Autore Topic: covid  (Letto 76725 volte)  Share 

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Offline Il Nazareno

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Re:covid
« Risposta #40 il: 14 Novembre, 2021, 17:35:10 pm »
se sei stato in Olanda almeno una volta da settembre in poi sai che lì alle 20 i locali sono già semideserti (ristoranti soprattutto) perché se magn e sei.

Si ci sono stato parecchie volte. Non me ne ero mai accorto che alle otto chiudesse tutto. Ero io che andavo in locali dove si faceva mattina evidentemente ed avrò mangiato solo io in posti aperti tutta la notte per fare mangiare quelli a fame chimica.

Offline Il Nazareno

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Re:covid
« Risposta #41 il: 14 Novembre, 2021, 17:41:18 pm »
Alla fine ti sei poi trasferito in Spagna? Chiedo con curiosità

La mia azienda non mi fa muovere per adesso. Sto vendendo per cazzi miei sinceramente perché a questo punto mi sono rotto proprio il cazzo. Ma é dura e in Spagna il mercato del lavoro é peggio si quello italiano.

Io parlo con molti 30enni e stiamo tutti con le palle girate, a prescindere dal lavoro che si svolge.

La nostra generazione rischia si fare la fine dei quella del 15-18 segnati a vita e nel peggiore dei casi con il cervello fottuto. Sarò io e la gente con cui me la faccio ma faccio fatica a trovare amici sposati e/o con figli alla soglia dei 40 ormai.

Online ferro

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Re:covid
« Risposta #42 il: 14 Novembre, 2021, 19:11:47 pm »
La mia azienda non mi fa muovere per adesso. Sto vendendo per cazzi miei sinceramente perché a questo punto mi sono rotto proprio il cazzo. Ma é dura e in Spagna il mercato del lavoro é peggio si quello italiano.

Io parlo con molti 30enni e stiamo tutti con le palle girate, a prescindere dal lavoro che si svolge.

La nostra generazione rischia si fare la fine dei quella del 15-18 segnati a vita e nel peggiore dei casi con il cervello fottuto. Sarò io e la gente con cui me la faccio ma faccio fatica a trovare amici sposati e/o con figli alla soglia dei 40 ormai.
Quelli della nostra generazione sono rimasti fottuti dall'insegnamento "Studia che poi puoi fare quello che vuoi nella vita".

Gli unici che sono riusciti a realizzarsi a 30 anni sono quelli che hanno iniziato a lavorare a 16 anni e si sono astipati i denari. Io ho esperienza di amici che fanno chi il tappezziere, chi l'operaio, chi tiene il contratto a tempo indeterminato da 3-4 anni (ma piglia uno stipendio da 12 anni) e che già hanno in cantiere i figli o gia li hanno, sono sposati o stanno per sposarsi e in ogni caso tutti hanno già comprato casa e ci vivono dentro o stanno per andarci (prima di Natale intendo).
Per essere chiaro, parlo di coppie in cui almeno l'uomo ha fatto questo tipo di scelta (tipicamente così è).
Solitamente è gente che ha preso il lavoro del padre che all'epoca pareva umile e invece si trovano avanti (appunto imbianchino, artigiano, similari).



Chi invece si è messo a fare l'università stanno tutti ancora a casa di papà, ne conosco uno solo che se ne è andato per una situazione complicata a casa ma vive in una casa condivisa tipo casa studenti per pagare poco di affitto.



Poi ci stanno i figli di papà con la pappa pronta che si sono laureati con la telematica mentre già stavano a farsi esperienza a 20 anni e mo pure si sposano, ma vengono da famiglie ricche con le case pronte di proprietà già pure arredate.


Questa è la mia esperienza, almeno quello che vedo attorno a me o attorno a chi conosco tramite racconti.

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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

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Re:covid
« Risposta #43 il: 14 Novembre, 2021, 19:58:35 pm »
Quelli della nostra generazione sono rimasti fottuti dall'insegnamento "Studia che poi puoi fare quello che vuoi nella vita".

