Io non ne capisco molto di pallone, non quanto tante altre autorevoli persone che scrivono su questo forum (non sono ironico, ammiro davvero la competenza che molti di voi manifestano), ma una cosa che mi ha subito colpito di quest'avventura mondiale dell'Italia è stato quel senso generale di "siamo già condannati, vediamo che si riesce a fare".
Sin dall'inizio sono piovute sul gruppo critiche assurde da tutte le parti, c'è stata l'infinita ed orrida querelle legata al triangolo Rossi-Destro-Insigne, il negro che ha sempre fatto scalpore in quanto psicologicamente instabile e mina vagante, l'inspiegabile presenza di Cassano a discapito di altri "senatori", Prandelli che a guardarlo in faccia sembrava gli avessero diagnosticato 3 mesi di vita, per concludere con le accuse reciproche tra svariati componenti della squadra una volta tornati a casa con le pive nel sacco... Tutti questi elementi urlano l'esatto contrario di "mentalità vincente", la truppa italiana sembrava un contingente dell'ARMIR che andava a combattere in prima linea a Stalingrado coi 40° sotto zero con le ciabatte di stoffa e senza giacca, le voci ottimistiche sono state poche, sporadiche e pure poco convinte, ed in generale il morale pareva a tutti gli effetti molto basso.
L'aspetto psicologico è importantissimo in una competizione: ricordiamoci che il Napoli che ha riacciuffato la CL dopo tanti anni schierava giocatori assolutamente inadeguati al compito; eppure, persino gli Aronica, i Gamberini ed i Cannavaro jr. quando si gasavano riuscivano a tirare fuori prestazioni non dico dei migliori Nesta, Maldini e Cannavaro sr., ma comunque di difensori di livello medio-alto. Chi parte sconfitto in partenza difficilmente riuscirà ad andare avanti, salvo colpi di fortuna inenarrabili o vere qualità latenti.
L'esempio più lampante? Il Costa Rica. Squadretta tutt'altro che eccelsa, ma che cavalca l'onda lunga di un entusiasmo alle stelle, di un'intera Nazione, loro sì, che li segue e sostiene, mentre da noi sappiamo benissimo che c'è gente che addirittura gode per le sconfitte degli Azzurri, per tutte le ottime ragioni esposte nel thread apposito. Quindi non solo l'ARMIR è in prima linea sotto Von Paulus, ma pure con buona parte degli Italiani che gli tira i coppetielli dietro.
Naturale che il Costa Rica, nel momento in cui incontrerà una squadra motivata e con i controcoglioni, prenderà una scotoliata di proporzioni epiche, perchè l'entusiasmo da solo non può bastare (e però si parlerà in maniera giustamente positiva del fugace e romantico sogno costaricense perchè Davide contro Golia gode sempre delle simpatie del pubblico); però se all'entusiasmo si coniugano il talento, la fantasia e le capacità tecniche (ed i giocatori italiani, a differenza di quanto hanno dimostrato, di queste qualità ne hanno DA VENDERE) allora si può davvero aspirare a qualcosa di grande, ma se si parte già sconfitti è tutto inutile.
Il discorso può essere esteso in generale anche al campionato italiano. Persino l'inarrestabile juve, che da noi ha combinato sfracelli, in realtà avendo la certezza matematica di aver già vinto (porchè la juve HA questa certezza) non ha tutto quel mordente che vuole far credere, un po' come il bulletto che se la prende con il ragazzino chiatto e viziato, e la cosa si è vista nell'inutilità della granitica difesa rubentina, capace di prendere lo stesso gol da polli in due partite consecutive.
Lo stesso si può dire anche di tutte le altre grandi squadre, che navigano in una situazione di incertezza e scoraggiamento assurdo, così come le "piccole", un Parma, un'Atalanta, una Udinese, una Lazio, che prima erano comunque compagini che potevano sperare di fare qualche progresso notevole anche nelle competizioni internazionali. E sembrerò ridondante, ma buona parte di questo sconforto deriva anche e soprattutto dal fatto che il campionato italiano è già deciso in partenza: le quotidiane ingiustizie, gli arbitraggi scientifici, i tre posti davanti già assegnati, l'unico barlume sono le magre briciole dell'EL, un piccolo osso di pollo che deve nutrire un branco di 17 cani rognosi.
Nel momento in cui si ricomincerà a pensare positivo, ad inculcare nuovamente la mentalità vincente, ad insegnare nuovamente a queste quattro fighette l'umiltà unita ad una sana dose di cazzimma non disgiunta però dall'onestà e dalla correttezza, allora vedrete che le cose ricominceranno a girare.