Autore Topic: L'angolo della lettura  (Letto 301132 volte)  Share 

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micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #360 il: 21 Gennaio, 2011, 13:58:49 pm »
L'insostenibile leggerezza dell'essere mi ha veramente fatto venire l'orchite :look:.La storia è poco avvincente e anche il pensiero di Kundera non è che mi appartenga più di tanto e non mi sembra nemmeno così profondo,anzi

Quoto, è un libro che pare avvincere e che si fa leggere rapidamente ma alla fine vien da chiedersi: ..e quindi? Inoltre, a tratti straripa di sentimentalismo melodrammatico stomachevole. Ho letto libri peggiori ma la fama di quest'opera è decisamente eccessiva.

Io invece in questi giorni mi sto deliziando con Anna Karenina  :love: :love: :love:

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #361 il: 21 Gennaio, 2011, 14:59:56 pm »
Quoto, è un libro che pare avvincere e che si fa leggere rapidamente ma alla fine vien da chiedersi: ..e quindi? Inoltre, a tratti straripa di sentimentalismo melodrammatico stomachevole. Ho letto libri peggiori ma la fama di quest'opera è decisamente eccessiva.

Io invece in questi giorni mi sto deliziando con Anna Karenina  :love: :love: :love:
Anna Karenina mi piacque abbastanza,ma non mi ha entusiasmato come Guerra e Pace  :sisi:.Ricordo che  mi piaceva molto l'opposizione Levin-Kitty,che rappresentavano l'amore ideale, con  Anna-Karenin-Vronskij,tuttavia il buon Lev in questo romanzo è troppo moralista e religioso  :asd:
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #362 il: 22 Gennaio, 2011, 11:02:46 am »
Anna Karenina mi piacque abbastanza,ma non mi ha entusiasmato come Guerra e Pace  :sisi:.Ricordo che  mi piaceva molto l'opposizione Levin-Kitty,che rappresentavano l'amore ideale, con  Anna-Karenin-Vronskij,tuttavia il buon Lev in questo romanzo è troppo moralista e religioso  :asd:

Shh che ne ho letto solo un centinaio di pagine  :asd:
Spero non prenda la piega di Resurrezione  :maronn: Ma non dirmi nulla  :shh:

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #363 il: 22 Gennaio, 2011, 14:05:39 pm »
Shh che ne ho letto solo un centinaio di pagine  :asd:
Spero non prenda la piega di Resurrezione  :maronn: Ma non dirmi nulla  :shh:
Scusa :wall: :wall: :wall:!Resurrezione lo devo leggere ancora :peppe:
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #364 il: 22 Gennaio, 2011, 14:16:48 pm »
Scusa :wall: :wall: :wall:!Resurrezione lo devo leggere ancora :peppe:

Pensaci bene prima di leggerlo  :look: La piega religiosa del tardo Tolstoj è dannatamente tediosa  :tafazzi:

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #365 il: 22 Gennaio, 2011, 20:17:56 pm »
Pensaci bene prima di leggerlo  :look: La piega religiosa del tardo Tolstoj è dannatamente tediosa  :tafazzi:
  :rotfl: :rotfl:!Guerra e pace è decisamente più bello di Anna Karenina.
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Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #366 il: 31 Gennaio, 2011, 01:17:01 am »
Questa settimana ho letto "Memorie di una casa morta" di Dostoevskij e devo dire che è stata una lettura molto paicevole e scorrevole,ovviamente non paragonabile ai capolavori di Fedor,ma davvero molto apprezzabile,inoltre il buon Fedor è stato veramente in galera e salvato poco priam di essere giustiziato,quindi fornisce una descrizione perfetta della vita dei carcerati.
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micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #367 il: 31 Gennaio, 2011, 12:39:45 pm »
Questa settimana ho letto "Memorie di una casa morta" di Dostoevskij e devo dire che è stata una lettura molto paicevole e scorrevole,ovviamente non paragonabile ai capolavori di Fedor,ma davvero molto apprezzabile,inoltre il buon Fedor è stato veramente in galera e salvato poco priam di essere giustiziato,quindi fornisce una descrizione perfetta della vita dei carcerati.

DOstoevskij ha quel taglio giornalistico che lo distanzia dai grandi della letteratura. "Lettura piacevole e scorrevole", questo sì.

