reazionario? il film non parla degli hippy di Hairs, sono quelli del culto di Charles Manson... Alfredino, che cazzo stai dicendo? che cazzo volevi comprendere là?
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Lo so Ale, ma quella tra i movimenti hippy e gli animali di Manson, è un'associazione che nel film è portata a galla volontariamente. L'intera esperienza di quegli anni sembra essere ricondotta solo e soltanto a un esercito di zombie pronti a farsi abbindolare dal primo stronzo che capita, e il prototipo è proprio il personaggio di Margaret Qualley, che incarna una generazione senza spina dorsale e che era totalmente in balia degli eventi, la cui unica soluzione alla non omologazione era la fuga fingendo un coltello dimenticato. Al contrario, si staglia il superominismo americano del Di Caprio con il lanciafiamme, gente che aveva fatto l'America e mandata a recitare in Italia (il cui cinema Tarantino prende tranquillamente per il culo), messa alla porta per fare spazio a una nuova generazione di nullafacenti, quella di mezzo, e di mostri come la piccola bambina attrice, tutta roba che ha fatto perdere poesia alla grande Hollywood e l'ha ridotta a un'industria di fatto. Ammazzando Sharon Tate, la bambina donna che si faceva cullare dalle risate degli spettatori al suo film, sia metaforicamente che di fatto.
Poi vabbè, a parte questo, il film è proprio brutto: ha un ritmo indecente, dialoghi non brillanti, sottotesto preoccupante.
Pare un film dell'ultimo Eastwood girato da Tarantino.