Autore Topic: L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale  (Letto 692000 volte)  Share 

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Offline bart

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1540 il: 14 Settembre, 2010, 16:17:37 pm »
una notizia che farà  felice Nanda

Ron Howard girerà  il primo film della trilogia de La torre nera. Previste anche tre serie televisive
[di Sergio Grega]

La Universal ha fatto sapere che uscirà  una trilogia cinematografica de La torre nera, l'epico libro scritto da Stephen King, e che saranno realizzate anche tre serie televisive.
Ron Howard girerà  il primo dei tre film, dopo che in passato si era parlato a lungo della possibilità  che il progetto fosse affidato a J.J. Abrams.

La cosa interessante sta nell'idea di legare i capitoli cinematografici alle serie televisive: a quanto pare dopo il primo film sarà  girata immediatamente la serie, che farà  da trait d'union al secondo episodio.
Howard così si occuperà  sia del film che della prima serie (e molto probabilmente sarà  coinvolto anche nei lavori futuri).

Ricordiamo che la saga de La torre nera, da molti ritenuta il capolavoro di Stephen King, consta di 7 libri che raccontano la storia di un pistolero di nome Roland alla ricerca della fantastica torre del titolo.

Ma ecco che cosa ha risposto il regista a chi ha giudicato il soggetto difficilmente filmabile: "Attraverso la commistione di cinema e televisione siamo certi che forniremo la giusta analisi dei personaggi, dei temi e delle sequenze del libro. Sarà  probabilmente la sfida più impegnativa della mia carriera e proprio per questo sarà  emozionante ed eccitante".

Speriamo che Howard riesca in questa impresa e ci regali una trasposizione all'altezza della controparte cartacea. 

http://www.moviesushi.it/html/news-Ron_Howard_girera_il_primo_film_della_trilogia_de_La_torre_nera__Previste_anche_tre_serie_televisive-6439.html

AyeyeBrazov

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1541 il: 14 Settembre, 2010, 16:25:25 pm »
una notizia che farà  felice Nanda

Ron Howard girerà  il primo film della trilogia de La torre nera. Previste anche tre serie televisive
[di Sergio Grega]

La Universal ha fatto sapere che uscirà  una trilogia cinematografica de La torre nera, l'epico libro scritto da Stephen King, e che saranno realizzate anche tre serie televisive.
Ron Howard girerà  il primo dei tre film, dopo che in passato si era parlato a lungo della possibilità  che il progetto fosse affidato a J.J. Abrams.

La cosa interessante sta nell'idea di legare i capitoli cinematografici alle serie televisive: a quanto pare dopo il primo film sarà  girata immediatamente la serie, che farà  da trait d'union al secondo episodio.
Howard così si occuperà  sia del film che della prima serie (e molto probabilmente sarà  coinvolto anche nei lavori futuri).

Ricordiamo che la saga de La torre nera, da molti ritenuta il capolavoro di Stephen King, consta di 7 libri che raccontano la storia di un pistolero di nome Roland alla ricerca della fantastica torre del titolo.

Ma ecco che cosa ha risposto il regista a chi ha giudicato il soggetto difficilmente filmabile: "Attraverso la commistione di cinema e televisione siamo certi che forniremo la giusta analisi dei personaggi, dei temi e delle sequenze del libro. Sarà  probabilmente la sfida più impegnativa della mia carriera e proprio per questo sarà  emozionante ed eccitante".

Speriamo che Howard riesca in questa impresa e ci regali una trasposizione all'altezza della controparte cartacea. 

http://www.moviesushi.it/html/news-Ron_Howard_girera_il_primo_film_della_trilogia_de_La_torre_nera__Previste_anche_tre_serie_televisive-6439.html
da qui a realizzare qualcosa che si accosti anche lontanamente alla bellezza della storia scritta ce ne passa, vedremo.

guallera

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1542 il: 14 Settembre, 2010, 16:28:06 pm »
Non potevano scegliere regista peggiore, il pezzotto di Spielberg... :maronn:

