Autore Topic: Napoli, la nostra città  (Letto 549943 volte)  Share 

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Offline LSF839

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2020 il: 27 Settembre, 2020, 23:17:24 pm »
Non fa niente ca more patemo, l'importante è che si campi, perchè queste restrizioni sono un inno alla morte peggio del virus. La situazione non è così drammatica e mai lo sarà per questa patologia, quindi basta, basta e basta.
Se vabbè perché non è morto realmente sennò col cazzo che parleresti così... Fidati stare in ospedale da solo e intubato è uno strazio!! La mascherina è il male minore

Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2021 il: 28 Settembre, 2020, 12:33:21 pm »
Se vabbè perché non è morto realmente sennò col cazzo che parleresti così... Fidati stare in ospedale da solo e intubato è uno strazio!! La mascherina è il male minore
Nun te preoccupà, parlerei ugualmente così, perchè stiamo campando da zombie. Mica è solo la mascherina, ccà nun se pò fa cchiù nu cazzo, campiamo in una distopia peggiore della malattia. Chi accetta sta roba non ha un'anima e un cuore.
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Online FistingTopo

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2022 il: 28 Settembre, 2020, 13:51:57 pm »
Nun te preoccupà, parlerei ugualmente così, perchè stiamo campando da zombie. Mica è solo la mascherina, ccà nun se pò fa cchiù nu cazzo, campiamo in una distopia peggiore della malattia. Chi accetta sta roba non ha un'anima e un cuore.

Chi accetta questa cosa lo fa in primo luogo per non danneggiare il più debole. Per me questo virus è tutto tranne che un qualcosa di naturale. Ovvio che non è stato creato in un laboratiorio come farfugliano i negazionisti, ma questo virus è tra noi solo ed unicamente per colpa della stupidità umana, che non riesco a concepire come qualcosa di ''naturale" da un punto di vista prettamente filosofico.

Ripeto, anche io voglio fare il cazzo che mi pare e piace, sono il primo a odiare questo modo di vivere dato che non fa assolutamente parte della mia cultura, ma l'idea che una mia volontaria non accortezza possa danneggiare una persona a me cara e non, e che comunque ha come scopo quello di campare, è una cosa che personalmente non posso accettare.

Troppo facile dare un giudizio, creare un pensiero e quindi scegliere la via giusta, ma quando ti ritrovi la morte difronte, il tutto va a farsi benedire (cit mio nonno, sebbene era riferito alla guerra credo si possa applicare in tanti altri contesti  :sisi:)

Offline cicciograna

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2023 il: 28 Settembre, 2020, 14:03:50 pm »
Il problema non è nemmeno che danneggi persone a te care: il fatto è che se sei infetto puoi danneggiare chiunque, pateto, patemo, la signora del piano di sopra e via dicendo. Siccome la possibilità di far danni non circoscritti al proprio microcosmo è piuttosto elevata, forse è il caso di mettere un attimo da parte il proprio egoismo e pensare un po' più alla comunità.
Vi assicuro che non sono questi anni a fare schifo, ma che l'umanità in se fa schifo
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Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2024 il: 28 Settembre, 2020, 14:19:17 pm »
Il lockdown è peggio della malattia e danneggia tutti quanti indistintamente, che siano "deboli" o "forti". A livello psicologico le restrizioni producono danni incredibili soprattutto tra i più giovani, inoltre si avranno ventimila morti tra i cardiopatici a causa di test mancati e quant'altro, questo per non parlare di chi fa le chemio, perchè, nel caso ve lo foste scordati, non si muore solo di covid, che non è una malattia grave. Il gioco non vale la candela.
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Offline cicciograna