Gli unici che sono riusciti a realizzarsi a 30 anni sono quelli che hanno iniziato a lavorare a 16 anni e si sono astipati i denari. Io ho esperienza di amici che fanno chi il tappezziere, chi l'operaio, chi tiene il contratto a tempo indeterminato da 3-4 anni (ma piglia uno stipendio da 12 anni) e che già hanno in cantiere i figli o gia li hanno, sono sposati o stanno per sposarsi e in ogni caso tutti hanno già comprato casa e ci vivono dentro o stanno per andarci (prima di Natale intendo).
Per essere chiaro, parlo di coppie in cui almeno l'uomo ha fatto questo tipo di scelta (tipicamente così è).
Solitamente è gente che ha preso il lavoro del padre che all'epoca pareva umile e invece si trovano avanti (appunto imbianchino, artigiano, similari).



Chi invece si è messo a fare l'università stanno tutti ancora a casa di papà, ne conosco uno solo che se ne è andato per una situazione complicata a casa ma vive in una casa condivisa tipo casa studenti per pagare poco di affitto.



Poi ci stanno i figli di papà con la pappa pronta che si sono laureati con la telematica mentre già stavano a farsi esperienza a 20 anni e mo pure si sposano, ma vengono da famiglie ricche con le case pronte di proprietà già pure arredate.


Questa è la mia esperienza, almeno quello che vedo attorno a me o attorno a chi conosco tramite racconti.

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Io proveniente da famiglia di proletari che non tengono uno spillo di proprietà, diploma alberghiero e lavoro da quando tenevo 18 anni, seriamente da quando ne tenevo 24, mo alla soglia dei 30 ho un minimo di equilibrio ma ad 800km da casa.
Amici laureati e pure con ottimi risultati stanno con le pezze al culo, e capisco perfettamente la loro frustrazione e sofferenza.
Poco da dire. Questo è un paese fallito.
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

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Re:covid
« Risposta #44 il: 14 Novembre, 2021, 20:03:50 pm »
Si ci sono stato parecchie volte. Non me ne ero mai accorto che alle otto chiudesse tutto. Ero io che andavo in locali dove si faceva mattina evidentemente ed avrò mangiato solo io in posti aperti tutta la notte per fare mangiare quelli a fame chimica.

i ristoranti sopra vienna è già tanto se ti fanno assettare a tavola, in inverno, alle 19. cinema e teatri sono aperti senza limite d'orario. puoi andare dove vuoi a casa di amici. se poi tu facevi ogni sera bisboccia in un nightclub non lo so, ma sta di fatto che quello non è né coprifuoco né tantomeno lockdown. tutto per 3 settimane. poi nessuno dice che sia giusto, ma non va chiamato per ciò che non è.

Offline Il Nazareno

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Re:covid
« Risposta #45 il: 14 Novembre, 2021, 20:50:37 pm »
Io proveniente da famiglia di proletari che non tengono uno spillo di proprietà, diploma alberghiero e lavoro da quando tenevo 18 anni, seriamente da quando ne tenevo 24, mo alla soglia dei 30 ho un minimo di equilibrio ma ad 800km da casa.
Amici laureati e pure con ottimi risultati stanno con le pezze al culo, e capisco perfettamente la loro frustrazione e sofferenza.
Poco da dire. Questo è un paese fallito.

Si salvano veramente poche realtà. Io pure vengo da una famiglia non di proletari ma di “piccolo borghesi” di provincia. La casa era quella dei nonni, papà impiegato e mamma dipendente pubblica. Ai miei amici il padre gli comprava il Mini per la laurea a me é già tanto se organizzarono una festicciola, a casa. Quindi sono partito da 0 e 0 mi possono dare, pur non avendo mi fatto mancare nulla. Però a 16 per comprarmi le Shox me ne andai a lavorare in un magazzino a nero per dire. Bello e buono mi sono ritrovato all’estero per scelta guadagno discretamente ma non ho alcuna possibilità di acquistare casa. Ma ovunque É la stessa merda il mio migliore amico sta in Germania e pure la senza aiuto dei genitori fai poca strada. Esistono poche isole felici, la svizzera oppure in nicchie tipo informatica e alta finanza a Londra, Parigi etc. Parliamo comunque di città dove le case costano dal milione in su quindi pure se pigli 3/4000 euro al mese fai la vita dell’’impiegato che spenda le metà in affitto e paga una pizza 20 euro. La realtà dei fatti é che noi ragazzi nati negli anni 80-90 senza famiglie alle spalle facciamo la vita degli immigrati cingalesi a momenti. Ci salviamo solo perché parliamo italiano e ispiriamo più fiducia. Conosco gente di 35 anni che vive a Milano e lavora la da 10 che non tiene manco 10000 euro in banca, non per colpa loro ma perché proprio non ce la fanno.


