Il 4 Maggio 2023 ho vissuto l'emozione più forte e travolgente della mia vita. Ed è principalmente merito di Aurelio De Laurentiis. Poi tutti gli altri, a cui vorrò bene per sempre. Tutta l'annata me la porterò nella tomba, le emozioni, le sensazioni, il dolore per il 4-0 e l'eliminazione per mano del Milan. Le goleade contro Liverpool e Ajax. Io che cammino incredulo per Torino dopo aver visto gli alieni dal vivo. La rimonta dell'inter e Secondigliano che diventa Bagdad, la fiumana di gente nonostante la delusione di Dia, il pianto liberatorio dopo il fischio finale ad Udine e io seduto per terra a piazza Duomo a guardare Milano invasa e colorata d'azzurro. Piazza Plebiscito gonfia di gente e d'amore, un unico nuvolone di fumo azzurro e il Capitano che la alza. Delirio e festa dappertutto. Sono certo che prima di chiudere gli occhi per sempre, oltre ad altre fisiologiche cose, rivedrò tutte queste cose qui. E lo devo anche e soprattutto ad un burino produttore cinematografico fallito.
Il Nazareno che parla di normodotati, sottodotati, sovradotati e da i voti alla vita e alle emozioni, null'altro è che un coglione.