Autore Topic: L'angolo della lettura  (Letto 301193 volte)  Share 

0 Utenti e 4 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Moebius

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 41693
  • Sesso: Maschio
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #480 il: 29 Settembre, 2011, 19:31:35 pm »
Non mi offende l'etichetta, ma chi ha gli stessi identici gusti a 17 e a 23 anni è un po' un coglione  :look:
non è sempre detto,alcune cose possono piacere anche per sempre (perchè no?) comunque scherzavo
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #481 il: 29 Settembre, 2011, 19:36:19 pm »
non è sempre detto,alcune cose possono piacere anche per sempre (perchè no?) comunque scherzavo

infatti ho scritto "stessi identici"...credo che Nabokov lo adorerò in eterno, ad esempio. Come i Marlene Kuntz, in qualche modo. ma la maggior parte delle cose, col senno di poi, cambia sapore. tra l'altro è sconcertante come lo stesso libro, alla seconda lettura, si mostri in modo completamente diverso, forse perché conoscendo già la trama non si è presi dalla curiosità morbosa di sapere cosa succederà ma ci si concentra di più sull'arte fabulatoria in sé. e in questo dosty non eccelle di certo...

comunque accetto gli scherzi  :ok:

Offline Moebius

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 41693
  • Sesso: Maschio
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #482 il: 29 Settembre, 2011, 19:40:04 pm »
comunque accetto gli scherzi  :ok:
assafà maronn,mi togli un peso
 :look:

io l'ultimo vero romanzo che ho letto è stato il sangue è randagio di ellroy,vorrei attaccare con la tetralogia di los angeles,ma non è ancora il momento...
per adesso mi sta capitando più che altro di leggere saggistica,per esempio ho beccato un ottimo libro sulla storia della mafia siciliana scritta da uno studioso inglese
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline manuelito

  • *
  • Registrazione: Dic 2009
  • Post: 9207
  • Sesso: Maschio
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #483 il: 29 Settembre, 2011, 20:10:06 pm »
:look: è passato molto tempo, i gusti cambiano, si affinano. cose che ti appaiono geniali in seguito possono apparirti di una banalità e di una pochezza imbarazzanti. scoprire Nabokov e i grandi maestri mi ha fatto rivalutare molto "Delitto e pasticcio"...
:asd: :ok:

Offline flav80

  • *
  • Registrazione: Lug 2011
  • Post: 1123
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #484 il: 29 Settembre, 2011, 20:13:50 pm »
Micoste caro,se non hai letto ancora "Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti",ti consiglio vivamente di farlo.Fomà Fomyc è il personaggio più patetico,irritante ed esilarante che abbia mai conosciuto,inoltre riesce a creare situazioniri tragicomiche davvero esilaranti.

Bello veramente  :ok: Un bel consiglio, mi associo

Offline Artem Dzyuba

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 28839
  • Località: Napoli
  • Sesso: Maschio
  • DEVI VINCERE!
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #485 il: 30 Settembre, 2011, 14:25:23 pm »
Comunque non sono d'accordo con Stefano su Delitto e castigo,che è un capolavoro,e su Dostoevskji in generale,perchè Fedor  è l'autore che trovo meno pesante ed artificiale,poi,a mio avviso,apprezzo moltissimo che il suo stile sia  abbastanza conciso e concreto,insomma la pragmaticità di Dostoevskji è un qualcosa che vorrei ritrovare in tanti altri autori.
Adda venì Baffone!

