molta gente (tra cui io) si è innamorata di Renzi quando era sindaco di Firenze, giovane, propositivo e con l'occhio vigile su temi come ambiente e spending review.
Ora che è seduto sulla poltrona che conta parla di ponte sullo stretto, fa demagogia con il bonus 80 euro, si parla di finanziamento alle scuole private, riforma costituzionale con impoverimento del potere popolare e accentramento nelle mani di un leader, demagogia su equitalia (che ricorda tanto la vicenda IMU di Silvio) etc etc
Parole sante. Ecco perché temo che il nostro "Giggino Viva 'o Sud" saglia di capa e si metta veramente a puntare a qualcosa di più grande di Palazzo San Giacomo. L'amministrazione di una città, specie Firenze che ha il diametro di un posacenere, è una passeggiata se rapportiamo il lavoro che poi c'è dietro l'amministrazione di un paese intero.
Renzi aveva proprio l'identikit del rottamatore, quello che avrebbe svecchiato un paese portandolo ad una dimensione lievemente più europea. L'operato a Firenze era ottimo perché, parliamoci chiaro, è una città che brilla di luce propria. Con un patrimonio artistico-culturale infinito, una base turistica tra le più potenti d'Europa. E parliamo di una città che è la metà di Casoria per capirci.
Poi è venuto quello che è venuto, i metodi truffaldini, i disastri su tutti i fronti e l'incapacità di applicare del pragmatismo ad una politica eccessivamente blaterata. Il referendum, cosa che ho capito solo di recente, è un prolungamento di tutte queste cose.
Votare SI, per quanto sia allettante considerando la forma oggettiva del decreto, potrebbe addirittura arrecare ulteriori danni alla situazione socio-economica in cui si ritrova questo paese.
Il quesito in se non può prescindere da colui che ha coniato l'idea, il tutto si riduce davvero ad un voto di fiducia a questo governo ed al suo rappresentante che si sono rivelati insufficienti sotto tutti i punti di vista.
Per questo voterò NO. Per questo tutti i bei discorsi sul quesito decadono, una domanda, seppur giusta, se posta in malafede è pari ad un'azione in mala fede.