Esattamente. L'Inter fino a aprile 2023 era una squadra perennemente sull'orlo di una crisi di nervi, spesso minata nelle proprie labili certezze, dovuto soprattutto all'isteria chiagnazzara del proprio allenatore. Quando raggiunse la finale di Champions e soprattutto non fece da vittima sacrificale al City di Guardiola, ma anzi dimostro' che meritava decisamente di più la vittoria, ha iniziato ad autoconvincersi finalmente di essere la squadra più forte d'Italia dopo aver perso due scudetti, che alla vigilia dei campionati sembravano dovessero essere quasi una formalità tipo gobbi anni prima e soprattutto di potersela giocare in Europa, complice soprattutto sia il ridimensionamento di alcuni grandi club.
Una fuoriuscita prematura dall'Europa significherebbe di nuovo farli tornare indietro di due anni, anche perché molti calciatori oramai sono in la con gli anni ed all'ultimo canto del cigno, oltre al fatto che Limone sarebbe di nuovo fuori dalla sua "comfort zone" e dovrebbe di nuovo gestire malcontento nello spogliatoio e nuove varianti tattiche, cose che come già dimostrato alla Lazio dopo la delusione per la mancata occasione scudetto dovuta alla pausa Covid, non seppe fare.
Fermo restando che comunque stiamo parlando di cammino europeo e non percorso in campionato, dove all'80% già hanno vinto lo scudetto.
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