Autore Topic: Un napoletano a Philly  (Letto 103682 volte)  Share 

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Offline cicciograna

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R: Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #360 il: 29 Luglio, 2015, 11:47:14 am »
Ciccio ti ho mandato richiesta di amicizia su fb :bacino:
Benvenuto tra i miei amici su Facebook :bacino:
Pareti e finimenti bianchi, moquette nera, ma avessi fittato l'appartamento di un rubentino?
 :asdlook:
Spoiler
sta venendo bellella, bravo fratmo!  :bacino:
In effetti dalle foto non si vede bene, ma le pareti sono più un avorio che bianche, ed il tappeto dimmerda è tendente al blu petrolio.
Solo quello ci mancava, la stanza rubentina :asd:
Vi assicuro che non sono questi anni a fare schifo, ma che l'umanità in se fa schifo
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Offline Lovercraft

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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #361 il: 29 Luglio, 2015, 12:28:40 pm »
Ciccio ti ho mandato richiesta di amicizia su fb :bacino:

me too
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Offline cicciograna

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R: Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #362 il: 29 Luglio, 2015, 13:36:09 pm »
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Offline cicciograna

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Offline CharMeg

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Un napoletano a Philly
« Risposta #364 il: 30 Luglio, 2015, 08:45:43 am »
Ciccio, sopportami: ma fino a che punto meccanica analitica 1 è sovrapponibile a meccanica razionale? E su quale testo hai studiato meccanica razionale?
Perdona se rompo...
moriremo tutti....ricordalo
È un dolore enorme.
É chiaro che il suo obiettivo é quello: lo scudetto, poi la Champions, dopodiché avrà sei milioni di persone ai suoi piedi pronte a tutto per lui e disposte a innalzarlo come dittatore illuminato con un colpo di stato.

Offline cicciograna

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R: Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #365 il: 30 Luglio, 2015, 13:28:53 pm »
Ciccio, sopportami: ma fino a che punto meccanica analitica 1 è sovrapponibile a meccanica razionale? E su quale testo hai studiato meccanica razionale?
Perdona se rompo...
Sono la stessa cosa, ignoro il perché abbiano cambiato nome; tant'è vero che spesso anche il docente, parlando del proprio corso, sbagliava a dire e lo chiamava ancora Meccanica Razionale.

Per quanto riguarda il testo, studiai da una serie di appunti scritti dal professore, ai quali, per altro, è stata successivamente data dignità di stampa: non ricordo quale sia il titolo del libro risultante, ma era una cosa banale, tipo "Meccanica Analitica" di Antonio Romano.
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Offline CharMeg

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Re:R: Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #366 il: 30 Luglio, 2015, 14:33:03 pm »
Sono la stessa cosa, ignoro il perché abbiano cambiato nome; tant'è vero che spesso anche il docente, parlando del proprio corso, sbagliava a dire e lo chiamava ancora Meccanica Razionale.

Per quanto riguarda il testo, studiai da una serie di appunti scritti dal professore, ai quali, per altro, è stata successivamente data dignità di stampa: non ricordo quale sia il titolo del libro risultante, ma era una cosa banale, tipo "Meccanica Analitica" di Antonio Romano.
Antonio Romano fu (è vivo?) il mio professore di meccanica razionale; il suo libro ce lo diede in anteprima sotto forma di appunti.
Spiegava molto bene e spesso si fermava a chiacchierare con noi bamboccetti... :sad:
Il nome Meccanica analitica mi sa che l'hanno preso direttamente da Lagrange.
Ma meccanica 2 cosa sarebbe? Prosegue il discorso, magari si fa Hamilton?
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Offline cicciograna

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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #367 il: 30 Luglio, 2015, 15:59:43 pm »
Antonio Romano fu (è vivo?) il mio professore di meccanica razionale; il suo libro ce lo diede in anteprima sotto forma di appunti.
Spiegava molto bene e spesso si fermava a chiacchierare con noi bamboccetti... :sad:
Il nome Meccanica analitica mi sa che l'hanno preso direttamente da Lagrange.
Ma meccanica 2 cosa sarebbe? Prosegue il discorso, magari si fa Hamilton?
Romano è stato anche il mio docente, e verosimilmente gli appunti di cui parli sono quelli su cui ho studiato anche io, quelli che ora sono diventati libro di testo.
Personaggio quanto mai poliedrico, lo adoravo quando bell'e buono pigliava e si metteva a iastemmare in napoletano. Grandissima competenza, preparazione estremamente accurata, ed il prof, come hai detto tu, era molto alla mano e spesso chiacchieravamo nei corridoi. Uno dei corsi più interessanti che io abbia mai seguito - e te lo dice uno che non è eccessivamente amante del formalismo matematico rigoroso (mentre Romano lo venerava).