Io sfaterei anche il mito dell’estero. Se stai da solo senza ancora una volta soldi che arrivano da casa e non tieni un lavoro decente fai veramente una fine di merda.

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Re:covid
« Risposta #46 il: 14 Novembre, 2021, 21:00:08 pm »
Quelli della nostra generazione sono rimasti fottuti dall'insegnamento "Studia che poi puoi fare quello che vuoi nella vita".

Gli unici che sono riusciti a realizzarsi a 30 anni sono quelli che hanno iniziato a lavorare a 16 anni e si sono astipati i denari. Io ho esperienza di amici che fanno chi il tappezziere, chi l'operaio, chi tiene il contratto a tempo indeterminato da 3-4 anni (ma piglia uno stipendio da 12 anni) e che già hanno in cantiere i figli o gia li hanno, sono sposati o stanno per sposarsi e in ogni caso tutti hanno già comprato casa e ci vivono dentro o stanno per andarci (prima di Natale intendo).
Per essere chiaro, parlo di coppie in cui almeno l'uomo ha fatto questo tipo di scelta (tipicamente così è).
Solitamente è gente che ha preso il lavoro del padre che all'epoca pareva umile e invece si trovano avanti (appunto imbianchino, artigiano, similari).



Chi invece si è messo a fare l'università stanno tutti ancora a casa di papà, ne conosco uno solo che se ne è andato per una situazione complicata a casa ma vive in una casa condivisa tipo casa studenti per pagare poco di affitto.



Poi ci stanno i figli di papà con la pappa pronta che si sono laureati con la telematica mentre già stavano a farsi esperienza a 20 anni e mo pure si sposano, ma vengono da famiglie ricche con le case pronte di proprietà già pure arredate.


Questa è la mia esperienza, almeno quello che vedo attorno a me o attorno a chi conosco tramite racconti.

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Io per la precisione 1200 km ed una lingua nuova, e alla fine non faccio nemmeno quel che vorrei fare. Alla base ancora oggi avrei difficoltà a dire quel che vorrei fare, tuttavia sono riuscito a trovare una vita ed un equilibrio che purtroppo in Italia non sono mai riuscito a trovare. Questa è la verità dietro i fantomatici Italiani all'estero.

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Re:covid
« Risposta #47 il: 14 Novembre, 2021, 21:01:41 pm »
Io sfaterei anche il mito dell’estero. Se stai da solo senza ancora una volta soldi che arrivano da casa e non tieni un lavoro decente fai veramente una fine di merda.

Se te ne vai in guatemala è probabile  :look:

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Re:covid
« Risposta #48 il: 14 Novembre, 2021, 21:53:22 pm »
Io per la precisione 1200 km ed una lingua nuova, e alla fine non faccio nemmeno quel che vorrei fare. Alla base ancora oggi avrei difficoltà a dire quel che vorrei fare, tuttavia sono riuscito a trovare una vita ed un equilibrio che purtroppo in Italia non sono mai riuscito a trovare. Questa è la verità dietro i fantomatici Italiani all'estero.
Ma figurati che in Italia più o meno fai quella fine là. La mia fidanzata è laureata in architettura con quasi il massimo ha provato a lavorare su qualche studio ma la situazione era drammatica, ha deciso di prendersi un'altra laurea per "fare quello che voleva" , si è laureata in architettura d'interni con 110 e lode.
Ha trovato lavoro nei centri arredamenti per 700€ euro al mese part time con contratti improponibili poi ora per un noto marchio che vende divani per 1000€ ( e dico mille) facendo in tutte le esperienze la venditrice. I progetti per ora li vede dal binocolo tranne pochi casi isolati. E guadagna nu cazz.


