Per me si fanno troppi discorsi sui massimi sistemi che non c'entrano nulla.
Io parlo di campo, e per me sul campo il calcio italiano deve avere un nuovo approccio, tentando di fare un calcio propositivo e svincolandosi dal dogma della difesa prima di tutto, del prima non prenderle, perchè è evidente che nel calcio del 2014 questo approccio non paga. Lo dimostrano i risultati di club e nazionali.
Quindi per me serve prima di tutto che il nuovo CT, che è una figura che dovrebbe rappresentare la guida tecnica calcistica del movimento nazionale, sia uno che abbia le palle di cambiare rotta, anche a costo di essere troppo spregiudicato, sfidando i luoghi comuni tanto rinfacciati ogni volta dai parrucconi dell'opinione pubblica, che sono convinti che l'approccio all'italiana sul campo sia ancora quello vincente.
Poi magari possono servire provvedimenti federali per favorire l'approdo di calciatori italiani ad alti livelli, magari sotto forma di incentivi economici, senza però vietare o limitare l'arrivo di stranieri, che mi sembra un provvedimento che ad oggi sarebbe addirittura dannoso, perchè esclude l'approdo di giocatori che aumentano la competitività del campionato.
Forse solo a livello di giovanili escluderei gli stranieri, ecco.
E poi ovviamente occorre puntare su ragazzi vogliosi di stare in nazionale, che si mettono a disposizione della nazionale, disposti a costituire un gruppo di persone che sia disposto ad essere squadra unita.