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2025 il: 28 Settembre, 2020, 14:22:24 pm »
Il lockdown è peggio della malattia e danneggia tutti quanti indistintamente, che siano "deboli" o "forti". A livello psicologico le restrizioni producono danni incredibili soprattutto tra i più giovani, inoltre si avranno ventimila morti tra i cardiopatici a causa di test mancati e quant'altro, questo per non parlare di chi fa le chemio, perchè, nel caso ve lo foste scordati, non si muore solo di covid, che non è una malattia grave. Il gioco non vale la candela.
Mi spiace, ma quando fai un'affermazione del genere sei obbligato a portare delle fonti che accertino quanto affermi.
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Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2026 il: 28 Settembre, 2020, 14:28:32 pm »
Mi spiace, ma quando fai un'affermazione del genere sei obbligato a portare delle fonti che accertino quanto affermi.
Me sfastereo e truà e link, ma, anche se stessi dicendo una valanga di stronzate, il discorso non cambierebbe. Comunque si muore, i vecchi crepano e nun putimme campà accussì. E' incredibile come sia cambiato il rapporto tra l'uomo ed il lutto, una roba da mettersi le mani nei capelli.
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Offline calvin

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2027 il: 28 Settembre, 2020, 14:52:34 pm »
E' incredibile come sia cambiato il rapporto tra l'uomo ed il lutto, una roba da mettersi le mani nei capelli.

fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline LSF839

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2028 il: 28 Settembre, 2020, 15:24:57 pm »
Me sfastereo e truà e link, ma, anche se stessi dicendo una valanga di stronzate, il discorso non cambierebbe. Comunque si muore, i vecchi crepano e nun putimme campà accussì. E' incredibile come sia cambiato il rapporto tra l'uomo ed il lutto, una roba da mettersi le mani nei capelli.
le persone che conosco che fanno chemio stanno continuando a farle, la mia ragazza si è operata oggi per togliere delle cisti e lo ha fatto...io ti parlo di quello che vedo di persona e almeno qui al milano non credo che i cardiopatici siano lasciati morire

Online Capetiello

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2029 il: 28 Settembre, 2020, 20:04:44 pm »
Giggino ha ragione, pochi cazzi. Una roba è isolare gli infetti e i presunti tali na semmana, un'altra è costringere una popolazione a starsene chiusa in casa bombardandola di notizie sul virus ra matina a sera. Io al solo pensiero di tornare a fare quello ca abbiamo fatto in primavera veramente valuto il suicidio, senza esagerazioni. Mi hanno tenuto chiuso in casa, mi hanno privato di una cammenata, di una corsa. Sotto Pasqua ho passato per il cancello una pastiera alla mia vicina di casa e i guardi mi hanno sucutato, mi hanno impedito di correre perché la gente ad un certo punto aveva deciso ca nun s'era manca correre, però intanto la gente poteva andare al supermercato col foglietiello dell'autocertificazione a fare file di due o tre ore perché era l'unica manera per spendere renari e stava a rota.
Rendiamoci conto che tutto questo non tiene minimamente senso, come la mascherina miezz a via, na strunzata immane. Per chi poi?

Io boccio ogni restrinsione estrema, chiudere la gente come animali in gabbia non esiste, ed a una possibile prossima o me faccio arresta per passare il tempo o mi uccido direttamente in pubblica piazza perché so asciuto e capa.
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

Offline raistlin980

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2030 il: 28 Settembre, 2020, 20:38:21 pm »
La mascherina all'aperto serve perché sennò i maomao non capiscono che si devono chiavare la sfaccetta della mascherina nfacc ogni cazzo di volta che stanno vicino ad altri.

Per il resto, io capisco tutto MA non potete pretendere che si ignori una cazzo di pandemia mondiale. Si muore di Covid, anche se non si è vecchi e malati: basta essere sfortunati. Topo tiene ragione la vostra libertà finisce dove inizia quella mia di desiderare la morte di ADL per un lento e dolorosissimo tumore al pesce e non di un coviddi qualunque. Restiamo umani.
Citazione da: Aurelio De Laurentiis
Bisogna ripetere, ripetere, vincere, vincere

Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2031 il: 28 Settembre, 2020, 20:52:08 pm »
La mascherina all'aperto serve perché sennò i maomao non capiscono che si devono chiavare la sfaccetta della mascherina nfacc ogni cazzo di volta che stanno vicino ad altri.

