Juventus, concluso il cda. Si pensa al dopo Delneri.
All'ordine del giorno conti, piano industriale e anche mercato, a partire dalla scelta dell'allenatore che dovrebbe sostituire l'attuale tecnico, dato per sicuro partente. Blanc lascia la carica di amministratore delegato, nominato Mazzia.
TORINO, 11 maggio 2011 - Si è svolta nella sede di corso Galileo Ferraris a Torino la riunione del consiglio di amministrazione della Juventus. Il primo ad arrivare è stato il presidente del club bianconero, Andrea Agnelli, seguito in rapida successione dall'amministratore delegato Giuseppe Marotta, da Pavel Nedved e da tutti gli altri consiglieri. La riunione era particolarmente significativa perché, oltre all'approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo, si è parlato di piano industriale, di investimenti per il prossimo mercato e dell'allenatore che dovrebbe sostituire Gigi Delneri, qualora l'attuale tecnico non venisse confermato, come appare ormai molto probabile.
Blanc via — Come previsto J.C. Blanc ha rimesso il mandato di amministratore delegato. Il consiglio di amministrazione - si legge nella nota ufficiale - gli ha attribuito uno speciale incarico per lo stadio fino al 30 settembre 2011. Il consigliere Aldo Mazzia è stato nominato contestualmente amministratore delegato, carica che ricopre anche Giuseppe Marotta per il lato più marcatamente sportivo.
Il ringraziamento — Il Presidente Andrea Agnelli "ha ringraziato Blanc per il lavoro svolto in particolare nella costruzione del nuovo stadio, ormai in fase di completamento, e ha proposto al consiglio, che ha approvato, di attribuire al consigliere Jean-Claude Blanc uno speciale incarico fino al 30 settembre 2011 per portare a termine il progetto del nuovo Stadio e la sua inaugurazione" si legge in una nota. Al termine del Consiglio d'Amministrazione Jean-Claude Blanc ha anche rassegnato le dimissioni da direttore generale.
Risultato negativo — Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato i risultati al 31 marzo 2011. Il risultato progressivo è negativo per 43,4 milioni di euro, contro il saldo positivo di 14,7 milioni dell'analogo periodo dell'esercizio precedente. La variazione negativa di 58,1 milioni, rende noto la societá, deriva principalmente dai minori proventi da competizioni Uefa (-19,5 milioni), dai minori proventi da cessione diritti media per il campionato, registrati a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa sulla vendita centralizzata dei diritti, nonché della diversa distribuzione temporale delle gare (-14,8 milioni), dai minori ricavi da gare (-5,6 milioni), dalle maggiori incentivazioni all'esodo corrisposte a calciatori usciti (-10,5 milioni), dagli altri maggiori costi operativi (-8,2 milioni) e dagli oneri non ricorrenti derivanti dall'accordo transattivo sottoscritto con la Direzione regionale delle entrate (-7,4 milioni), effetti parzialmente compensati dalle minori imposte del periodo (+9,6 milioni).