Ultima giornata di prove al Grand Prix d’Europa prima della gara ufficiale. Nonostante la pista bagnata, da mesi infatti piove a dirotto sul circuito di Bruxelles, i piloti hanno dato il massimo nella speranza di ottenere il miglior tempo provvisorio. Il favorito Mathew Genzi, punta di diamante della scuderia napoletana, ha chiuso con il deludentissimo tempo di 25.5, nonostante il cambio gomme effettuato in corsa nella speranza di guadagnare velocità. La pista era troppo calda, e Genzi, sbagliando tattica, ha preferito curare solo l’aereodinamica. Insomma, la scuderia napoletana stavolta la partita non l’ha letta bene. La giovane squadra fondata dall’anglosasson Jean Houseread, invece, sfruttando la brillantezza del suo pilota di punta, ovvero il temibilissimo Jo Cricket, ha fatto registrare l’incredibile tempo di 32,7, superando di fatto le più rosee previsioni. Soltanto terzo il pluridecorato Fulvio Bernasconi, appena ripresosi da un brutto infortunio, pronto a chiudere il giro in 18 secondi netti. Distantissimi tutti gli altri. Petit Salvo, per la scuderia Sun Green, ha completato il giro in soli 7 secondi, sfruttando sul finale il vento a favore. Supera le qualifiche anche il greco Anastopulos, per la Red Sbul, fortunato nel chiudere con il tempo di 4.1 secondi. Alcuni però sospettano l’utilizzo di sostanze dopanti (nello specifico canne e spinelli), per cui il bravo Anastopulos sarà costretto a fermarsi a fine gara nelle stanze dell’antidoping. Male tutti gli altri. Big Apple, donna al volante della automobile targata Blu Brother, si è arresa a pochi metri dall’arrivo: il cronometro, infatti, segna un beffardo 3.89. Pessima invece la prestazione del kazako Muktar Al Tano, fermo ad un desolante 2.2, a dispetto delle ingenti somme investite, nonché della recente fusione con l’antica scuderia “dei crociati” oramai da tempo allo sbando. Scarsa partecipazione di pubblico. Quasi la metà dei posti sugli spalti è rimasta tristemente vacante.
