Contro squadre che giocano a calcio e non fanno bunker di solito ci espiriamo molto meglio e facciamo più gol
Prendo spunto dal post dell'amico Giuseppe scritto nel topic della partita col Sassuolo, preferendo portare la discussione proprio nel topic di Spalletti, un tema in cui ci stavo pensando da un bel pò e mi ha fornito finalmente l'assist per parlare di questa cosa.
Con tutto il rispetto per Giuseppe ma secondo me questo è uno dei grandi luoghi comuni sul Napoli spallettiano. Analizzando le partite di questi due anni spallettiani, a me invece sembra evidente che è l'esatto contrario di ciò che ha scritto, ovvero il Napoli non ha nella sua nemesi suqadre che tatticamente giocano accorte, chiuse, rinunciano alla costruzione ma preferiscono partire di contropiede, a parte che una squadra del genere da sempre fastidio a chiunque da quando esiste il calcio, ma comunque questo fatto poteva valere nel Napoli di Sarri che aveva due grandi bestie nere vale a dire l'Atalanta di Gasperini (seppur sconfitta due volte nel 2018, anche se c'è da dire che soprattutto nel gara di ritorno di Bergamo, chi ricorda bene quella partita come il sosttoscritto fu una delle poche in cui il Napoli di snaturò, e lasciò il pallino del gioco all'Atalanta, puntando sul contropiede tanto è che il gol vittoria di Mertens così nasce...) ed i soliti gobbi di merda allegriani che ti lasciavano fare per 90 minuti un possesso palla sterile alla Spagna di Luis Enrique. Mentre nel Napoli di Spalletti in questi due anni io invece ho notato che andiamo in difficoltà contro le squadre che vogliono giocare in maniera speculare al Napoli, puntando sul possesso palla, il pressing alto e la costruzione dal basso per eludere il primo pressing....non è un caso che in Italia se c'è una squadra (al netto delle sue lacune tecniche sia ben chiaro...) che è una specie di "brutta" copia del Napoli quella è la Fiorentina di Italiano, che l'anno scorso ci è venuta a battere due volte consecutive al San Paolo, chiavandoci complessivamente 8 gol e che quest'anno nella gara di andata al Franchi, soprattutto nei primi 45 minuti limitò tantissimo il Napoli, mettendolo in seria difficoltà. Ma penso pure allo stesso tre giorni dopo, che sfatando il luogo comune della neopromossa sparagnina e difensivista, venne a Napoli facendo una gran gara a viso aperto, e soprattutto nel primo tempo il Napoli rischiò più volte di passare in svantaggio. Quest'anno abbiamo avuto al San Paolo, la Roma che nel secondo tempo quando ha deciso di lasciar perdere la propria identià murignana, ma di voler alzare il baricentro a pressare alti, prendendo il pallino del gioco, mise in difficoltà il Napoli e trovò pure il gol del momentaneo pareggio. Ma ci sono altri esempi, penso alla Lazio nel primo tempo della gara dello scorso anno al ritorno o quest'anno nei primi 25 minuti, l'Empoli di Andreazzoli lo scorso anno che venne al San Paolo facendo un delizioso giro palla dove il Napoli non costruì mezza azione. Quest'anno come non citare il Bologna di Thiago Motta, nonostante fosse ancora in fase embrionale, fecero una gran partita, mettendoci tantissimo in difficoltà. Come vedete gli esempi ci sono a bizzeffe, per questo per me la partita col Sassuolo (tra l'altro ricordatevi come all'andata nel primo tempo si presentarono 3-4 volte davanti a Meret, ma pagarono l'incredibile imprecisione di Frattesi e Pinamonti, e furono comunque puniti da un Napoli assolutamente in stato di grazia) è una delle più complicate del lotto, proprio per le caratteristiche di gioco che hanno, perchè se decidono di voler giocare, pressare alti e costruire pure loro, io non so quanto il Napoli sia adatto a fare una partita di sofferenza per 95 minuti, soprattutto prima della Champions, contro un avversario comunque tecnicamente valido.
Per il Napoli è sempre meglio affrontare la squadra rinunciataria, perchè quelle che vogliono giocare a pallone sono due anni che sono la nostra grande difficoltà.