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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

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Re:covid
« Risposta #49 il: 14 Novembre, 2021, 22:02:30 pm »
Se facevate gli ingegneri mo' erano tutti soldi coca e fessa :sisi:
Citazione da: Aurelio De Laurentiis
Bisogna ripetere, ripetere, vincere, vincere

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Re:covid
« Risposta #50 il: 14 Novembre, 2021, 22:14:28 pm »
Se facevate gli ingegneri mo' erano tutti soldi coca e fessa :sisi:
Ma chi, io sono ingegnere e sti sord aro stanno?
Un mio amico piglia 600€ su uno studio a Caserta, lui abita a Bacoli ce li mette di benzina.
Un mio ex collega di corso sta a Venezia nel settore dei trasporti, campicchia.
Oltre al fatto che da ingegneria esci a trent'anni overament. A Strutture e Geotecnica la media di età è spaventosa.

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« Ultima modifica: 14 Novembre, 2021, 22:15:31 pm da ferro »
« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

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Re:covid
« Risposta #51 il: 14 Novembre, 2021, 22:50:07 pm »
Ma figurati che in Italia più o meno fai quella fine là. La mia fidanzata è laureata in architettura con quasi il massimo ha provato a lavorare su qualche studio ma la situazione era drammatica, ha deciso di prendersi un'altra laurea per "fare quello che voleva" , si è laureata in architettura d'interni con 110 e lode.
Ha trovato lavoro nei centri arredamenti per 700€ euro al mese part time con contratti improponibili poi ora per un noto marchio che vende divani per 1000€ ( e dico mille) facendo in tutte le esperienze la venditrice. I progetti per ora li vede dal binocolo tranne pochi casi isolati. E guadagna nu cazz.


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La grandissima differenza sta proprio la. A dirla tutta il lavoro al Nord lo avevo anche trovato ma la busta paga era bassa e Milano è una città carissima e non avendo i soldini di papino a mantenermi era improponibile. In francia come primo contratto prendo 1.800€ netti, questo però non considerando premi e commissioni mensili. Il prossimo anno avrò la possibilità di ridiscutere il contratto e se non aumentano come eravamo rimasti all'inizio, mi guarderò altrove e vafangul, questo perchè il mercato del lavoro lo permette. Abito in una città (Aix en Provence, purtroppo l'azienda per cui lavoro si trova qua) dove gli immobili hanno dei costi stratosferici, anche come affitto, ovviamente però ci sono degli appartamenti che hanno delle convenzioni, quindi abito in un appartamento con affitto a 600€ per i primi 3 anni, 73m quadri, terrazza da 30m e vista sul monte St Victoire in un quartiere immerso nel verde.

Dall'altra prospettiva avrei pagato 800€ per abitare in una provincia meneghina in un buco a 1100€ al mese. Questo è la grande differenza ed il grande tallone di achille del nostro paese, dove i datori di lavoro che non fanno altro che chiagnere e fottere, a livello contrattuale fanno quello che cazzo vogliono e lo stato non ti offre un cazzo.

Ovviamente nessuno mi ha regalato un cazzo, ho iniziato con un contratto a 1300 nella succursale a Marsiglia e abitavo al centro in un appartamentino di 36m, e comunque era una situazione migliore rispetto a quella che mi era stata proposta a Milano  :look: il tutto però ha avuto un prezzo immenso, ovvero la distanza con i propri cari. Questo è il vero prezzo che si paga quando si cerca una vita all'estero. 


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Re:covid
« Risposta #52 il: 14 Novembre, 2021, 22:51:17 pm »
Ma chi, io sono ingegnere e sti sord aro stanno?
Un mio amico piglia 600€ su uno studio a Caserta, lui abita a Bacoli ce li mette di benzina.
Un mio ex collega di corso sta a Venezia nel settore dei trasporti, campicchia.
Oltre al fatto che da ingegneria esci a trent'anni overament. A Strutture e Geotecnica la media di età è spaventosa.

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Vabe ferru devi fare gavetta ma come ingegnere un contratto ben pagato lo abbuschi anche al sud.

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Re:covid
« Risposta #53 il: 14 Novembre, 2021, 22:56:16 pm »
Il nazista Ricciardi, il consulente del fascista fucsia Speranza, ha consigliato di togliere il green pass a chi non vorrà farsi la terza dose...