Per il resto, io capisco tutto MA non potete pretendere che si ignori una cazzo di pandemia mondiale. Si muore di Covid, anche se non si è vecchi e malati: basta essere sfortunati. Topo tiene ragione la vostra libertà finisce dove inizia quella mia di desiderare la morte di ADL per un lento e dolorosissimo tumore al pesce e non di un coviddi qualunque. Restiamo umani.
La statistica ormai è una scienza che non serve più a niente, perchè sotto i cinquantacinque anni praticamente non si muore, visto che si parla di percentuali infinitesimali. Eh sì, mo nuje ce stamm'a casa tutti quanti, perchè muore un giovane di Covid su un tot di milioni contagiati. La cosa bella è che per le guerre e quant'altro sti problemi non ce li facciamo minimamente. Mi dispiace dirtelo, ma sei scemo classista.
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Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2032 il: 28 Settembre, 2020, 20:56:47 pm »
Un'altra cosa: se si tratta di lavorare e consumare il Covid non esiste. Praticamente questo è il mondo che tutte le multinazionali sognano. Ma andatevene a cacare! Oltretutto questo virus ha reso eroi tutti coloro che stanno a casa a scrivere sui social di stare cauti e di rispettare le regole, cosa davvero avvilente e frustrante, visto che un esercito di mediocri si sente in diritto di puntare il dito contro chi non è una fottuta larva umana. Ci mancava solo questo. Capetiè, pure je perdarraggio a capa in caso di nuovo lockdown.
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Offline Guallera V.2

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2033 il: 28 Settembre, 2020, 21:01:28 pm »
Le nostre vite non torneranno mai più come prima. Ed a me tutto ciò fa terribilmente schifo, a volte mi sembra veramente di essere un brutto film di fantascienza....gente che ti deve sparare in fronte per vedere la temperatura in ogni luogo che entri, mascherina indossata sempre e comunque, incontri ad uno e non puoi farti vedere che lo abbracci o lo baci, perchè se trovi il guardio fanatico nella migliore delle ipotesi ti becchi pure la cazziata. Per voi questa è vita ? Per me no, è soltanto esasperazione per l'individuo. E sapete bene che tutte queste cose, rimarranno per sempre o pensate davvero che un giorno si svegliano e dicono "ok tutto apposto siamo nel 2021 via la mascherina, via i cazzimbocchi agli ingressi di ogni cuoll e cazz che vi misurano la temperatura, via limiti e distanziamenti asociali..."...queste paranoie e restrizioni ce le porteremo fino alla fine dei nostri giorni. Per voi è normale sta roba ? Vi piace ? A me no, è l'annientamento dell'individuo, altro che bisogna pensare al bene della collettività...la collettività così sta morendo altro che.
Ho fatto un viaggio in treno, e mi hanno tolto pure la possibilità di fare due chiacchiere con chi ti siedeva accanto, perchè oramai si viaggia come tanta zombi distanziati e con gente che oramai ha paura pure di guardarti pure negli occhi. Viviamo con la paura del prossimo, sta roba ci ha incattiviti e lobotomizzati ancora di più. Provo pena e pietà per le generazioni più giovani, i bambini a cui hanno tolto il diritto al divertimento, creature che crescono oramai già dipendenti dalla tecnologia e dalla privazione del giocare all'area aperta, gli hanno tolto pure il diritto di andare a scuola, il piacere della socializzazione.
Io più ci penso e più mi viene la depressione, e ve lo dice uno che lavora in ospedale e per 3 mesi abbondanti ha vissuto come se stesse in guerra. Ora basta però, voglio tornare a vivere. La paura e le restrizioni le voglio avere solo a lavoro, e pure è dura se penso invece a come a lavoro si stava un anno fa prima di sta merda, ma non posso tollerare che qualcuno mi venga a minacciare che tra qualche settimana o mese si debba tornare ad un secondo lockdown, io sono un essere umano non un cazzo di robot.
Se penso che il resto della mia vita lo debba passare con una mascherina, con la paura di farmi vedere in pubblico ad abbracciare un amico, un amore, un conoscente, o con uno sconosciuto che mi deve sparare in fronte un termometro in ogni luogo dove debba andare, se penso che mi hanno tolto il piacere dello stadio, ammazzando definitivamente la mia passione per il calcio, se penso che non posso andare in un luogo di svago come può essere una normale discoteca (perchè si non mi cacate il cazzo ma una tantum mi piaceva andare iin luoghi del genere, anche per ammirare due pucchiacche e bermi una cosa in compagnia), se penso che andare al cinema oramai è come entrare in una sala operatoria....allora penso che la vita fa veramente schifo peggio di prima e tutto ciò è perfino peggio di questa merda di virus. Per me è il baratro.
« Ultima modifica: 28 Settembre, 2020, 21:02:45 pm da Guallera V.2 »

Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2034 il: 28 Settembre, 2020, 21:03:44 pm »
Le nostre vite non torneranno mai più come prima. Ed a me tutto ciò fa terribilmente schifo, a volte mi sembra veramente di essere un brutto film di fantascienza....gente che ti deve sparare in fronte per vedere la temperatura in ogni luogo che entri, mascherina indossata sempre e comunque, incontri ad uno e non puoi farti vedere che lo abbracci o lo baci, perchè se trovi il guardio fanatico nella migliore delle ipotesi ti becchi pure la cazziata. Per voi questa è vita ? Per me no, è soltanto esasperazione per l'individuo. E sapete bene che tutte queste cose, rimarranno per sempre o pensate davvero che un giorno si svegliano e dicono "ok tutto apposto siamo nel 2021 via la mascherina, via i cazzimbocchi agli ingressi di ogni cuoll e cazz che vi misurano la temperatura, via limiti e distanziamenti asociali..."...queste paranoie e restrizioni ce le porteremo fino alla fine dei nostri giorni. Per voi è normale sta roba ? Vi piace ? A me no, è l'annientamento dell'individuo, altro che bisogna pensare al bene della collettività...la collettività così sta morendo altro che.
Ho fatto un viaggio in treno, e mi hanno tolto pure la possibilità di fare due chiacchiere con chi ti siedeva accanto, perchè oramai si viaggia come tanta zombi distanziati e con gente che oramai ha paura pure di guardarti pure negli occhi. Viviamo con la paura del prossimo, sta roba ci ha incattiviti e lobotomizzati ancora di più. Provo pena e pietà per le generazioni più giovani, i bambini a cui hanno tolto il diritto al divertimento, creature che crescono oramai già dipendenti dalla tecnologia e dalla privazione del giocare all'area aperta, gli hanno tolto pure il diritto di andare a scuola, il piacere della socializzazione.
Io più ci penso e più mi viene la depressione, e ve lo dice uno che lavora in ospedale e per 3 mesi abbondanti ha vissuto come se stesse in guerra. Ora basta però, voglio tornare a vivere. La paura e le restrizioni le voglio avere solo a lavoro, e pure è dura se penso invece a come a lavoro si stava un anno fa prima di sta merda, ma non posso tollerare che qualcuno mi venga a minacciare che tra qualche settimana o mese si debba tornare ad un secondo lockdown, io sono un essere umano non un cazzo di robot.
Se penso che il resto della mia vita lo debba passare con una mascherina, con la paura di farmi vedere in pubblico ad abbracciare un amico, un amore, un conoscente, o con uno sconosciuto che mi deve sparare in fronte un termometro in ogni luogo dove debba andare, se penso che mi hanno tolto il piacere dello stadio, ammazzando definitivamente la mia passione per il calcio, se penso che non posso andare in un luogo di svago come può essere una normale discoteca (perchè si non mi cacate il cazzo ma una tantum mi piaceva andare iin luoghi del genere, anche per ammirare due pucchiacche e bermi una cosa in compagnia), se penso che andare al cinema oramai è come entrare in una sala operatoria....allora penso che la vita fa veramente schifo peggio di prima e tutto ciò è perfino peggio di questa merda di virus. Per me è il baratro.
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Offline cicciograna

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2035 il: 28 Settembre, 2020, 21:04:29 pm »
La statistica ormai è una scienza che non serve più a niente, perchè sotto i cinquantacinque anni praticamente non si muore, visto che si parla di percentuali infinitesimali. Eh sì, mo nuje ce stamm'a casa tutti quanti, perchè muore un giovane di Covid su un tot di milioni contagiati. La cosa bella è che per le guerre e quant'altro sti problemi non ce li facciamo minimamente. Mi dispiace dirtelo, ma sei scemo classista.
No, noi ci stiamo a casa perchè se c'è un'altra ondata di infezioni si riversano tutti quanti in ospedale, sovraccaricando un sistema sanitario nazionale già allo stremo e che si troverebbe costretto, ancora una volta, a decidere chi vive e chi muore.
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Offline cicciograna

