Io preferisco l'offline, per me l'online è da intendersi solo come un'eventuale gradita aggiunta all'esperienza in single player.
Negli ultimi anni, purtroppo, c'è stata invece una notevole inversione di tendenza ed in alcuni casi i prodotti scatolati (ti faccio l'esempio di Call Of Duty) risultano avere delle campagne offline del tutto risibili, che risultano anzi essere dei veri e propri "tutorial" delle modalità online data l'esigua longevità e la bassa caratterizzazione in termini di trame e personaggi. Inversione di tendenza che risulta difficile da arginare, visto che il mondo videoludico si muove a grande velocità verso contenuti "casual" e utilizzo feroce del mezzo internet come luogo di ritrovo e strumento di divulgazione di contenuti aggiuntivi. Insomma, oggi chi vuole giocare offline è addirittura penalizzato 
Io l'online lo concepisco sui videogiochi sportivi (simulazione di guida o corse arcade, calcio, basket) ma sempre da intendersi come complementare ad una bella modalità carriera, sugli fps (al netto di un bel single player che, come ti dicevo prima, è oggi miraggio).
Gli stessi rts sono stuprati online, in quanto le schermaglie diventano velocissime e senza logica alcuna; di sicuro sono preferibili offline.
I MMORPG per me non hanno senso di esistere proprio, anzi sono l'ultima commercializzazione di un prodotto che trova la sua naturale affermazione nel gioco in solitaria: dungeons comuni, quest che coinvolgono decine di persone, mazzate da pazzi, respawn...ma cr'è. Ah dimenticavo che come rpg online c'è anche Diablo III. 
I picchiaduro non so proprio, non mi hanno mai preso.

d accordo su tutto il concetto del gioco online.
Per me è un esperienza che arricchisce il gioco,ma che sia la base dello stesso almeno io non lo trovo giusto,dato che snatura diversi generi.
La generazione prima dell online poteva contare su generi e giochi che nella migliore delle ipotesi erano costruiti attorno al giocatore singolo,come le avventure grafiche,gli rpg o gli action adventure ed i platform.
L opzione per multigiocatore era rappresentata dall ingresso di un secondo giocatore che rendeva divertente l esperienza,ma in esclusiva di generi come il picchiaduro(final fight,streets of rage e double dragon per quelli a scorrimento ancora oggi offrono ore di divertimento se giocati con un amico)o gli sparatutto ed i titoli sportivi.
Con questo non voglio dire che l online sia un errore,anzi,come detto da alex giochi come tekken,third strike o fifa sono una manna se giocati in rete ed offrono ampia longevità ai titoli.
Solo che nell ultimo periodo,soprattutto trascinati dalle mode del momento e dalla possibilità di vendite facili,penso si stiano snaturando troppo le cose perdendo quell essenza del gioco che era il confronto tra giocatore e cpu (ma solo se fatto bene).