Come dicevo ieri la questione è abbastanza complessa.
Il primo aspetto è la asimmetria informativa: nel momento in cui la SH conosce qualcosa di cui l'acquirente non possiede contezza e non lo comunica, è biasimabile sia sul piano etico che squisitamente commerciale.
In questo caso, il fatto che CDP sapesse come fossero messe le versioni old-gen base, e non l'abbia in alcun modo comunicato o dato a vedere, è deprecabile.
Tutto questo discorso è semplicemente inoppugnabile, e conduce alla giusta pretesa del rimborso o all'insoddisfazione dei consumatori.
Impossibile non rivelare pure come, nel caso di specie, non ci sia stato alcun riequilibrio da parte della stampa che continua a banchettare quando il piatto è pieno e a cibarsi del cadavere quando è stato colpito dalla furia di internet.
Non c'è stato un portale che abbia richiesto informazioni aggiuntive sullo stato della versione PS4 e Xbox One, o che abbia atteso una valutazione complessiva prima di premiare il titolo.
Questo atteggiamento è immaturo e altrettanto deprecabile, indice dello stato di salute di questo settore a cui sarebbe deputata una responsabilità fondamentale nel rapporto tra videogioco e appassionati, cioè quella di consapevolizzarne l'acquisto.
CDP ha volutamente omesso, la stampa ha permesso di gestire totalmente modi e tempi di recezione del prodotto al pubblico. È un diritto dell'oste farti assaggiare la migliore versione del suo vino, se quella versione esiste, per poi venderti una bottiglia che lo ricordi lontanamente; rimane un oste scorretto a cui chiedere i soldi indietro, ma una parolina sul sommelier che te l'ha consigliato andrebbe spesa.
Detto questo, e ribadito l'ovvio (l'asimmetria informativa è grave e i bug vanno fixati), ripetuto che in ogni caso la parola "truffa" è totalmente svuotata di significato, andiamo in profondità.
Il gioco per girare su console old gen base richiederà sempre dei compromessi, visto che è un downgrade. Per capirci, ci saranno sempre parti in cui le texture verranno caricate in ritardo oppure scenderà a 20 FPS. È il compromesso per farcelo girare.
A questo punto il consumatore, ottenuta la consapevolezza di cui se ne contestava la mancanza poco sopra, se non si ritiene soddisfatto non può chiedere che l'acqua si trasformi in vino: se ha esigenze diverse, deve aprire il portafogli e passare a una macchina next gen o un PC.
Voglio sottolinearlo, ancora una volta: non si può chiedere di essere a qualcosa che non è. Se il punto del consumatore era di accettare un compromesso minore di quello attuale, bene; se pensava di non accettarne alcuno, direi male.
A quel punto si apre una strada di delegittimazione di qualsiasi copia per hardware inferiore, e si finisce su una strada impervia.
Poi c'è l'ultimo appunto, che riguarda la qualità della polemica.
È bassa, molto bassa.
In primis perché fa finire in un unico calderone tutte le versioni, dalla claudicante One Fat 2013 ai 60 FPS di Series X e PS5.
In secondo luogo, perché trascina appresso alle problematiche "tecniche" del titolo anche alcune critiche che non hanno senso e luogo di esistere, visto che riguardano aspetti contenutistici del gioco. E conducono a una cattiva informazione, alla caccia alle streghe insomma, e soprattutto non tiene conto di altri momenti "simili" del passato su cui si è abbondantemente chiuso un occhio.
Questo è. Se non siete d'accordo, fatevi in culo e lasciateci giocare azzeccandovi su qualche altra cacata.