L'unica cosa sgradevole che ricordo di quel corso è il fatto che all'esame il prof trattò molto male la mia ex, cosa che mi lasciò l'amaro in bocca. Il prof era un filo filo maschilista (come parecchi soggetti a Fisica, in effetti).

Meccanica Analitica 2 era un corso a scelta che io non seguii, quindi non so dirti di cosa parlasse, però a naso direi che avrebbe approfondito il formalismo hamiltoniano, visto che nel corso di MA1 veniva giusto accennato a fine corso. Magari avrebbe trattato pure i principi variazionali, che purtroppo nel corso di laurea che ho intrapreso sono stati trattati malissimo e che invece, a mio modesto avviso, dovrebbero essere il fondamento su cui basare l'insegnamento di TUTTA la Fisica.
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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #368 il: 30 Luglio, 2015, 16:13:56 pm »


Romano è stato anche il mio docente, e verosimilmente gli appunti di cui parli sono quelli su cui ho studiato anche io, quelli che ora sono diventati libro di testo.
Personaggio quanto mai poliedrico, lo adoravo quando bell'e buono pigliava e si metteva a iastemmare in napoletano. Grandissima competenza, preparazione estremamente accurata, ed il prof, come hai detto tu, era molto alla mano e spesso chiacchieravamo nei corridoi. Uno dei corsi più interessanti che io abbia mai seguito - e te lo dice uno che non è eccessivamente amante del formalismo matematico rigoroso (mentre Romano lo venerava).

L'unica cosa sgradevole che ricordo di quel corso è il fatto che all'esame il prof trattò molto male la mia ex, cosa che mi lasciò l'amaro in bocca. Il prof era un filo filo maschilista (come parecchi soggetti a Fisica, in effetti).

Meccanica Analitica 2 era un corso a scelta che io non seguii, quindi non so dirti di cosa parlasse, però a naso direi che avrebbe approfondito il formalismo hamiltoniano, visto che nel corso di MA1 veniva giusto accennato a fine corso. Magari avrebbe trattato pure i principi variazionali, che purtroppo nel corso di laurea che ho intrapreso sono stati trattati malissimo e che invece, a mio modesto avviso, dovrebbero essere il fondamento su cui basare l'insegnamento di TUTTA la Fisica.

Mi hai fatto ricordare tante cose...
I tensori scritti alla lavagna da Romano erano da fotografare, tutti gli indici scritti da dio... grande persona, mi piaceva anche quando diceva "questa è una cosa per i più piccini" se per lui era semplice, io lo dico ai miei studenti...

Sul maschilismo ti devo dare ragione, purtroppo.

Il formalismo hamiltoniano l'ho fatto poi con Marmo in istituzioni, invece i principi variazionali, argomento meraviglioso, li ho fatti bene a Torino dentro Relatività e Teoria dei campi.
Lo considero anche io un argomento meraviglioso e uno strumento potentissimo.

Era parecchio tempo che non parlavo di questi vecchi ricordi... :sad:
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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #369 il: 31 Luglio, 2015, 05:09:10 am »
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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #370 il: 01 Agosto, 2015, 04:35:44 am »
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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #371 il: 01 Agosto, 2015, 06:40:16 am »
Stacca la corrente (proprio il contatore), prendi un cacciavite, smonta la presa e capovolgi uno dei due frutti.

Offline CharMeg

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Un napoletano a Philly
« Risposta #372 il: 01 Agosto, 2015, 08:54:32 am »
Come dice Totore dovrebbe funzionare.

