Alcuni errori li continua a fare, come quando ha lasciato solo il Kebabbaro nell'azione che il buon Keità ha fallito clamorosamente, ma sempre meglio di Mertens che non torna mai a dare un amano o che i raddoppi non sa ancora cosa siano. Lo vedo da esterno d'attacco. È un calciatore duttile e intelligente (calcisticamente), capace di adattarsi a qualsiasi paturnia degli allenatori che lo hanno avuto a Napoli, a differenza di altri (vedi Hamsik o Jorginho), ma il suo ruolo è quello di ieri sera: esterno d'attacco e là deve giocare.