Offline dostoieschi

  • *
  • Registrazione: Nov 2010
  • Post: 9835
  • Sesso: Maschio
  • There was nothing to fear. Nothing to doubt.
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #486 il: 30 Settembre, 2011, 14:48:36 pm »
Debbo intervenire, Stefano? :look:

falceEmarcello

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #487 il: 30 Settembre, 2011, 14:57:44 pm »
Non mi offende l'etichetta, ma chi ha gli stessi identici gusti a 17 e a 23 anni è un po' un coglione  :look:
E' vero e' vero ... io ad esempio sono un coglione perche a 15 anni mi piaceva la fica a 25 pure e adesso a 35 mi piace ancora e (non ne sono sicuro) penso che mi piacera' pure a 70
Scherzo mico' era troppa la tentazione di fare la battuta del cazzo (della fica nella fattispecie).

tornando IT Fedor e' una delle piu' belle penne della letteratura mondiale proprio perche' e' una letteratura superessenziale e che ti tiene "attaccato" alla trama senza fronzoli.
E' pur vero che questa tecnica narrativa presenta carenze su altri aspetti altrettanto importanti
« Ultima modifica: 30 Settembre, 2011, 15:02:56 pm da F&Marcello »

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #488 il: 30 Settembre, 2011, 17:45:53 pm »
Comunque non sono d'accordo con Stefano su Delitto e castigo,che è un capolavoro,e su Dostoevskji in generale,perchè Fedor  è l'autore che trovo meno pesante ed artificiale,poi,a mio avviso,apprezzo moltissimo che il suo stile sia  abbastanza conciso e concreto,insomma la pragmaticità di Dostoevskji è un qualcosa che vorrei ritrovare in tanti altri autori.

Però ammetterai che sfiora con troppa leggerezza il confine tra narrativa e cronaca... E spesso si lascia andare a psicologismi molto molto banali...

Debbo intervenire, Stefano? :look:

Ne sarei molto lieto  :sisi:

tornando IT Fedor e' una delle piu' belle penne della letteratura mondiale proprio perche' e' una letteratura superessenziale e che ti tiene "attaccato" alla trama senza fronzoli.
E' pur vero che questa tecnica narrativa presenta carenze su altri aspetti altrettanto importanti

Il mio discrimine tra un libro e un gran libro è per l'appunto che il gran libro NON si legge per la trama. La trama deve avere un ruolo marginale, non attrarre la totalità dell'attenzione morbosa del lettore. Altrimenti, finito il libro, non rimane nulla.

Offline Artem Dzyuba

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 28839
  • Località: Napoli
  • Sesso: Maschio
  • DEVI VINCERE!
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #489 il: 30 Settembre, 2011, 19:28:20 pm »
Però ammetterai che sfiora con troppa leggerezza il confine tra narrativa e cronaca... E spesso si lascia andare a psicologismi molto molto banali...

Ne sarei molto lieto  :sisi:

Il mio discrimine tra un libro e un gran libro è per l'appunto che il gran libro NON si legge per la trama. La trama deve avere un ruolo marginale, non attrarre la totalità dell'attenzione morbosa del lettore. Altrimenti, finito il libro, non rimane nulla.
Non sono assolutamente d'accordo...............Ad esempio,per me,il maestro e Margherita è un libro che fa cacare,proprio perchè la trama fa schifo,poi Bulgakov scriverà anche bene,ma per me quel libro è noiosissimo,scritto artificiosamente e ricco di metafore del cazzo :look:.Non dimentichiamo che un narratore è tale perchè deve raccontare qualcosa,senza riempire la trama di arzigogoli e ninnoli vari,quindi preferisco un Dostoevskji a un Bulgakov.
« Ultima modifica: 30 Settembre, 2011, 19:29:23 pm da Suker88 »
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #490 il: 30 Settembre, 2011, 21:31:39 pm »
Non sono assolutamente d'accordo...............Ad esempio,per me,il maestro e Margherita è un libro che fa cacare,proprio perchè la trama fa schifo,poi Bulgakov scriverà anche bene,ma per me quel libro è noiosissimo,scritto artificiosamente e ricco di metafore del cazzo :look:.Non dimentichiamo che un narratore è tale perchè deve raccontare qualcosa,senza riempire la trama di arzigogoli e ninnoli vari,quindi preferisco un Dostoevskji a un Bulgakov.

