Faccio 'sta considerazione qui nel post di Mertens, che è risultato essere il nostro miglior realizzatore, ma il discorso è di più ampio respiro.
Credo che una delle componenti fondamentali dei tanti successi di questo Napoli - e che poi è probabilmente la cosa che più rompe il cazzo alla stampa mentecatta - è il fatto che la squadra segni in maniera corale.
Pensateci. Ieri sono andati a bersaglio in quattro, i nostri quattro cannonieri, Mertens, Insigne, Callejon ed Hamsik, un poker da quattro giocatori che hanno segnato gol a valanghe, quest'anno (72 gol in quattro). È proprio questa la grande forza del Napoli: non siamo più dipendenti da nessuno. Non siamo più Lavezzi-dipendenti, Cavani-dipendenti, Higuain-dipendenti, chiunque può segnare e, in effetti, chiunque segna, se ci mettiamo anche gli eccellenti contributi (sebbene più rari) di Zielinski, Allan, Milik (ma quest'ultimo solo perchè piagato dal suo infortunio). Se manca uno dei tasselli, ci sono gli altri che segnano. Per gli avversari, marcare diventa un incubo, perchè il gol può venire da tutte le parti, abbiamo una varietà di schemi di gioco così di ampio respiro che il gol arriva sempre (quest'anno sono solo tre le partite in cui non abbiamo segnato: col Genoa - in cui ci hanno scippato due rigori - e le due sciagurate con i bergamaschi del cazzo, e che ad onor del vero sono state proprio preparate male).
Il merito di tutto questo, oltre che alla verve creativa dei giocatori, che veramente hanno cacciato fantasia e classe, è ovviamente da ascrivere al Maestro: paradossalmente questa situazione è figlia proprio dell'infortunio a Milik, che ha forzosamente richiesto un cambio di approccio. Quando ieri, dopo il gol, Callejon è andato con Insigne e Marek a fare l'inchino al pubblico, là mi sono reso conto del fatto che siamo un'armata. Quest'anno è andata così, complici torti, rigorini dati a chi sappiamo, ed anche la nostra classica razione di ciorta nera: se ripartiamo da qui, l'anno prossimo non ce ne sarà per nessuno.