Non sono assolutamente d'accordo...............Ad esempio,per me,il maestro e Margherita è un libro che fa cacare,proprio perchè la trama fa schifo,poi Bulgakov scriverà anche bene,ma per me quel libro è noiosissimo,scritto artificiosamente e ricco di metafore del cazzo
.Non dimentichiamo che un narratore è tale perchè deve raccontare qualcosa,senza riempire la trama di arzigogoli e ninnoli vari,quindi preferisco un Dostoevskji a un Bulgakov.
1) Non ho detto che la trama debba essere orribile
2) Non ho detto che ogni libro senza trama sia un capolavoro
3) Non ho mai esaltato Bulgakov
4) Il mio termine di paragone, Nabokov, detestava Bulgakov e il libro citato

Una trama è ovvio che ci sia, ma una trama deve stare al suo posto e far risaltare il resto. Altrimenti, le trame ci sono anche nei racconti di Intimità e negli infimi libercoli thriller-gialli che tanto spopolano. Ciò che intendo io è che un libro è un capolavoro quando ti lascia sensazioni forti, COLORI, stati che nulla hanno a che fare con lo svolgimento della trama.
(soggettivamente)
Lolita è TUTTO fuorché la storia di un pedofilo in giro per gli Stati Uniti;
Delitto e castigo, invece, è semplicemente la storia di un delitto. Il vero trasporto, nella lettura, prevede lo slegamento dalla trama...
Ricorda che al centro del romanzo c'è la parola, non la trama. I suoni, i colori di ogni parola. E' ciò che differenzia la letteratura dalle altre forme d'arte... Rinnegare la parola in sé ed inneggiare la letteratura è una contraddizione.