Hai ragione,però posso avere anche ragione io,essendo noi animali,perchè il gatto si e un utente di questo forum no??
Uno spiedino di Kurz o bart,oppure manuelito alla griglia o groucho sotto al forno... 
Il problema ha radici molto profonde e tocca le fondamenta dei principi di una società . Le nostre civiltà si basano su dei principi morali comuni, ma questi principi sono degli assiomi. Di solito sono molto affini alle etiche religiose, comunque rimangono imposti e condivisi. Se ad esempio una società laica decide di utilizzare i principi dei diritti fondamentali dell'uomo, assume già , arbitrariamente, di essere superiore ad altri animali. Ma, in effetti, questa cosa non è derivata dalla natura, la natura mette gli animali sullo stesso piano e in competizione, per cui secondo le leggi della natura sarebbe lecita qualsiasi uccisione che abbia come scopo la nostra sopravvivenza. Nel momento in cui ci siamo evoluti, ci siamo posti sopra alle leggi della natura, e consequenzialmente abbiamo dovuto rimpiazzarle con altre inventate da noi. Se decidiamo che in Italia il gatto non si mangia, il gatto non si mangia, punto. Altrove possono decidere diversamente e noi possiamo vedere loro come selvaggi così come loro hanno il diritto di guardare a noi come dei selvaggi, abbiamo solo differenziato le nostre regole morali.
Quello che trovo assurdo però è davvero la reazione esagerata, perché sarò folle, ma non credo che sia Bigazzi che mangia i gatti il vero problema della nostra società o, più nel nostro piccolo, della nostra nazione.