Offline bart

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1543 il: 15 Settembre, 2010, 12:07:08 pm »
come si chiama quel film in cui tutte le bande di New York si riuniscono e il capo di una di queste viene ucciso, scatenando così la caccia alla banda accusata (ingiustamente) dell'omicidio commesso?
« Ultima modifica: 15 Settembre, 2010, 12:14:10 pm da bart »

Offline Sick boy

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1544 il: 15 Settembre, 2010, 12:18:48 pm »
come si chiama quel film in cui tutte le bande di New York si riuniscono e il capo di una di queste viene ucciso, scatenando così la caccia alla banda accusata (ingiustamente) dell'omicidio commesso?
The Warriors   :cacacazz:

Offline bart

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1545 il: 15 Settembre, 2010, 12:23:39 pm »
The Warriors   :cacacazz:
grazie! :alla:

in Italia è uscito col nome I guerrieri della notte... ma fa lo stesso. l'avrò visto 5 o 6 anni fa... se ricordo bene è un filmone della Madonna :sbav:

devo assolutamente recuperarlo... insieme al gioco per la Playstation 2 :sad: :look:

guallera

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1546 il: 15 Settembre, 2010, 12:27:35 pm »
come si chiama quel film in cui tutte le bande di New York si riuniscono e il capo di una di queste viene ucciso, scatenando così la caccia alla banda accusata (ingiustamente) dell'omicidio commesso?
I guerrieri della notte di Walter Hill.

Citazione
devo assolutamente recuperarlo
Prima o poi...insieme a già  altri 59687687 titoli  :look:

AyeyeBrazov

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1547 il: 15 Settembre, 2010, 12:28:13 pm »
grazie! :alla:

in Italia è uscito col nome I guerrieri della notte... ma fa lo stesso. l'avrò visto 5 o 6 anni fa... se ricordo bene è un filmone della Madonna :sbav:

devo assolutamente recuperarlo... insieme al gioco per la Playstation 2 :sad: :look:
si the warriors con tanto di ruota panoramica  :sbav:
Il gioco l'ho finito 5 anni ago è  :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav:

bender89

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1548 il: 15 Settembre, 2010, 12:28:38 pm »
Non potevano scegliere regista peggiore, il pezzotto di Spielberg... :maronn:

Scrittore di merda -> Regista di merda  :boh:

Offline Sick boy

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1549 il: 15 Settembre, 2010, 12:30:40 pm »
si the warriors con tanto di ruota panoramica  :sbav:
Il gioco l'ho finito 5 anni ago è  :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav:
che tempi!!!quando la PS2 era una grande console :sad: :sad: :sad:


Prima o poi...insieme a già  altri 59687687 titoli  :look:
:asd:

Offline Puck

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1550 il: 15 Settembre, 2010, 14:05:07 pm »
ieri ho visto la guerra dei 2 mondi e ancora mi chiedo perchè l'abbia fatto  :buondio:

Offline ziumberto

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1551 il: 15 Settembre, 2010, 20:19:54 pm »
Finalmente ho visto "Cani Arrabbiati - Semaforo Rosso" di M. Bava
Ma è ruosss!



Offline pappasouth

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1552 il: 15 Settembre, 2010, 21:45:53 pm »
Finalmente ho visto "Cani Arrabbiati - Semaforo Rosso" di M. Bava
Ma è ruosss!

ddie e film, secoli prima di Tarantino.  :peppe:

con un grandissimo George Eastman/Luigi Montefiori che sarà  anche l'Antropophagus del maestro D'Amato!  :asd:


guallera

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1553 il: 15 Settembre, 2010, 22:10:10 pm »
Confermo, grandissimo film Cani Arrabbiati, girato in condizioni al limite del disumano.

bender89

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1554 il: 15 Settembre, 2010, 23:41:56 pm »
Un tale su Io e Annie

