:32:04 pm »
ma come facevi a giocare col nome falso???non c'è bisogno pure di qualche documento di riconoscimento???

Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.