È grave. È tanto grave.
Ed è ancor più grave questo atteggiamento tutto italiano di chi sbraita bavoso sul colpevole impunito, per poi abbracciarlo, quella volta ogni tanto che paga come un maronno qualsiasi, con questo ridicolo pietismo e solidarietà bipartisan. Mi pare il primo male incurabile di questa sinistra salottiera e ipocrita.
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oddio, quindi il titolo "vero" conta? Ti stai avvicinando mica al diobrando pensiero? Perchè altrimenti dovresti perlomeno prendere le parti di Giannino, in questo linciaggio mediatico che ha subito...
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si fiorè, ma colpevole di cosa? vogliamo stare qui a diobrandarci e credere che una persona senza laurea non è abbastanza intelligente da far parte di una delle piu mediocri classi politiche dell'occidente industrializzato, perdendo così il proprio elettorato? lo sto chiedendo veramente: ha compiuto un illecito, un irregolarità o che altro? o è solo per una mera questione "etica"?
La sua colpa non è non avere il titolo, non è una colpa, è di aver usato dei titoli eventualmente per trarne dei vantaggi lavorativi.
Siamo onesti, se ad un giornale ti assumono prima per motivi politici, poi per titoli, e in ultimo per capacità dialettica e linguistica... Giannino ha fottuto bellamente diversi poveracci che magari erano con lui a prender posto...
Mi chiedo uno onesto come Travaglio, che la laurea l'ha presa, ma lavorando appunto e quindi in ritardo, ma mentre era in corso di studi e lavorava, che doveva fare se si trovava un Giannino di fianco al colloquio di lavoro? Lo doveva prendere nel culo?
La questione è solo quella, non che sia un elemento necessario per fare il giornalista (il primo requisito è saper scrivere nella propria lingua, di solito).
Sulla questione classe politica non è manco da prendere in considerazione, tanto che abbiamo personaggi che trovano persino difficoltà a parlare e scrivere in italiano....
Il titolo è indicativo, solamente, per me andrebbe anzi rafforzato il valore del voto di laurea, per esempio... Proprio per distinguere chi si è fatto la vacanza universitaria da chi ha studiato con profitto... Io chi studia per davvero lo premierei, pure nelle scuole inferiori. Questa è la meritocrazia... Perchè è assurdo che chi si fa il mazzo al liceo o all'università veda il proprio lavoro equiparato a chi si piglia il minimo...
Io sono proprio per stringere e far capire che lo studio deve esser cosa seria, non una pazziella che è uguale per tutti, nel senso che tutti con il minimo sforzo possono conseguirla e avere lo stesso valore di chi invece ha fatto il massimo. La storia della soddisfazione personale nel prendersi un 100 su 100 al liceo o un 110 e lode, sta facendo venir meno in molti ragazzi la voglia di impegnarsi, proprio perchè diventa una ragione debole di fronte alla realtà, che ti vede nel mondo del lavoro equiparato a chi si laurea col minimo...