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #368 il: 09 Febbraio, 2011, 14:19:36 pm »
Vi consiglio caldamente di non leggere Armance di Stendhal
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #369 il: 01 Marzo, 2011, 13:50:30 pm »
Anna Karenina mi piacque abbastanza,ma non mi ha entusiasmato come Guerra e Pace  :sisi:.Ricordo che  mi piaceva molto l'opposizione Levin-Kitty,che rappresentavano l'amore ideale, con  Anna-Karenin-Vronskij,tuttavia il buon Lev in questo romanzo è troppo moralista e religioso  :asd:

Trovo che il romanzo abbia una netta divisione: in molti punti il buon Lev si lascia guidare dal puro impeto artistico, raggiungendo vette di assoluta magnificenza e trasportando il lettore in una dimensione a sé; in altri punti, purtroppo, si assiste invece alla rappresentazione delle pulsioni etico-moralistiche dello scrittore. Ma Anna Karenina, ciononostante, è un'opera d'arte di grande valore. La fluenti parole tolstojane aprono varchi per miriadi di immagini, di colori.
Gli ultimi due capitoli della VII parte, riguardanti la fine dell'eroina, sono immortali. Tolstoj anticipa di vari decenni il flusso di coscienza joyciano.

Offline Dhu

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #370 il: 01 Marzo, 2011, 14:52:18 pm »
Ho comprato Flatlandia di Abbott e l'ho anche iniziato a leggere.

Purtroppo causa scuola penso che non lo finirò tanto presto :maronn: vi farò sapere. :smoke:

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #371 il: 01 Marzo, 2011, 17:22:26 pm »
Ho comprato Flatlandia di Abbott e l'ho anche iniziato a leggere.

Purtroppo causa scuola penso che non lo finirò tanto presto :maronn: vi farò sapere. :smoke:

Non lo conosco, facci sapere  :sisi:

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #372 il: 19 Marzo, 2011, 13:42:14 pm »
Mi sono deciso a leggere Delitto e pasticcio di Dostoevskij. Non mi capacito di tutta la fama e il clamore che ne accompagnano il nome. Ci si perde continuamente in psicologismi di bassa levatura. Lo stesso delirio viene descritto per i personaggi più disparati. Certo, le pagine scorrono velocemente, la trama presenta molteplici motivi di interesse, ma non vi riscontro quell'innalzamento, quell'incanto proprio di ciò che io considero letteratura. E' un poliziesco scritto bene, nulla più. Se dovessi descriverlo con un aggettivo, lo definirei morboso.
Sarò lieto di leggere la replica di dosty  :look:
« Ultima modifica: 19 Marzo, 2011, 14:19:17 pm da micoste »

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #373 il: 19 Marzo, 2011, 14:53:21 pm »
Mi sono deciso a leggere Delitto e pasticcio di Dostoevskij. Non mi capacito di tutta la fama e il clamore che ne accompagnano il nome. Ci si perde continuamente in psicologismi di bassa levatura. Lo stesso delirio viene descritto per i personaggi più disparati. Certo, le pagine scorrono velocemente, la trama presenta molteplici motivi di interesse, ma non vi riscontro quell'innalzamento, quell'incanto proprio di ciò che io considero letteratura. E' un poliziesco scritto bene, nulla più. Se dovessi descriverlo con un aggettivo, lo definirei morboso.
Sarò lieto di leggere la replica di dosty  :look:
A me è piaciuto tantissimo ed è uno dei miei libri preferiti.Fedor riesce a trasmettere perfettamente il conflitto interiore di Raskolnikov e la vicenda vomita pathos da ogni singola pagina,per questo si legge così velocemente,inoltre il messaggio di questo romanzo mi ha veramente colpito; il castigo non risiede nella pena,che ,anzi, è una liberazione, ma nel delitto stesso e si palesa come senso di colpa. P.S. Ho letto "I Cosacchi" di Tolstoj ed è piacevole,ma abbastanza banale  :sisi:
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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #374 il: 19 Marzo, 2011, 16:49:21 pm »
Mi sono deciso a leggere Delitto e pasticcio di Dostoevskij. Non mi capacito di tutta la fama e il clamore che ne accompagnano il nome. Ci si perde continuamente in psicologismi di bassa levatura. Lo stesso delirio viene descritto per i personaggi più disparati. Certo, le pagine scorrono velocemente, la trama presenta molteplici motivi di interesse, ma non vi riscontro quell'innalzamento, quell'incanto proprio di ciò che io considero letteratura. E' un poliziesco scritto bene, nulla più. Se dovessi descriverlo con un aggettivo, lo definirei morboso.
Sarò lieto di leggere la replica di dosty  :look:

Eccomi  :bacino: :look:

Vero: se parliamo di pathos, "incanto", Delitto e castigo resta secondo me inferiore ai Fratelli Karamazov e forse pure ai Demoni. Non so cos'altro tu abbia letto del Maestro, nella mia personalissima classifica Delitto e castigo occupa la terza posizione.

