Sul livello degli studenti, rispondendo a bart, lo invito a chiedere info riguardo le teste che escono dalle università pubbliche. Parlare con professori che ci sono stati. Altre fonti se vuole se le cerchi in rete. Livello medio sullo sterminato campione di popolazione. Poi si fa due conti e trae conclusioni.
Mi ripeto: solo un paese con salari incentivanti per i neolaureati (l'unica gente che trae profitto dalla contrattazione individuale tipica degli Usa) può permettersi di finanziare poche eccellenze e prenderne in affitto altre numerose dall'estero. La strada da percorrere per un paese piccolo e povero come il nostro che vuole massimizzare l'impatto strategico dell'istruzione (che è la maggiore determinante dell'offerta di lungo periodo) è quella di estendere il numero di persone a livello di preparazione medio-alto. Noi non stiamo nelle condizioni di finanziare un corso di studi a di 100000 euri a quattro teste. E' una cosa che possono fare le imprese americane perché di offerta media di lavoro ne hanno fin troppo piene le tasche. Tra l'altro avere la pretesa di riformare senza soldi è un aborto in partenza.
Una cosa semplice semplice che penso, e che può irritare parecchi di voi, è che in Italia abbiamo troppi psicologi, filosofi, comunicatori e pochi tecnici, ingegneri, fisici, matematici. La partita della competitività si gioca su questo campo. Sarebbe la prima cosa a cui metterei mano l'incentivazione dei corsi di laurea proficui. Mo' molti mi diranno delle nobili arti antiche, io rispondo che non ce lo possiamo permettere poi tanto.
Gli Usa comunque stanno diventando un polo decentrato dell'economia mondiale e si tirano appresso tutta l'Europa non continentale. Noi diventeremo per la Cina quello che ora per noi sono le economie dell'est europeo. E pare assurdo a pensarsi, dato che in fatto di produttività e costo della manodopera i cinesi sono avanti (o indietro, dipende dai punti di vista) anni luce. L'unica via da percorrere sarebbe quella di detenere il monopolio sui prodotti di qualità , ma è qualcosa che passa dall'innovazione tecnologica. E' per questo che mi incazzo quando al posto di recidersi i polsi tagliano fondi all'università pubblica.
Detto ciò, i diritti dei lavoratori sono sacri. Noi non siamo gli Usa, ringraziando iddio non abbiamo la stessa storia nè le stesse matrici culturali. Altrimenti veramente facciamo diventare l'Italia un campo di concentramento a cielo aperto. E disprezzo chi auspica questo. Sulla Fiat ci sarebbe tanto da dire ma devo andare a mangiare.