Totò, fagli un tutorial su YouTube...
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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #373 il: 01 Agosto, 2015, 14:13:40 pm »
Noterete che quella presa non è attaccata con le viti. Non saprei come staccarla, ed in ogni caso, giocare con la corrente negli USA non mi sembra una cosa saggia.
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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #374 il: 01 Agosto, 2015, 15:27:14 pm »
E ja, la corrente è internazionale e non credo proprio che nelle case americane non ci sia un contatore per staccare la corrente.
Tranne il voltaggio differente, un impianto elettrico è strutturalmente uguale in tutto il mondo.
Sennò chiama il padrone di casa e rompigli i coglioni.
E poi, se capitasse un corto circuito e il tuo magnetotermico fosse settato su un amperaggio troppo alto, non puoi non sapere come si stacca la corrente e lasciare che la casa prenda fuoco. :boh:

Offline cicciograna

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Online Dhu

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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #376 il: 02 Agosto, 2015, 11:58:05 am »
Romano è stato anche il mio docente, e verosimilmente gli appunti di cui parli sono quelli su cui ho studiato anche io, quelli che ora sono diventati libro di testo.
Personaggio quanto mai poliedrico, lo adoravo quando bell'e buono pigliava e si metteva a iastemmare in napoletano. Grandissima competenza, preparazione estremamente accurata, ed il prof, come hai detto tu, era molto alla mano e spesso chiacchieravamo nei corridoi. Uno dei corsi più interessanti che io abbia mai seguito - e te lo dice uno che non è eccessivamente amante del formalismo matematico rigoroso (mentre Romano lo venerava).
Uà ma beati a voi, io ripeto sempre che se avessimo avuto noi Romano invece dell'insegnante attuale che reputo abbastanza una capra, ci saremmo trovati con un'ottima preparazione. Romano invece ci fece le lezioni di geometria differenziale e furono quelle più piacevoli da seguire, l'altra ripeteva solo a memoria quello che c'è sul libro (Che per la cronaca, probabilmente non è quello di cui parla Charmeg, il libro "Meccanica Analitica" è molto più semplificato rispetto a "Meccanica Razionale" e ha lo stretto indispensabile per superare l'esame).

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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #377 il: 02 Agosto, 2015, 13:10:26 pm »


Uà ma beati a voi, io ripeto sempre che se avessimo avuto noi Romano invece dell'insegnante attuale che reputo abbastanza una capra, ci saremmo trovati con un'ottima preparazione. Romano invece ci fece le lezioni di geometria differenziale e furono quelle più piacevoli da seguire, l'altra ripeteva solo a memoria quello che c'è sul libro (Che per la cronaca, probabilmente non è quello di cui parla Charmeg, il libro "Meccanica Analitica" è molto più semplificato rispetto a "Meccanica Razionale" e ha lo stretto indispensabile per superare l'esame).

Possibile. Il testo Meccanica razionale è bello denso di roba, adesso non ce l'ho sotto mano per controllare perché sono in vacanza :look: ma conteneva parecchie cose propedeutiche al corso di istituzioni di Peppe Marmo.
Chi l'ha seguito può capire di che parlo..

Romano a lezione è un piacere...
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R: Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #378 il: 02 Agosto, 2015, 13:54:37 pm »
Uà ma beati a voi, io ripeto sempre che se avessimo avuto noi Romano invece dell'insegnante attuale che reputo abbastanza una capra, ci saremmo trovati con un'ottima preparazione. Romano invece ci fece le lezioni di geometria differenziale e furono quelle più piacevoli da seguire, l'altra ripeteva solo a memoria quello che c'è sul libro (Che per la cronaca, probabilmente non è quello di cui parla Charmeg, il libro "Meccanica Analitica" è molto più semplificato rispetto a "Meccanica Razionale" e ha lo stretto indispensabile per superare l'esame).
Ma l'insegnante di cui parli è Addolorata Marasco?
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Re:Un napoletano a Philly
« Risposta #379 il: 02 Agosto, 2015, 14:39:51 pm »
Ma l'insegnante di cui parli è Addolorata Marasco?
:look:

Possibile. Il testo Meccanica razionale è bello denso di roba, adesso non ce l'ho sotto mano per controllare perché sono in vacanza :look: ma conteneva parecchie cose propedeutiche al corso di istituzioni di Peppe Marmo.
Chi l'ha seguito può capire di che parlo..
:sisi: ho anche quello, ed è quello a cui mi rivolgo se voglio andarmi a rivedere qualcosa