Ci metto volentieri lui nella accademia dei sopravvalutati. Partiamo dalla recitazione: monologhi tentennanti, balbuziati, incerti, ripetuti alla nausea lungo tutto il corso di manhattan ed io e annie (le sue pellicole più famose e sovra-stimate). "Ma lui vuole mettere in atto la psicosi borghese nella civiltà  americana e bla bla bla bla"...e chi se ne fòtte? Certo è bravissimo in questo, ma lo sono anche i ballerini di Maria De Filippi mentre lievitano in spaccate aeree su qualche pezzo truzzo appena sbarcato, questo li rende grandi artisti ? E bravo in quello che fa, così come i neturbini sono bravi a smistare rifiuti, sono per questo degli artista? Lo spessore filmico di Allen è pari a 0, l'uso tecnico della macchina da presa è piatto, il ritmo è inficiato dal verbale onnipresente, la sceneggiatura è un giro sopra se stessa che ripropone la solita gag, modello "variazione sul tempa". Recitazione: nulla. Prendiamo un terzo di Keaton (fatto male), un terzo di Chaplin (fatto male) e mescoliamo tutto con la logorrea verbale (fatta male) di Groucho Marx: ecco qui, il prodigio della comicità  moderna: woody allen. Ahh già  ci sono anche degli spaccati e delle inquadrature tristi...ohh ohh se sono tristi, che atmosfera: prendere Gerswin e fare panoramiche casuali non ti rende un poeta, caro il mio cialtrone. Filmetti, ecco cosa sono. 1.34 h di reiterate e consunte gag che ripercorrono lo stesso schema madre. "Ehh..cioè...io...ma no non dire questo...renoir certo nel suo capolavoro, è così virale...ohh dioo...ma per carità ...": genio.

"ahhah che buffo che è quel tipo, ahahhaha. Mi ha fatto proprio venire voglia di un bel big mac".

Pensiamo al citazionismo di Allen: esce dal cinema dopo aver visto Dovzenko, va alle mostre, parla di classici letterari, omaggia Fellini e Bergmann, il tutto è una mera sequela di cianfrusaglie riempitive. Le sue dissertazioni sono di una vuotezza ignobile, non certo quella nobile vuotezza beniana o pasoliniana in "teorema", stanno solo a rappresentare un intrattenitore, un buffone che intrattiene i contadini dopo che per 12 h hanno arato i campi.

Il film nel suo complesso mi è piaciuto.


:look:

Offline wendell

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1555 il: 16 Settembre, 2010, 14:04:12 pm »
Fiorè se lo quoti suicidati seduta stante :sisi:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

bender89

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1556 il: 16 Settembre, 2010, 14:13:24 pm »
None, a me è piaciuto assai.
L'ho postato perchè è divertente. :look:

Offline signor groucho

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1557 il: 16 Settembre, 2010, 14:19:39 pm »
Un tale su Io e Annie

Ci metto volentieri lui nella accademia dei sopravvalutati. Partiamo dalla recitazione: monologhi tentennanti, balbuziati, incerti, ripetuti alla nausea lungo tutto il corso di manhattan ed io e annie (le sue pellicole più famose e sovra-stimate). "Ma lui vuole mettere in atto la psicosi borghese nella civiltà  americana e bla bla bla bla"...e chi se ne fòtte? Certo è bravissimo in questo, ma lo sono anche i ballerini di Maria De Filippi mentre lievitano in spaccate aeree su qualche pezzo truzzo appena sbarcato, questo li rende grandi artisti ? E bravo in quello che fa, così come i neturbini sono bravi a smistare rifiuti, sono per questo degli artista? Lo spessore filmico di Allen è pari a 0, l'uso tecnico della macchina da presa è piatto, il ritmo è inficiato dal verbale onnipresente, la sceneggiatura è un giro sopra se stessa che ripropone la solita gag, modello "variazione sul tempa". Recitazione: nulla. Prendiamo un terzo di Keaton (fatto male), un terzo di Chaplin (fatto male) e mescoliamo tutto con la logorrea verbale (fatta male) di Groucho Marx: ecco qui, il prodigio della comicità  moderna: woody allen. Ahh già  ci sono anche degli spaccati e delle inquadrature tristi...ohh ohh se sono tristi, che atmosfera: prendere Gerswin e fare panoramiche casuali non ti rende un poeta, caro il mio cialtrone. Filmetti, ecco cosa sono. 1.34 h di reiterate e consunte gag che ripercorrono lo stesso schema madre. "Ehh..cioè...io...ma no non dire questo...renoir certo nel suo capolavoro, è così virale...ohh dioo...ma per carità ...": genio.