Ciò su cui ti debbo bacchettare è quel "molteplici motivi di interesse" buttato lì con un po' troppa superficialità. Questo è ciò che ha scritto Pasolini sull'opera, ed è assai meglio di quanto possa fare io  :sisi::

«Non solo Dostoevskij ha prefigurato Nietzsche e tutta la cultura nietzschiana, non solo ha prefigurato Kafka, cioè almeno metà della letteratura del Novecento, ma addirittura ha prefigurato, precorso, preteso Freud. A meno che egli non sapesse già tutto ciò che Freud avrebbe scoperto».

Praticamente in Delitto e castigo c'è secondo me non solo la letteratura del Novecento, c'è pure tutta la storia del Novecento. E' un libro immenso per tutto ciò che va oltre la trama, è pervaso da spunti filosofici e psicologici che per approfondire bisognerebbe leggerlo due-tre volte, studiarlo. Per me va bene anche assaporarlo senza immergersi nell'abisso "morboso" di cui parlavi. Però ti butto lì qualcuno di questi spunti (io sono ben lungi dall'averli colti tutti), e mi dici che ne pensi.

Innanzitutto il delitto: Raskolnikov che uccide la vecchia usuraia si erge a simbolo, archetipo della prevaricazione nei confronti dell'alter. ("Non ho ucciso un uomo, ho ucciso un principio" - per inciso, lo dirà anche l'anarchico Gaetano Bresci dopo aver ucciso re Umberto I). Raskolnikov cammina curvo, borbottando, dà "le spalle al cielo": l'ateismo, spinto all'estremo, rende Raskolnikov "al di là del bene e del male". Però è solo l'omicidio che può renderlo Dio. Nell'uccidere la vecchia, Raskolnikov-Zarathustra uccide Dio. Tantevvero che lui non agisce in accordo col suo famoso piano di farsi un po' di quattrini per riprendere l'università. Raskolnikov la refurtiva non la userà mai.

Quello che gli preme, è scoprire se davvero può innalzarsi a dio, se può prenderne il posto lasciato vacante (dal punto di vista storico, parliamo dell'epoca in cui in Russia è arrivato l'illuminismo, e con esso nuove istanze politiche, anarchia, comunismo). Inoltre, nell'uccidere la vecchia usuraia, Raskolnikov uccide sua madre. Uccide cioè quell'amore che l'opprimeva, lo soffocava (e che gli rendeva più duro continuare a vivere da miserabile nullafacente). E uccide pure la sorella della vecchia, che corrisponde a sua sorella. In pratica, per uccidere Dio, Raskolnikov uccide la sua infanzia, la sua origine, chi gli ha donato la vita. Da qui nascono tutte quelle strane reazioni che lui ha all'arrivo della famiglia a Pietroburgo.

Ciò che viene dopo è tutto un gioco psicologico che porta Raskolnikov, sempre più consciamente, a voler espiare la propria colpa. Assai più interessante è il fatto che dopo aver ucciso la vecchia-madre, il protagonista può tornare ad amare. Ma può amare solo una donna umiliata (la prostituta Sonja), sofferente quanto più si possa immaginare: Raskolnikov ha fallito, non può ergersi a Dio, non ne ha la forza. Può solo trovare nell'umiliazione, nella miseria una strada per riavvicinarsi alla perfezione. Per il Maestro, l'uomo è un continuo tendere tra cielo e abisso. Nella più cupa disperazione c'è la luce per la salvezza di Raskolnikov. In qualche modo, è come se così trovasse un altro modo per avvicinarsi a Dio.

Per quanto riguarda la psicologia dei personaggi, se non l'hai fatto prova a leggere Memorie dal sottosuolo: per me è il libro che chiunque voglia approcciarsi al Maestro dovrebbe leggere per primo. E poi ti invito a leggere il Romanzo: i fratelli Karamazov. Se in Delitto e castigo c'è tutta la letteratura e la storia del Novecento, nei Fratelli c'è tutta la vita.

Sono stato un po' lunghetto, mi sa  :look: Pensa che ho scritto solo ciò che mi veniva in mente su due piedi...

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #375 il: 21 Marzo, 2011, 21:44:07 pm »
Eccomi  :bacino: :look:

 :ciglia: :love:



Vero: se parliamo di pathos, "incanto", Delitto e castigo resta secondo me inferiore ai Fratelli Karamazov e forse pure ai Demoni. Non so cos'altro tu abbia letto del Maestro, nella mia personalissima classifica Delitto e castigo occupa la terza posizione.

