
Ragazzi io realizzo solo a tratti tutto ciò che è successo, mi sembra di vivere in un limbo di incredulità e ogni tanto il mio cervello mette insieme i pezzi e allora mi si stringe un nodo in gola e mi si bagnano gli occhi.
Questa settimana ho assistito a qualcosa di incredibile e che mai avrei pensato di vedere, o almeno non così presto nella mia vita, pensavo che chissà che dovesse succedere perché si realizzasse. Negli ultimi mesi sentivi l'attesa nell'aria, che si è fatta sempre più pressante fino all'atmosfera surreale di Domenica prima, di mercoledì e di giovedì poi, prima del fischio iniziale di Udinese-Napoli. L'atmosfera di unità di un popolo, culminata negli abbracci, nelle lacrime, nei cori, nelle danze e nella festa me la porterò per sempre dentro. Al di fuori dei social tossici ho visto tanti tifosi di altre squadre essere felici per noi e anche questo mi commuove.
La mattina di giovedì mi chiedevo da quanto tempo non sentivo lo stadio cantare O'surdato nnamurato e Napule è (saranno almeno un 10 anni per la prima, e un 6/7 per la seconda?) e sognavo di ricantarle a squarciagola la sera, cosa che puntualmente è avvenuta. In effetti è tutto come un sogno che diventava realtà davanti ai miei occhi.
Con oggi si chiude un'era che è iniziata nel 2004 (per me nel 2006) e la festa scoppiata giovedì sera lo testimonia. Io penso davvero che tutti i personaggi passati per Napoli, anche quelli odiati all'epoca, hanno contribuito a questo momento, e li ringrazio tutti, compresi gli Higuain, gli Ancelotti, i Milik e i Donadoni. Mi passano davanti momenti belli, tempi andati che non torneranno, persone e relazioni che non ci sono più, sempre col Napoli di sottofondo a scandire il tempo che passa.
Anche questo forum per me è stato un punto fisso in un certo senso, un luogo dove venivo a leggere discussioni, per incazzarmi o formare opinioni. So di non essere nel
core (detto all'inglese, non alla napoletana

) degli utenti storici, ma come potete vedere dalle mie statistiche nonostante abbia meno di 5k messaggi, sono iscritto qui dal 2009. Quindi in un certo senso mi sembra di conoscervi un po' tutti, nonostante abbia più letto che scritto, soprattutto ultimamente che ho cercato sempre di evitare le discussioni più incandescenti.
Perdonatemi se abbandono la razionalità, e so che sembrerà stucchevole, ma in certi momenti mi sembra che questo terzo scudetto l'abbia voluto il Destino. Viviamo in una città che soffre e sanguina, e dovunque andiamo ci portiamo nelle vene i segni delle percosse che la nostra terra ha subito. E quello stesso Destino non ci ha voluto dare una gioia simile nel 2018, dovevamo spantecare ancora un poco. Personalemente, gli ultimi 3 anni sono stati il periodo più brutto e sofferto della mia vita e sono sicuro che lo stesso vale per molti altri napoletani. E allora sembra che non sia un caso che lo scudetto sia dovuto arrivare proprio in questo momento, dopo tutto ciò che abbiamo subito. E anche tutte le coincidenze che venivano evidenziate, come l'Argentina campione del mondo, e tutte quelle statistiche e somiglianze col Napoli dell'87, sembravano essere una firma del Destino su ciò che stava accadendo, come a voler rassicurarci che non fosse tutto un caso.
La nostra terra non smetterà di essere martoriata, non smetteranno di provare a calpestare i nostri diritti, non si risolveranno i nostri problemi e dovremo continuare a lottare e soffrire, e forse il calcio è solo uno sport di ricchi che si arricchiscono sulla passione della povera gente, chissà, ma da ieri ci svegliamo con la sensazione e la speranza che non tutto è perduto, non siamo condannati a una vita di umiliazioni, e che per quanto provino a toglierci l'aria, troveremo la forza di riprendercela in maniera così spontanea e inaspettata che ci stupiremo di ciò di cui siamo capaci. Per una volta, dopo tanti anni, ci svegliamo con la sensazione che...
E' PASSAT A' NUTTAT