"ahhah che buffo che è quel tipo, ahahhaha. Mi ha fatto proprio venire voglia di un bel big mac".

Pensiamo al citazionismo di Allen: esce dal cinema dopo aver visto Dovzenko, va alle mostre, parla di classici letterari, omaggia Fellini e Bergmann, il tutto è una mera sequela di cianfrusaglie riempitive. Le sue dissertazioni sono di una vuotezza ignobile, non certo quella nobile vuotezza beniana o pasoliniana in "teorema", stanno solo a rappresentare un intrattenitore, un buffone che intrattiene i contadini dopo che per 12 h hanno arato i campi.

Il film nel suo complesso mi è piaciuto.


:look:
:stella:
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline ziumberto

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1558 il: 16 Settembre, 2010, 17:29:46 pm »
Visto “Le luci della sera” di Aki Kaurismaki.
Sono di parte, fin da “La fiammiferaia” e ” Leningrad Cowboys go to America” passando per “Nuvole in viaggio” e “L’uomo senza passato” lo stile silenzioso, poetico e ironico, solitario e grottesco, del regista finlandese è una gran bella cosa per me.
 

Offline Vino a Tavola

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #1559 il: 17 Settembre, 2010, 14:35:37 pm »
che ne pensano i cinefili?

A venezia pago io e scelgo i giurati

“Dall’anno prossimo, visto che la Mostra è finanziata dallo Stato, voglio mettere becco anche nella scelta dei membri della giuria”. Sandro Bondi vuole tornare all’antico. All’epoca dei telefoni bianchi in cui il Festival di Venezia era un tripudio di coppe Mussolini, non c’era giudice che non passasse la selezione di Pavolini e l’inaugurazione toccava a Goebbels in persona. L’afflato artistico non si distanzia da quello professato dal ministro della propaganda tedesco: “Quando sento la parola cultura metto mano alla pistola” e a meno di voler pensare che a parlare di cinema in un’intervista ad Antonella Piperno di Panorama in edicola oggi, sia uno dei tanti parodistici fascisti su Marte dipinti da Guzzanti e non il titolare del dicastero dei Beni culturali in carica, assente dal Festival per imprecisate questioni “ familiari”, si rimane senza parole. Al Panorama di Berlusconi, Bondi offre un saggio di liberalità  che avrebbe messo in imbarazzo Berjia. Nessuno, neanche nella più grigia delle ere democristiane, era mai giunto a tanto. La Repubblica italiana finanzia lo spettacolo della Mostra per più della metà  dei complessivi 12 milioni di euro l’anno. Tra dodici mesi, il sottinteso, saranno denari condizionati al gusto e all’inclinazione del Ministro.