1) Non ho detto che la trama debba essere orribile
2) Non ho detto che ogni libro senza trama sia un capolavoro
3) Non ho mai esaltato Bulgakov
4) Il mio termine di paragone, Nabokov, detestava Bulgakov e il libro citato

 :look:

Una trama è ovvio che ci sia, ma una trama deve stare al suo posto e far risaltare il resto. Altrimenti, le trame ci sono anche nei racconti di Intimità e negli infimi libercoli thriller-gialli che tanto spopolano. Ciò che intendo io è che un libro è un capolavoro quando ti lascia sensazioni forti, COLORI, stati che nulla hanno a che fare con lo svolgimento della trama.

(soggettivamente) Lolita è TUTTO fuorché la storia di un pedofilo in giro per gli Stati Uniti; Delitto e castigo, invece, è semplicemente la storia di un delitto. Il vero trasporto, nella lettura, prevede lo slegamento dalla trama...

Ricorda che al centro del romanzo c'è la parola, non la trama. I suoni, i colori di ogni parola. E' ciò che differenzia la letteratura dalle altre forme d'arte... Rinnegare la parola in sé ed inneggiare la letteratura è una contraddizione.

Offline Artem Dzyuba

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 28839
  • Località: Napoli
  • Sesso: Maschio
  • DEVI VINCERE!
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #491 il: 01 Ottobre, 2011, 19:31:40 pm »
1) Non ho detto che la trama debba essere orribile
2) Non ho detto che ogni libro senza trama sia un capolavoro
3) Non ho mai esaltato Bulgakov
4) Il mio termine di paragone, Nabokov, detestava Bulgakov e il libro citato

 :look:

Una trama è ovvio che ci sia, ma una trama deve stare al suo posto e far risaltare il resto. Altrimenti, le trame ci sono anche nei racconti di Intimità e negli infimi libercoli thriller-gialli che tanto spopolano. Ciò che intendo io è che un libro è un capolavoro quando ti lascia sensazioni forti, COLORI, stati che nulla hanno a che fare con lo svolgimento della trama.

(soggettivamente) Lolita è TUTTO fuorché la storia di un pedofilo in giro per gli Stati Uniti; Delitto e castigo, invece, è semplicemente la storia di un delitto. Il vero trasporto, nella lettura, prevede lo slegamento dalla trama...

Ricorda che al centro del romanzo c'è la parola, non la trama. I suoni, i colori di ogni parola. E' ciò che differenzia la letteratura dalle altre forme d'arte... Rinnegare la parola in sé ed inneggiare la letteratura è una contraddizione.
A me Delitto e castigo ha lsciato sensazioni fortissime,così come l'Idiota,quindi può darsi che sia una cosa soggettiva,perchè non sto capendo il tuo discorso.
Adda venì Baffone!

Offline Moebius

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 41693
  • Sesso: Maschio
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #492 il: 01 Ottobre, 2011, 19:37:01 pm »
un romanzo va sempre contestualizzato e collocato nel periodo in cui è stato scritto.
delitto e castigo non è semplicemente la storia di un delitto.anzi,io l'ho sempre visto come un mero pretesto per avanzare una forte critica alla società russa del tempo,certo magari con tutti i limiti che potrà aver avuto dosto rispetto ad altri lavori suoi o di altri scrittori...
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline dostoieschi

  • *
  • Registrazione: Nov 2010
  • Post: 9835
  • Sesso: Maschio
  • There was nothing to fear. Nothing to doubt.
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #493 il: 02 Ottobre, 2011, 16:14:37 pm »
Ne sarei molto lieto  :sisi:

Non t'ammorberò :asd: Come dice Moebius, va tutto contestualizzato: è piuttosto prevedibile che Delitto e castigo ti dia quella sensazione, l'essere "tutto trama". Il Maestro scriveva per campare, nel vero senso della parola, e i romanzi uscivano a puntate sulle riviste. Scriveva pure in fretta, dal momento ch'era incalzato dai debiti. Ma così ti sfugge il mondo che c'è dietro, il significato di quell'omicidio che è una rivolta tutta umana contro una condizione esistenziale (un po' come i tre colpi di pistola de Lo straniero di Camus, in un'altra epoca storica).

