Secondo me jastemma. E' tipo l'uncensored del film.
Ritengo In the Mood for Love un film più compiuto di 2046, proprio perchè riesce a veicolare più o meno gli stessi contenuti all'interno di un impianto narrativo più convenzionale, senza eccedere nei vezzi stilistici. Complessivamente Wong Kar-wai è un grande regista ma come sceneggiatore ha abbastanza abbuffato le palle. Happy togheter, In the mood for love, 2046, Hong Kong Express e Angeli perduti: i primi due film a caso che vedi tra questi ti sembrano i migliori, poi denunci la ripetitività. E' semp' a stessa menestra, varia giusto qualche ingrediente.
Non sono tanto d'accordo, nel senso che indubbiamente c'è una continuità di temi e stilistica, però personalmente lo vedo come un pregio... Un autore deve lavorare così. E comunque ha fatto anche cose un po' diverse... As Tears Go By è un poliziesco tipico di Hong Kong, anche se già si vedono le particolarità tematiche e stilistiche di Wong ( o di Kar Wai, a scelta

), Ashes Of Time non l'ho mai visto ma è un wuxiapian.
Il wongkarwaismo vero e proprio inizia con Days Of Being Wild, che però, pur avendo gli stessi temi del dittico Hong Kong Express/Angeli Perduti, ha uno stile molto diverso, ritmo lento, inquadrature prolungate...
My Blueberry Nights poi, sul tipico canovaccio sentimentalesco del Nostro, innesta tutto un'omaggio all'America e ai suoi simboli che è molto godibile... Pura divagazione e divertissement ma godibile...
Ma comunque in definitiva quello che me lo fa apprezzare è che è regista, è uomo di cinema. Te ne accorgi da certi spunti e intuizioni che non mancano mai nei suoi film. Mi viene in mente, mi pare in Angeli Perduti, tutta la parte nella quale il ragazzo riprende il padre ossessivamente con la telecamerina, e poi (non dico troppo per non spoilerare per chi dovesse capitare da queste parti e non ha visto il film) quelle stesse immagini vengono riproposte più avanti nel film. Secondo me questo è quello che rende il cinema, alla fine, un fatto abbastanza checazzo quando è usato bene, la capacità di trasmettere una idea o un'emozione (commozione in questo caso) con una soluzione linguisticamente, o narrativamente, innovativa o brillante. Alcuni registi ci riescono, e Wong è uno di questi, per cui tanto di cappello a costoro...