Il film di Scorsese pare che sia comunque un buon film, ma è un altro segno che il buon Martin anche lui è oramai affatto da rincoglionimento senile, visto che in vecchiaia dopo la scopiazzata noliana/lynchiana di Shutter Island, stavolta è il turno dei cinema pomposo e creaturiale dei vari Spielberg, Zemeckis ed il peggior Burton. Mi sa che si è scambiato il film con quella paposcia di Spielberg, visto che lui doveva dirigere Lincoln (che con Spielberg diventerà una bella mattonata dimenticabile, fatta di musiche pompose e scene madri a profusione vedi Amistad), anche se pure sto fatto che ogni 3/4 se ne esce con il meno originale dei sottogeneri ollivudiani vale a dire il biopic (soprattutto poi quando si tratta di storia americana che noi poveri comuni mortali europei, giustamente ignoriamo allegramente) è una bella iniezione di noia.