Alfredo dio buonin ma lo vuoi capire che se sposto con la bocca è per pariare, che maronn. o pensi che davvero mi arrogo il diritto di giudicare? ti dico una volta per tutte che non è così, non è proprio nelle mie corde. ti concedo che potevo mettere qualche faccina in più o costruire diversamente le frasi... però stà sciolto ti voglio bene 
facciamo i seri e gli asettici?
ecco su questo non sono d'accordo. per me la gente o non se ne fotte proprio, o in maggioranza non è così mongoloide. e mi fa una cosa in corpo vedere che ti scandalizzi per delle eccezioni a cui non vale proprio la pena dare peso. è per questo che sono intervenuto
diciamo che non ho letto tutto ciò che è stato scritto sull'argomento, ti pare? 
e, appunto, mi porti l'articolo di un sito specialistico... mentre su tutte le testate di informazione generalista si parla d'altro.
comunque, dall'articolo che hai postato:
leggendo si dice pure che Obama ha parlato di uno studio per capire se esistano delle correlazioni (quindi nessuna tesi precostituita, anzi si potrebbe pure scoprire che è vero il contrario, che i videogiochi aiutano a sfogare l'aggressività) e che sono stati i furbacchioni produttori di armi a spostare l'attenzione e a girare la frittata.
Onestamente mi sembra tutto normalissimo, in primis la stronzaggine e la paraculaggine dei produttori di armi... niente di cui scandalizzarsi insomma. chest è.
Ma appunto, se non metti le faccine io non ho modo di capire.

Ricambio l'affetto comunque.

Detto questo:
la questione tra le associazioni armaiole USA ed il mondo videoludico ha tenuto banco per molti mesi, addirittura Obama si è scomodato http://www.tomshw.it/mobile/cont/news/obama-studiamo-i-videogiochi-violenti-per-evitare-tragedie/42379/1.html
Volevo chiaramente dire che la disputa era tra le associazioni di armi ed il mondo videoludico, non che Obama si fosse mosso contro i videogiochi. E' una cosa che hai capito male tu, o forse mi sono spiegato male io, non so.
E' chiaro che il negrone

da normodotato sa benissimo che non è il proibizionismo dei videogiochi la chiave di volta per ridurre gli eccidi ma invece può esserlo il garantire un'assistenza sociale effettiva a chi è in difficoltà (cosa che lo stato americano fa ben poco) e fare in modo che un ragazzino di 16 anni non possa comprare un fucile come regalo di compleanno

Comunque vorrei darti ragione, ma non è così. I videogiochi sono come i capelloni negli anni '60, un fenomeno che la generazione precedente non riesce a capire del tutto e guarda con distacco e diffidenza. Vuoi per la loro capillare diffusione vuoi per il fatto che sono fenomeni ancora "giovani", la demonizzazione esiste ed è concreta.
I casi di Doom e della Columbine (addirittura Van Sant in Elephant ha fatto vedere che ci giocavano, non si può far passare questo messaggio), il polverone che si alza ad ogni strage statunitense, gli attacchi continui dei moralisti (
http://punto-informatico.it/3682020/PI/Brevi/usa-videogiochi-violenti-al-rogo.aspx addirittura un rogo, come i libri nel medioevo

) e la schifosa situazione italiana che si rivolge a questa, ripeto, forma d'arte, con sdegno e volgarità (vedi Scalfari) sono dati di fatto.