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Re:covid
« Risposta #54 il: 14 Novembre, 2021, 23:01:36 pm »
Il nazista Ricciardi, il consulente del fascista fucsia Speranza, ha consigliato di togliere il green pass a chi non vorrà farsi la terza dose...

imho gli epidemiologi salottari da TV hanno cacato tutti il cazzo

Online raistlin980

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Re:covid
« Risposta #55 il: 14 Novembre, 2021, 23:09:02 pm »
Ma chi, io sono ingegnere e sti sord aro stanno?
Un mio amico piglia 600€ su uno studio a Caserta, lui abita a Bacoli ce li mette di benzina.
Un mio ex collega di corso sta a Venezia nel settore dei trasporti, campicchia.
Oltre al fatto che da ingegneria esci a trent'anni overament. A Strutture e Geotecnica la media di età è spaventosa.

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Ero ovviamente ironico anche se gli informatici ora li vanno a rapire appena iscritti n'atu ppoc.

Il nazista Ricciardi, il consulente del fascista fucsia Speranza, ha consigliato di togliere il green pass a chi non vorrà farsi la terza dose...

Deliri neonazivaccisti anche perché scadrà naturalmente.

Comunque uagliù ho visto (e cooperato nell'estrazione dati) uno studio che mostra chiaramente la storia dei sei mesi. Si vede proprio la curva dei contagi che impenna.

Per il resto valgono le ultime dichiarazioni della Capua che trovo più equilibrata rispetto alle altre checche isteriche da tv.
Citazione da: Aurelio De Laurentiis
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Re:covid
« Risposta #56 il: 14 Novembre, 2021, 23:52:39 pm »
 :love:
La grandissima differenza sta proprio la. A dirla tutta il lavoro al Nord lo avevo anche trovato ma la busta paga era bassa e Milano è una città carissima e non avendo i soldini di papino a mantenermi era improponibile. In francia come primo contratto prendo 1.800€ netti, questo però non considerando premi e commissioni mensili. Il prossimo anno avrò la possibilità di ridiscutere il contratto e se non aumentano come eravamo rimasti all'inizio, mi guarderò altrove e vafangul, questo perchè il mercato del lavoro lo permette. Abito in una città (Aix en Provence, purtroppo l'azienda per cui lavoro si trova qua) dove gli immobili hanno dei costi stratosferici, anche come affitto, ovviamente però ci sono degli appartamenti che hanno delle convenzioni, quindi abito in un appartamento con affitto a 600€ per i primi 3 anni, 73m quadri, terrazza da 30m e vista sul monte St Victoire in un quartiere immerso nel verde.

Dall'altra prospettiva avrei pagato 800€ per abitare in una provincia meneghina in un buco a 1100€ al mese. Questo è la grande differenza ed il grande tallone di achille del nostro paese, dove i datori di lavoro che non fanno altro che chiagnere e fottere, a livello contrattuale fanno quello che cazzo vogliono e lo stato non ti offre un cazzo.

Ovviamente nessuno mi ha regalato un cazzo, ho iniziato con un contratto a 1300 nella succursale a Marsiglia e abitavo al centro in un appartamentino di 36m, e comunque era una situazione migliore rispetto a quella che mi era stata proposta a Milano  :look: il tutto però ha avuto un prezzo immenso, ovvero la distanza con i propri cari. Questo è il vero prezzo che si paga quando si cerca una vita all'estero.
Primi due anni a Milano è stata nera, e siamo in due a lavorare. Da solo sarebbe stato un dissanguamento.
Quoto su tutto. Una città che oltre ad una metro che funziona non ti offre un cazzo. Prezzi folli per tutto, mercato del lavoro che offre si ma sempre in maniera limitata e ormai si avvia verso la saturazione. Meteo e qualità dell'aria veramente mortali.
Presto spero di andarmene da qua perché veramente si sta andando verso una bolla che esploderà prestissimo. Diverrà giusto una città per riebbetaioli che campano uscendo costantemente 0 a 0 e illudendosi di essere divenuti ricchi. Un monolocale di 35mq in periferia arriva a costare 800€ e parlo di 12/13 fermate dal centro. Veramente una roba da studio antropologico CV
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

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Re:covid
« Risposta #57 il: 15 Novembre, 2021, 09:28:50 am »
Che città del cazzo Milano. Ci ho vissuto parecchi anni fa un annetto. I prezzi non erano ancora quelli finora ma se gli stipendi non sono aumentati mi chiedo come faccia la gente a campare. L’idea che mi sono fatto é che i milanesi credono si essere parigini o londinesi ma sono solo le palle. Pure perché è questo me lo disse un milanese doc la gente con i soldi veri a Milano non vive stanno tutti fuori, a Milano ci campano i borghesucci alla Monti e poi gente che si crede i nuovi Berlusconi. Inoltr vivi in un posto dove votano Sala e fuori sei circondato da leghisti.

