È un ragionamento semplicistico, così come semplicistico è il tuo modo di vedere il calcio. La Roma nei valori non è una squadra superiore al Napoli, e credo che lo abbiamo ampiamente dimostrato dandole tre palloni nella gara più importante. Ma ha una solidità, una mentalità, un'armonia di gioco che il Napoli si sogna. E questo è il territorio dell'allenatore, altroché.
Per me il mercato possiamo pure sparagnarcelo. Non me ne fotte nulla. La cartina tornasole è rendere questo gruppo di giocatori una squadra, cosa che ancora non siamo.
Guarda ognuno ha le sue opinioni. Secondo il tuo ragionamento Mazzarri è un vincente perché fa giocare male i suoi giocatori ma gli da la carica agonistica. Garcia ha sicuramente meriti e lo considero un ottimo tecnico, ma ha seguito con la dirigenza una filosofia di equilibrio tra i reparti. La cosa peggiore che può fare uno quando parla di calcio, è guardare in un campionato gli scontri diretti per dire chi è migliore o peggiore. In una partita secca, contro una squadra forte hai non solo grandi motivazioni, ma di solito anche la squadra in campo migliore. Nell'arco di un campionato invece sei di solito costretto a fare uso della rosa più ampia possibile, e lì si vedono le altre magagne. Ciò non toglie che ne abbiamo vinte due e perse due con loro, quindi c'è poco per tirar fuori gli scontri diretti.
Inoltre il nostro è un campionato tattico, fatto prima di tutto di buoni centrocampi e solide difese, infatti vince chi subisce meno, non necessariamente che fa più gol. E noi abbiamo rinforzato l'attacco perché, in capa al nostro presidentissimo, centrocampo e difesa non possono essere messi sullo stesso piano visto che un difensore ed un centrocampista non li rivendi come un Cavani.
In ogni caso questa è la mia opinione, poi se tu senti di condividere quella di Cucci per cui Tevez e LLorente non erano nessuno e sono diventati qualcuno in mano a Conte, è un tuo sacrosanto diritto.