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2036 il: 28 Settembre, 2020, 21:08:37 pm »
Le nostre vite non torneranno mai più come prima. Ed a me tutto ciò fa terribilmente schifo, a volte mi sembra veramente di essere un brutto film di fantascienza....gente che ti deve sparare in fronte per vedere la temperatura in ogni luogo che entri, mascherina indossata sempre e comunque, incontri ad uno e non puoi farti vedere che lo abbracci o lo baci, perchè se trovi il guardio fanatico nella migliore delle ipotesi ti becchi pure la cazziata. Per voi questa è vita ? Per me no, è soltanto esasperazione per l'individuo. E sapete bene che tutte queste cose, rimarranno per sempre o pensate davvero che un giorno si svegliano e dicono "ok tutto apposto siamo nel 2021 via la mascherina, via i cazzimbocchi agli ingressi di ogni cuoll e cazz che vi misurano la temperatura, via limiti e distanziamenti asociali..."...queste paranoie e restrizioni ce le porteremo fino alla fine dei nostri giorni. Per voi è normale sta roba ? Vi piace ? A me no, è l'annientamento dell'individuo, altro che bisogna pensare al bene della collettività...la collettività così sta morendo altro che.
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Io più ci penso e più mi viene la depressione, e ve lo dice uno che lavora in ospedale e per 3 mesi abbondanti ha vissuto come se stesse in guerra. Ora basta però, voglio tornare a vivere. La paura e le restrizioni le voglio avere solo a lavoro, e pure è dura se penso invece a come a lavoro si stava un anno fa prima di sta merda, ma non posso tollerare che qualcuno mi venga a minacciare che tra qualche settimana o mese si debba tornare ad un secondo lockdown, io sono un essere umano non un cazzo di robot.
Se penso che il resto della mia vita lo debba passare con una mascherina, con la paura di farmi vedere in pubblico ad abbracciare un amico, un amore, un conoscente, o con uno sconosciuto che mi deve sparare in fronte un termometro in ogni luogo dove debba andare, se penso che mi hanno tolto il piacere dello stadio, ammazzando definitivamente la mia passione per il calcio, se penso che non posso andare in un luogo di svago come può essere una normale discoteca (perchè si non mi cacate il cazzo ma una tantum mi piaceva andare iin luoghi del genere, anche per ammirare due pucchiacche e bermi una cosa in compagnia), se penso che andare al cinema oramai è come entrare in una sala operatoria....allora penso che la vita fa veramente schifo peggio di prima e tutto ciò è perfino peggio di questa merda di virus. Per me è il baratro.
Ah, e infatti abbiamo visto che cosa sia successo nel momento in cui una popolazione a caso, una tra le più cazzone del mondo - gli Americani - ha deciso di fottersene dei divieti e di ricominciare a vivere come se nulla fosse. Florida, Texas, Arizona, che bella fine che hanno fatto.

Potete fare fesse tutte le leggi umane che volete, ma non quelle della Natura.
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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2037 il: 28 Settembre, 2020, 21:11:12 pm »
No, noi ci stiamo a casa perchè se c'è un'altra ondata di infezioni si riversano tutti quanti in ospedale, sovraccaricando un sistema sanitario nazionale già allo stremo e che si troverebbe costretto, ancora una volta, a decidere chi vive e chi muore.
Campano i giovani e i vecchi muoiono. L'umanità ha preso scelte ben più ciniche e vergognose, tipo utilizzare le armi atomiche, quindi è inutile ca dicite sti cose, come già illustrato da Guallera, il gioco non vale la candela. Almeno così si decide chi salvare e non siamo tutti morti perchè completamente disumanizzati. Tu si pazzo.
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Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2038 il: 28 Settembre, 2020, 21:12:51 pm »
Ah, e infatti abbiamo visto che cosa sia successo nel momento in cui una popolazione a caso, una tra le più cazzone del mondo - gli Americani - ha deciso di fottersene dei divieti e di ricominciare a vivere come se nulla fosse. Florida, Texas, Arizona, che bella fine che hanno fatto.

Potete fare fesse tutte le leggi umane che volete, ma non quelle della Natura.
Ma smettila, che sono cifre risibili, cristo santo! