Autore Topic: Il castello maledetto (James Whale, 1932)  (Letto 4598 volte)  Share 

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Offline wendell

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Il castello maledetto (James Whale, 1932)
« il: 13 Febbraio, 2010, 09:20:24 am »


Dal romanzo Benighted di John Boylton Priestley (1894-1984), adattato da Benn W. Levy e R.C. Sheriff. In una notte di tempesta al confine tra Inghilterra e Galles, cinque automobilisti trovano rifugio nella dimora signorile dei Fenn: una coppia di coniugi (R. Massey, G. Stuart) e un loro squattrinato amico (M. Douglas) e, su un'altra vettura, un nobile (C. Laughton) e la sua amichetta ballerina (L. Bond). Li accoglie un rozzo, muto, iracondo maggiordomo (B. Karloff). Il padrone di casa è un centenario (J. Dudgeon che è, in realtà , l'attrice Elspeth Dudgeon), costretto a letto al piano superiore; fa le sue veci un figlio sessantenne (E. Thesiger), patologicamente preoccupato del decoro di casa, che ha una sorella (E. Moore), megera istericamente fanatica... Cala la notte e la vecchia, cupa casa rivela i suoi segreti.
Tra le vette del primo horror, tutto imperniato su un'oscurità  che è tanto della fotografia quanto dell'animo dei membri della famiglia Pemm, splendidamente sadici e misantropi. A questi si contrappongono gli ospiti, stereotipi hollywoodiani in parte messi alla berlina. Diverse le sequenze dilatate e silenziose, elemento piuttosto insolito per un cinema che agli inizi degli anni '30 subiva la forte fascinazione del sonoro. L'incontro tra la paura (chiaramente da contestualizzare..) e l'umorismo della narrazione da come risultato uno dei capostipiti del cinema horror-grottesco. E' da qui che vengono i vari Frankenstein jr. e Per favore non mordermi sul collo!
Qualche difetto nel montaggio parallelo: le vicende dei personaggi fuori campo sembrano immobilizzarsi mentre viene mostrato cosa accade agli altri.

Voto ***1/2
« Ultima modifica: 13 Febbraio, 2010, 19:33:28 pm da wendell »
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline signor groucho

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Re:La vecchia casa buia (James Whale, 1932)
« Risposta #1 il: 13 Febbraio, 2010, 09:29:03 am »
Vedo che sei uno che predilige film datati. Io ho una cultura purtroppo limitata in materia, Fritz Lang e Murnau oltre ai comici (Marx-Chaplin-Keaton, anche se Chaplin "comico" gli sta stretto). Quindi sono molto aperto ai tuoi consigli. L'unico problema è che sti film li devo vedere da solo...
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline wendell

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Re:La vecchia casa buia (James Whale, 1932)
« Risposta #2 il: 13 Febbraio, 2010, 09:48:57 am »
Non prediligo film datati. Il fatto è che cerco di seguire un ordine cronologico, per capire l'evoluzione del medium. Se non interessa questo diventa insostenibile la visione di parecchi film codificati per un pubblico troppo distante dal nostro..
E a volte l'amore per il cinema in quanto forma d'arte neppure basta. Tre anni fa stavo guardando Intolerance di Griffith.. lo interruppi a metà  (1h e 30 su 3) perchè mamma mi chiamò a mangiare. Non l'ho mai ripreso, ad esempio.

Comunque se ti interessa sperimentare questo approccio ti consiglio di procurarti un manuale (io ho Storia del cinema e dei film di Bordwell & Thompson, straordinario ma raramente consultato per questione di tempo).

Diciamo che per il muto gli autori importanti sono

Origini: Melies, Griffith
Espressionismo: Lang, Murnau, Wiene
Slapstick: Chaplin, Keaton
Impressionismo:  Epstein, Gance (difficile trovare qualcosa con accompagnamento sonoro :tafazzi:)
Montaggio sovietico: Ejzenstejn,  Dovzenko, Pudovkin, Vertov.
Nuova oggettività : Pabst
Surrealismo: Bunuel, Dulac
Varie ed eventuali :look: : von Stroheim, von Sternberg, Sjostrom, Vidor

Visto così sembra un elenco enorme, in realtà  a parte i più celebri per gli altri si tratta di vedere 1-2 film per autore.. Poi si passa al sonoro, e li le filmografie e le correnti crescono di portata..
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline signor groucho

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Re:La vecchia casa buia (James Whale, 1932)
« Risposta #3 il: 13 Febbraio, 2010, 10:42:46 am »
Montaggio sovietico: Ejzenstejn,  Dovzenko, Pudovkin, Vertov.
Avevo dimenticato lui, di cui ho visto Sciopero e del quale non sono mai riuscito a vedere la cagata pazzesca per intoppi vari.
Comunque io credo che il muto vada riscoperto e rivalutato, perché è proprio un altro linguaggio. Col sonoro i dialoghi la fanno troppo spesso da padrone, con il muto invece sono le immagini a parlare, e poi sono stupende le soluzioni trovate dai registi con gli scarsi mezzi a disposizione per rendere le loro idee. Ad esempio i rimasi folgorato da Murnau che riprese al negativo, sostituendo cavalli bianchi e neri, in modo che solo l'intorno, la foresta, fosse in negativo, dando un che di inquietante...
Comunque conto effettivamente di prendermi un bel libro di storia del cinema.
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Offline wendell

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Re:La vecchia casa buia (James Whale, 1932)
« Risposta #4 il: 13 Febbraio, 2010, 12:05:29 pm »
D'accordo sul discorso della preminenza delle immagini nel muto, vera cifra stilistica del cinema.
Chi fa buon cinema, oggi come allora, tiene in considerazione quest'aspetto.
Il problema odierno piuttosto può essere il pubblico, che spesso non è in grado di "vedere"..
Quanto al testo, ne conosco diversi.. quello che ti ho suggerito è di gran lunga il migliore. Almeno fino agli anni '70. Da li in avanti conviene affidarsi alle monografie.
Costa 40 euro, se non sbaglio in due tomi (io ho il singolo, saranno quasi 1000 pagine).
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline signor groucho

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Re:La vecchia casa buia (James Whale, 1932)
« Risposta #5 il: 13 Febbraio, 2010, 12:10:06 pm »
D'accordo sul discorso della preminenza delle immagini nel muto, vera cifra stilistica del cinema.
Chi fa buon cinema, oggi come allora, tiene in considerazione quest'aspetto.
Il problema odierno piuttosto può essere il pubblico, che spesso non è in grado di "vedere"..
Quanto al testo, ne conosco diversi.. quello che ti ho suggerito è di gran lunga il migliore. Almeno fino agli anni '70. Da li in avanti conviene affidarsi alle monografie.
Costa 40 euro, se non sbaglio in due tomi (io ho il singolo, saranno quasi 1000 pagine).
Purtroppo si ritorna sempre sullo stesso discorso: l'arte è per tutti? Cosa che tra l'altro presupporrebbe una definizione dell'arte... Comunque io sono giunto alla conclusione che se c'è qualcosa "dentro", tutti la possono percepire, a patto di essere in condizione ricettiva, poi ci sono ovviamente altre cose che necessitano delle conoscenze... Ma comunque tutti possono "vedere", basta volerlo. E purtroppo spesso non si vuole, perché è faticoso. Meglio una cazzata che non ti chiede di far funzionare i neuroni.
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Offline wendell

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Re:La vecchia casa buia (James Whale, 1932)
« Risposta #6 il: 13 Febbraio, 2010, 12:13:34 pm »
se c'è qualcosa "dentro", tutti la possono percepire, a patto di essere in condizione ricettiva

Grossomodo d'accordo.
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Re:Il castello maledetto (James Whale, 1932)
« Risposta #7 il: 13 Febbraio, 2010, 19:34:51 pm »
Niente, volevo dire che ho scoperto che il titolo italiano era un altro e che James Whale è stato uno dei primi gay dichiarati di Hollywood :nanda:

Si è suicidato nel 57 gettandosi nella sua piscina. Un ictus lo aveva destabilizzato nella mente e nel corpo.
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