Tracollo del Palmarès? Sandro ride
Bondi aveva sostenuto in luglio l’inesportabilità  del sistema Italia sullo schermo: “I nostri film non riescono più a superare i confini nazionali perché le storie raccontate sono asfittiche”. L’insuccesso veneziano (zero premi zero nel concorso ufficiale) invece di turbarlo lo esalta. Conferma le sue convinzioni. Lo spinge a superare i confini. Gli chiedono se si senta una Cassandra e lui gode, come un bambino davanti alla dispensa. “I risultati del Festival costringono tutti ad aprire gli occhi e fare autocritica”. E quando dice tutti, Bondi intende l’universo ostile che evita di partecipare alle sue iniziative, lo critica aspramente, non gli lesina fischi e ‘dimentica’ quanto lui abbia fatto per la cultura: “Molto più di quanto non abbia prodotto la sinistra” come dichiarato con le lacrime agli occhi al Corsera a Mostra ancora aperta, mentre cenava ad Arcore. Quando gli amici o i potenziali sodali si defilano, il numero dei nemici aumenta esponenzialmente. Il tirassegno di Bondi è pieno di frecce. Curaro transnazionale. In cima alla lista, il Presidente della giuria, l’americano Quentin Tarantino. “Tarantino è espressione di una cultura èlitaria, relativista e snobistica. E la sua visione influenza anche i suoi giudizi critici, pure quelli verso i film stranieri”. Il relativismo bondiano è materia per il filosofo greco Gorgia, di cui l’ex comunista di Fivizzano dev’ essere appassionato. Il suo “tutto e il contrario di tutto” è l’architrave della conversazione con Panorama. Definire elitario un innamorato cultore del cinema di Lino Banfi, delle “Giovannona coscialunga” e dei poliziotteschi all’italiana è un estratto di comicità  straordinario, non inferiore a quando Piperno gli domandi con puntualità  se non gli abbia dato fastidio che Tarantino afflitto dal conflitto di interessi abbia premiato nell’ordine la sua ex fidanzata Coppola e il suo antico Mentore, il cinefilo Monte Hellman.

Il conflitto di interessi? Aria
L’argomento provoca a Bondi allergia immediata. Aleggia il fantasma di Ivan Pavlov: “Questo è un aspetto minore e tutto sommato trascurabile” minimizza. Ma leggendo meglio, si capisce che l’obbiettivo è più ardito. Primo, cacciare rapidamente Marco Mà¼ller, il direttore della Mostra, all’ultimo anno di mandato e occupare in omaggio alla Bulimia pidiellina anche una delle ultime caselle disponibili. Per prenderlo a pedate e rimanere in tema, Bondi sceglie la metafora preferita del capo, quella calcistica: “ Mà¼ller è innamorato dei propri schemi fino al punto di non privilegiare i talenti e le novità  che sono sotto gli occhi di tutti”. Ma queste luci, non è chiarissimo dove brillino, visto che il nostro cinema: “Manca di attori e sceneggiature adeguate”. E Siccome Elio Germano, premiato all’ultimo Cannes per “La nostra vita” ha notoriamente passaporto neozelandese, non si può fare a meno di intuire che la ragione di tanto malspeso livore sia economica. E infatti, quando la giornalista gli domanda se non si sia pentito di aver annunciato tagli al Fus che a detta dell’Agis, ridurrebbero il settore in miseria, Bondi non si smentisce e in un’immaginario agone con Brunetta lo supera all’ultima curva, quella dell’incoscienza: “Non mi sono affatto pentito. Sono andato a vedere personalmente molti dei film recentemente finanziati dallo Stato e li ho trovati brutti”.

Garrone e Sorrentino? Monnezza
Non si sa se si riferisse a Garrone, Sorrentino, Frammartino o all’unico premiato in Laguna, l’Amedei del “20 sigarette a Nassyria”. Però bisogna tagliare, scorciare comunque perché il finanziamento pubblico è una delle peggiori forme “di clientelismo esistenti, ovvero il contrario del vero cinema ed è ora di aprire gli occhi”. Sandro mani di forbice, più che a un eroe triste di Tim Burton, somiglia sempre più a quei pretori assaliti dalla pruderie degli anni ‘70, quelli che mandavano la Ps a soffocare ogni immagine che nell’Italia bigotta di allora offendeva il pubblico pudore. Però è un Ministro. Conta di più. Incide. Luca Guadagnino, che della giuria presieduta da Tarantino faceva parte insieme a Salvatores, sceglie l’ironia: “A voler ragionare così, dovrebbero scegliere i giurati anche i manager di Lancia e Nastro Azzurro, sponsor occulti ma pressanti della Mostra. Forse una scelta del genere abbatterebbe definitivamente l’ipocrisia”. E sembra di capire, anche il complesso da incubo di una notte di fine estate.

da il Fatto Quotidiano del 17 settembre 2010