Il ragazzo era un cuozzo figli di sciagurati che permettevano al figlio diciassettenne di non andare a scuola, frequentare cattive compagnie e uscire di notte.
Il carabiniere è uno stronzo che ha fatto la più grande stronzata della sua vita e molto probabilmente è stato addestrato a Paperopoli. Quindi, al massimo adatto per prestare servizio alla stazione di San Gregorio Matese.
Fatta questa premessa, utile per chi ci accusa di vittimismo o di elevare il ragazzo a buon uaglione che stev pe cazz suoi, quello che è successo è una tragedia, l'ennesimo schiaffo alla povertà da parte delle istituzioni che vogliono far sguazzare gli ultimi della società in uno stato di degrado e di delinquenza. Anzi, la cultura delle anime belle italiane vuole che la povera gente stia buona nel suo cantuccio nutrendosi della sua stessa merda. Preferibilmente, in silenzio.
La questione su Napoli è dovuta principalmente ad una cultura dell'odio alimentata dalla retorica di un sud antropologicamente diverso. Una cultura che vuole la gente nata delinquente per natura, che non recepirebbe il cambiamento nemmeno se venisse aiutata con gli strumenti quali l'istruzione, il lavoro, equità sociale e strutture pubbliche funzionanti e disponibili per tutti.
Questo paese è profondamente classista e razzista. Proprio per questo la discussione viene posta spesso sui binari dell'assicurazione, il casco e i tre sul motorino. Si parla sempre degli effetti e mai della causa.
Il sud è la foglia di fico dell'Italia.
Qua non è nord contro sud, è napoli contro l'italia. Vai sulla pagina facebook "i briganti" e leggiti un po' i commenti della gente.
I giornalisti che di solito stanno dalla parte dei malcapitati vittime delle fdo ora stanno zitti.... il ragazzo è un appestato un indifendibile, perchè è napoletano.
Tutto il sud italia oramai è tenuto ai margini, Napoli è la una città troppo importante, troppo ricca di storia cultura e tradizioni per rimanere nell'anonimato, non la possono liquidare come il molisn't...e questo che ci fanno pagare.