Dopo la partita contro l'Udinese ero nella zona mista, quando mi sono sentito appoggiare il gomito sulla nuca, come un colpetto: mi sono girato, pensando allo scherzo di qualcuno".
E invece?
"E invece c'era Aronica, che mi fissava. Io ho chiesto spiegazioni ma lui mi ha subito detto di stare zitto, di non parlare. Io però ho insistito: "Stai zitto perchè? Perchè non devo parlare?", e lui ancora ha alzato la voce dicendomi "Stai zitto, stai zitto che è meglio". E mi ha tirato uno schiaffo".
E poi?
"A quel punto sono intervenute le forze dell'ordine – che io ho chiamato – e alcuni membri della società del Napoli. Mentre portavano via Aronica, lui si è messo a gridare minacce rivolte a me. In quel momento era davvero fuori di sè".
Come si è conclusa la vicenda?
"Qualche minuto dopo sono arrivati degli uomini del Napoli, della società, e mi hanno chiesto di non fare niente, di non intraprendere alcuna azione: Aronica stava tornando, aveva capito. E infatti è successo così".
Cosa le ha detto Aronica?
"Mi ha chiesto scusa, ha detto che aveva sbagliato, che aveva fatto una 'stupidaggine'. Ci siamo chiariti, la faccenda si è chiusa lì".