Caro enrico questi sono dati indubbiamente interessanti che ci dimostrano che la situazione di quest'anno e' molto piu' complessa di quello che sembra.
E' innegabile che le cause di questo "mistero" non sono semplicemente riconducibili, come affermato con arrogante tracotanza da qualche simpatico buontempone, alla sola presenza di un obeso spagnolo sulla nostra panchina.
E' (ahime) altrettanto innegabile che l'adiposo iberico di cui sopra e' cardine principale del problema e che (sigh) con i suoi atteggiamenti sia tecnico/tattici sia comunicativi non ha di fatto dimostrato di sapere leggere l'andamento della stagione e di sapere adottare le giuste contromosse anche quando, spesso e volentieri, le concorrenti ci aiutavano non poco con prestazioni sciagurate.
Puo' essere considerato un fallimento? no se si parla del singolo (vale per l'allenatore ma anche per i giocatori sotto accusa), si se si guarda al rendimento e all'andamento globale della squadra da settembre ad oggi.
Il fallimento(?) poteva essere evitato dal sarri o dal di carlo qualsiasi? Ma facitem o piacer, queste sono cose che si possono dire solo se in preda all'incazzatura del dopo partita o (e questo e' grave) se si e' davvero convinti di capirne di pallone piu' di quelli che col pallone ci mangiano (e pure bene).
Penso in ogni caso che l'esperimento del napoli internazionale, del napoli che vince e perde con la stessa nonchalance sia definitivamente tramontato e, questo si, fallito miseramente.
Il napoli non e' una squadra e Napoli non e' una piazza dove impiantare questo tipo di mentalita'.
Il mio pensiero a tal proposito resta sempre lo stesso e cioe' con il cambio di guida tecnica o se vogliamo di filosofia ballano, nell'arco di una stagione, massimo massimo 10 punti in piu' o in meno, i trofei si vincono con i giocatori e con gli uomini non con la filosofia seno' l'anno prossimo pigliammec a cartesio e arrevutamm, facciamo finta che quest'anno quei 10 punti sono in meno e jamm annanz.
E' stato bello finche' e' durato, nuje stamm semp cca e aspettiamo la prossima stagione di lacrime, sangue e turcimienti e panza in barba a questa nuova deriva del tifoso radical-chic-contestatore che, biat a iss, riesce a non seguire simulando addirittura distacco emotivo, l'ultimo capitolo e chistu cacamient e cazz che e' diventata la stagione 2014/2015.
vabbuò hai fatto un discorso alla Carlo Alvino, alla fine della fiera la colpa è del tifoso che tifa contro per poter dire "Io l'avevo detto" ...
nessuno ha mai detto che questa è una squadra di fenomeni, anzi tutt'altro. Io stesso, benchè non ami Benitez, ho più volte ribadito che sto poveraccio si è trovato a dover allenare un centrocampo e una difesa di disadattati ... però a tutto c'è un limite perchè altrimenti o allena Benitez o alleno io la situazione non cambia.
Ad esempio a Dnipro, con un campo impantanato, con una squadra che si chiudeva dietro, cosa già vista al San Paolo e quindi manco giustificabile con l'alibi della sorpresa, il genio che fa? Ti lascia in tribuna l'unico armadio a muro che tiene e che potrebbe servire, magari l'ultima mezz'ora, per provare a scardinare la difesa avversaria.
E che cacchio, va bene il modulo, va bene la mediocrità della rosa, ma queste sono le sottigliezze che fanno si che un allenatore sia un valore aggiunto rispetto ad un altro. Un po' come due attaccanti che si equivalgono ma uno è più freddo sotto porta e l'altro meno.
E questa è solo l'ultima, ma ce ne sarebbero tante altre che poi hanno condizionato una stagione.