Però di Delitto e castigo abbiamo parlato tempo fa, t'ho già detto la mia. Ti rinnovo la proposta di leggere i Fratelli Karamazov. Anche lì le esigenze editoriali portano il Maestro a costruire una trama alle volte macchinosa, comunque sempre intrigante (si saprà solo alla fine chi ha ucciso il vecchio Feder Pavlovic). Nel frattempo, però, avrai modo di leggere nell'arco di trenta pagine la vetta più alta che la letteratura mondiale abbia mai conosciuto. :ok:

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #494 il: 03 Ottobre, 2011, 21:27:11 pm »
Non t'ammorberò :asd: Come dice Moebius, va tutto contestualizzato: è piuttosto prevedibile che Delitto e castigo ti dia quella sensazione, l'essere "tutto trama". Il Maestro scriveva per campare, nel vero senso della parola, e i romanzi uscivano a puntate sulle riviste. Scriveva pure in fretta, dal momento ch'era incalzato dai debiti. Ma così ti sfugge il mondo che c'è dietro, il significato di quell'omicidio che è una rivolta tutta umana contro una condizione esistenziale (un po' come i tre colpi di pistola de Lo straniero di Camus, in un'altra epoca storica).

Però di Delitto e castigo abbiamo parlato tempo fa, t'ho già detto la mia. Ti rinnovo la proposta di leggere i Fratelli Karamazov. Anche lì le esigenze editoriali portano il Maestro a costruire una trama alle volte macchinosa, comunque sempre intrigante (si saprà solo alla fine chi ha ucciso il vecchio Feder Pavlovic). Nel frattempo, però, avrai modo di leggere nell'arco di trenta pagine la vetta più alta che la letteratura mondiale abbia mai conosciuto. :ok:

Se metti in mezzo il fatto che è sceso a compromessi perché scriveva su giornali e cose del genere vuol dire che sai che artisticamente dosty lascia a desiderare, specie in certe opere...
Moltissimi romanzi sono apparsi per la prima volta a puntate eppure non di tutti direi queste cose, anzi...

un romanzo va sempre contestualizzato e collocato nel periodo in cui è stato scritto.
delitto e castigo non è semplicemente la storia di un delitto.anzi,io l'ho sempre visto come un mero pretesto per avanzare una forte critica alla società russa del tempo,certo magari con tutti i limiti che potrà aver avuto dosto rispetto ad altri lavori suoi o di altri scrittori...


Ecco, è proprio quando si mettono in mezzo concetti come "critica alla società", "specchio della società" e simili la letteratura diventa merda  :asd:
(considerando, però, che nella maggior parte dei casi questi intenti sono ravvisati solo a posteriori da critici di mezza tacca)

Offline Moebius

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 41693
  • Sesso: Maschio
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #495 il: 03 Ottobre, 2011, 22:18:32 pm »

Ecco, è proprio quando si mettono in mezzo concetti come "critica alla società", "specchio della società" e simili la letteratura diventa merda  :asd:
(considerando, però, che nella maggior parte dei casi questi intenti sono ravvisati solo a posteriori da critici di mezza tacca)
se il romanzo ha chiari e precisi intenti didascalici è chiaramente una merda...la critica alla società russa è tra le righe,traspare dalla descrizione e dalla caratterizzazione di personaggi e situazioni..
con questo non voglio dire che delitto e castigo sia il più grande romanzo di tutti i tempi,ma non sono nemmeno d'accordo a relegarlo a un mero fatto di cronaca raccontato..
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline Artem Dzyuba

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 28839
  • Località: Napoli
  • Sesso: Maschio
  • DEVI VINCERE!
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #496 il: 03 Ottobre, 2011, 22:27:03 pm »
se il romanzo ha chiari e precisi intenti didascalici è chiaramente una merda...la critica alla società russa è tra le righe,traspare dalla descrizione e dalla caratterizzazione di personaggi e situazioni..
con questo non voglio dire che delitto e castigo sia il più grande romanzo di tutti i tempi,ma non sono nemmeno d'accordo a relegarlo a un mero fatto di cronaca raccontato..
Ti voglio bene!Delitto è castigo è uno dei romanzi più belli che abbia mai letto.Stasera inizio il Conte di Motnecristo,di cui non so veramente nulla,(mi sono preservato per questo momento).
Adda venì Baffone!

