La figura di quest'uomo ha un fascino tutto particolare. Un po' mi fa anche tenerezza. Una vita da perdente, un meme vivente per via del carattere, buoni risultati ovunque ma mai una big. Raccoglie effettivamente meno di quanto meritasse. Sul finire di carriera fa un miracolo, ci sono delle analogie con Ranieri in questo. Sembra essersene reso conto difatti molla, la paura di rovinare qualcosa di magnifico, la follia totale, il tatuaggio, la leggenda.
Se ne va e mostra di aver avuto ragione, va a fare il CT della nazionale e lo posso capire, nella vita di un allenatore è una tappa importantissima ed un treno che non ripassa. In un anno non si capisce niente, fa male con la nazionale, il paese intero che non vedeva l'ora gli salta addosso, lo tenevano in canno fin da quell'anno meraviglioso, reo di aver portato i negri d'Italia a primeggiare su tutto e tutti.
A Napoli arriva Conte e vince in una maniera ancor più clamorosa, addirittura lo lasciano festeggiare tra la gente con il pullman scoperto in immagini che tutto il mondo ricorderà per decenni, cosa che a lui fu negata.
Perde la nazionale ed in pieno delirio egotico continua a parlare di Napoli, della SSC Napoli, si libera la panca della Juve e ci si tuffa, stesso identico passo fatto con la nazionale, quando ti ricapita? Proprio quello che non doveva fare. Io ci leggo confusione, incapacità di leggere il momento, autogol su autogol.
Non so se vi siete resi conto ma ieri non era la partita della Juve che viene a Napoli per rimettersi in corsa scudetto, cosa che normalmente avrebbero raccontato i media anche solo 4 anni fa. Ieri era la gara dei due allenatori scudetto del Napoli, il centro di tutto erano Napoli ed il Napoli, e sin dal principio questo ha vestito i panni dello sparring partner, lui che doveva essere leggenda disegnata sui muri con Napoli disegnata sulla pelle.
Io ci vedo il dramma umano di un uomo di oltre 60 anni che per tutta la vita ha cercato il suo posto nel mondo, il famoso cappotto di Gogol, però qua la storia si fa ancora più triste, perché una volta trovato quel posto nel mondo è lui ad autosabotarsi come l'ultimo dei ludopatici. E ancora non se ne è pienamente addonato.