Mi piacque molto, tanto che lo vidi due volte in una settimana.
La componente onirica e quella reale si fondono attraverso il doppio sogno e trovano via d'uscita solo nel grottesco dei personaggi e nell'ironia della memorabile battuta finale.

La risoluzione della crisi del rapporto di coppia passa per un viaggio torbido nei vizi. Il sesso la fa da padrone ed è quasi caricaturato, caratterizzante in quasi tutti i personaggi (lo slavo che vende la figlia, il portiere effeminato, la prostituta, l'amico ninfomane, il pianista guardone, la figlia del paziente deceduto ecc.), e passa dall'essere un male sociale alla soluzione finale del film. La Kidman (in formissima e con un gran bel culo

) libera e richiude il sogno con la sola disinibizione e femminilità . E' la protagonista assoluta, sebbene compaia poco.
La fotografia e le musiche sono impressionanti, la scena della shambala è inquietante come poche.

Volendo trovare un difetto, credo che si dovesse accorciare il postvilla. Dal culmine emotivo dell'orgia e del sacrificio il film scorre lento.
Comunque ****