Offline Il Nazareno

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Re:covid
« Risposta #58 il: 15 Novembre, 2021, 09:41:29 am »
Comunque pensate sempre che c’è chi sta peggio si noi. Almeno usciamo dalle università senza debiti in America a 22 anni già tieni un mutuo addosso da pagare.

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Re:covid
« Risposta #59 il: 15 Novembre, 2021, 12:45:31 pm »
:love:Primi due anni a Milano è stata nera, e siamo in due a lavorare. Da solo sarebbe stato un dissanguamento.
Quoto su tutto. Una città che oltre ad una metro che funziona non ti offre un cazzo. Prezzi folli per tutto, mercato del lavoro che offre si ma sempre in maniera limitata e ormai si avvia verso la saturazione. Meteo e qualità dell'aria veramente mortali.
Presto spero di andarmene da qua perché veramente si sta andando verso una bolla che esploderà prestissimo. Diverrà giusto una città per riebbetaioli che campano uscendo costantemente 0 a 0 e illudendosi di essere divenuti ricchi. Un monolocale di 35mq in periferia arriva a costare 800€ e parlo di 12/13 fermate dal centro. Veramente una roba da studio antropologico CV

Non mi sento di dire che non ti offre un cazzo, perché in fondo non è vero. Magari l'aria e il tempo sono una merda, ma la città di base ti offre molte cose. A livello lavorativo invece sono sempre in cerca da quanto so, non so dire se sono veramente sulla via della saturazione, tuttavia le condizioni che offrono non sono sempre vantaggiose. Conosco diverse persone che sono andate a Milano, ma con un unico scopo, ovvero iniziare a lavorare per avere esperienza lavorativa e mettere qualcosa a curriculum. So che spesso fanno fatica a trovare professori, perché ovviamente sono pagati troppo poco, una mia amica ha iniziato quindi a insegnare a Milano, ma con l'unico obbiettivo di rientrare in campania appena possibile. Era quindi un sacrificio in quanto sullo stipendio alla fine, tolte bollette, affitto, mezzi, cibo e tutto il resto, il suo guadagno era sostanzialmente pari a 0. Alla fine dopo qualche annetto passato a Milano ha ottenuto il trasferimento ed è tornata nella ridente Aversa.

Stesso dicasi per un amico che lavora in banca e che tuttosommato guadagna anche bene. Mi diceva che tutto sommato a Milano non stava male, ma che il costo della vita era sotto certi aspetti gravoso rispetto al guadagno. Mi diceva che se riusciva a mettere da parte 100€ gli aveva detto culo e che di base, provare a fare economie significa chiuderti in casa e non fare un cazzo, quindi zero possibilità di goderti un minimo la vita o quel che ti offre la città.

Altro amico invece è tornato abbastanza avvelenato, è andato a Milano solo per iniziare un esperienza lavorativa e non avendo a disposizione il papi con i big money, ha dovuto attingere ai suoi risparmi, alla fine quel che spendeva era maggiore rispetto a quel che guadagnava. 

Ci metto però anche un amico, laureato in pieni voti in geologia che a Milano è riuscito a trovare un buon lavoro e abita li tutt'oggi. Insomma ci sono diverse storie, non si può andare sempre per luoghi comuni, tuttavia è vero che se non hai una determinata condizione e uno stipendio accettabile, Milano è una soluzione abbastanza merdosa sotto certi aspetti. Ad oggi per molti (in pratica quelli che non abitano a Milano) è piuttosto un luogo dove iniziare a lavorare, facendo qualche sacrificio, per poi dirottarsi quanto prima verso un altra meta, che sia casa, estero, o un altra città Italiana.