Ho letto Povera gente. acerbo ma incoraggiante, per essere un esordio; Il sosia, notevole, avvincente e non morboso; Le notti bianche, che ritengo essere un puro attacco d'arte, una rarità in Dostoevskij, secondo il mio parere, più psicologo, giornalista e cronista che artista  :sisi:. Delitto e castigo è il primo dei suoi cosiddetti "Grandi romanzi" che mi sono accinto a leggere.



Ciò su cui ti debbo bacchettare è quel "molteplici motivi di interesse" buttato lì con un po' troppa superficialità. Questo è ciò che ha scritto Pasolini sull'opera, ed è assai meglio di quanto possa fare io  :sisi::

Ti ringrazio per questa brillante citazione, ma precisando che detesto Freud e le sue strambe teorie, Dosty non ne trae vantaggio, nel mio giudizio. Anzi, è proprio questo il problema principale  :asd:



Tantevvero

 :sbav: :sbav: :sbav:



Quello che gli preme, è scoprire se davvero può innalzarsi a dio, se può prenderne il posto lasciato vacante (dal punto di vista storico, parliamo dell'epoca in cui in Russia è arrivato l'illuminismo, e con esso nuove istanze politiche, anarchia, comunismo). Inoltre, nell'uccidere la vecchia usuraia, Raskolnikov uccide sua madre.

E' questo il problema: permettimi, non è una critica nei tuoi confronti (scrivi in modo parecchio brillante e arguto), ma questa psicologia da quattro soldi mi è indigesta, è quanto di più antiartistico possa esserci. E' un castello di sabbia in una spiaggia in procinto di essere investita da una tempesta...
Inoltre, i presunti significati profondi del delitto non sono giustificati dalla trama e dalle caratteristiche del delitto. Le varie associazioni sono arbitrarie, innaturali. Nell'uccisione della vecchina, per come è descritto il delitto e per come è descritta la vecchina, non credo che sia riscontrabile altro se non un bieco omicidio di bassa lega.

Il paradosso dei personaggi di Delitto e castigo è che, a fronte di una presunta acuta psicologia, essi non subiscono variazioni nel corso del romanzo. Raskolnikov è identico dall'inizio alla fine del libro, nonostante tutti i fittizi travagli psicologici di cui viene reso protagonista. Ciò rende fragile l'intera struttura del testo. E' fondamentale, in uno scritto che si voglia letterario, che i personaggi evolvano proporzionalmente all'evoluzione delle parole. Invece, Rodiòn rimane identico a se stesso, e l'impressione che se ne trae è che sia semplicemente un oggetto utilizzato ad uso e consumo di Dosty.
Riassumendo, tutta la psicologia di cui è imbevuto il romanzo non influisce minimamente sul carattere (detesto la parola "psiche") dei personaggi: questo è un evidente controsenso.



Per quanto riguarda la psicologia dei personaggi, se non l'hai fatto prova a leggere Memorie dal sottosuolo: per me è il libro che chiunque voglia approcciarsi al Maestro dovrebbe leggere per primo. E poi ti invito a leggere il Romanzo: i fratelli Karamazov. Se in Delitto e castigo c'è tutta la letteratura e la storia del Novecento, nei Fratelli c'è tutta la vita.

Accetto l'invito  :smoke: Molte grazie. Ho letto casualmente un paio di caratterizzazioni di Ivàn, cercherò conferma di esse e delle tue parole leggendolo  :sisi:



Sono stato un po' lunghetto, mi sa  :look: Pensa che ho scritto solo ciò che mi veniva in mente su due piedi...

Sono lieto della tua risposta, se ne deduce subito che sai di cosa stai parlando, nonostante la divergenza di vedute. E' stato un piacere leggerti e sarà un piacere leggere eventuali tue repliche  :ok: :sisi:

Offline Samorchio

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #376 il: 25 Marzo, 2011, 16:03:10 pm »
cosa mi dite di Marotta e l'oro di Napoli?

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #377 il: 15 Aprile, 2011, 17:04:38 pm »
Mi sto cimentando con l'Ulisse di Joyce. Cosa ne pensate?

buccazza

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #378 il: 15 Aprile, 2011, 18:57:50 pm »
io sto leggendo al di la del bene e del male di Nietzsche



adoro joyce e il suo flux of consciousness  :sad:  e le epiphanies

AyeyeBrazov

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #379 il: 15 Aprile, 2011, 18:58:52 pm »
io sto leggendo al di la del bene e del male di Nietzsche



adoro joyce e il suo flux of consciousness  :sad:  e le epiphanies
:sad: bello