Detesto la dietrologia sfrenata e le manie di protagonismo della stragrande maggioranza dei tifosi italici.
Ogni squadra ha la sua schiera di mujaheddin convinti che ogni risultato di qualsiasi squadra sia un torto nei suoi confronti, che dietro ad ogni partita ci siano vicende interplanetarie, che un fallo laterale invertito sia la chiara evidenza di complotti inenarrabili.
Ma 'sta gente perché continua a seguire il calcio?

Io detesto i complottismi (soprattutto quelli arbitrali), le dietrologie, l'antitifo esasperato tipo "spero che la mia squadra perda per far retrocedere i miei cugini" ecc.ecc. Sono privi di alcun senso e anche se l'avessero non ha senso sostenerlo

se si vuole avere voglia di seguire il calcio.
Detto questo, è dal 1930 che le ultime due (a star stretti) giornate di qualsiasi campionato sono condizionate dalla classifica. Le squadre (anche se manifestamente affermano il contrario) fanno i propri conti e chi non ha più nulla da chiedere certo non ti regala nulla (perchè non avrebbe senso e sarebbe pure difficile farlo senza darlo a vedere - vedi lo sgamatissimo lazio-inter dell'anno scorso) ma ha qualcosa in meno in termini di cattiveria, motivazione e spesso semplicemente di formazione (esordio di giovani, utilizzo di riserve ecc.) che influisce sullo svolgimento della partita. Negarlo vuol dire seguire abitualmente gli sport minori tipo baschet

per questa giornata secondo me (e i gestori delle agenzie di scommesse

) ci sono almeno quattro partite dall'esito abbastanza scontato anche se ovviamente ancora tutte da giocare (di solito una "macchia" esce sempre).