Offline dostoieschi

  • *
  • Registrazione: Nov 2010
  • Post: 9835
  • Sesso: Maschio
  • There was nothing to fear. Nothing to doubt.
Re:L'angolo della lettura
« Risposta #497 il: 04 Ottobre, 2011, 08:15:01 am »
Se metti in mezzo il fatto che è sceso a compromessi perché scriveva su giornali e cose del genere vuol dire che sai che artisticamente dosty lascia a desiderare, specie in certe opere...
Moltissimi romanzi sono apparsi per la prima volta a puntate eppure non di tutti direi queste cose, anzi...

Ma il discorso che ti faccio è proprio questo: nonostante le esigenze dell'editore l'abbiano portato a tessere una trama più "appassionante", lui non perde di vista le cose che vuole dire, che deve dire. L'unica cosa è che queste cose... come dire... si mimetizzano nella trama, si fanno cercare. Dostoevskij usa la forma classica e rassicurante (che per me non è affatto un difetto, anzi, m'ha permesso di divorare pagine con cui altrimenti avrei fatto tanta fatica: per dire, io adoro Pessoa ma Il libro dell'inquietudine non riesco mai a finirlo!) per dire qualcosa di nuovo, che forse mai più s'arriverà a dire.

Sulla contestualizzazione. In parte è giusto collocare un autore come Dostoevskij all'interno della sua epoca storica: in questo senso alcuni suoi libri (I demoni su tutti) son quasi profetici. E' però fuorviante ridursi a questo. Dostoevskij è un autore universale e dice, soprattutto, cose universali. Wilde e Beckett sono espressione, rispettivamente, dell'Inghilterra vittoriana e dell'Europa postbellica, ma non finoscono certo lì.

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #498 il: 04 Ottobre, 2011, 08:32:55 am »
Sulla contestualizzazione. In parte è giusto collocare un autore come Dostoevskij all'interno della sua epoca storica: in questo senso alcuni suoi libri (I demoni su tutti) son quasi profetici. E' però fuorviante ridursi a questo. Dostoevskij è un autore universale e dice, soprattutto, cose universali. Wilde e Beckett sono espressione, rispettivamente, dell'Inghilterra vittoriana e dell'Europa postbellica, ma non finoscono certo lì.

Un'altra mia convinzione è che contestualizzare sia un male. La russia ottocentesca, l'angleterre vittoriana e l'europe hanno avuto migliaia di autori contestualizzabili ma ciò non depone a loro favore.
Il gradimento di un autore travalica questi concetti. Credo sia un'ovvietà: è ovvio che l'autore x abbia vissuto nell'ambiente y. Non aggiunge nulla alla qualità di x. Tra l'altro anche l'ultimo degli idioti si spinge a fare critica sociale.

Detto ciò, una parte del repertorio di Dosty la adoro: "Povera gente", "Le notti bianche", "Il sosia", "Memorie dal sottosuolo"... E' un autore che stimo. Il mio discorso parte dal fatto che non mi ritrovo sul valore attribuito a posteriori alle sue cosiddette opere maggiori, o perlomeno alla parte di tali opere che ho letto finora.

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #499 il: 04 Ottobre, 2011, 08:36:33 am »
C'era un uomo con i capelli rossi che non aveva né occhi né orecchie. Non aveva neppure capelli, per cui dicevano che aveva capelli rossi tanto per dire.
Non poteva parlare, perché non aveva la bocca. Non aveva neanche il naso. Non aveva addirittura né braccia né gambe. Non aveva neanche la pancia, non aveva la schiena, non aveva la spina dorsale, non aveva le interiora. Non aveva niente! Per cui non si capisce di chi si stia parlando. Meglio allora non parlarne più.

Daniil Charms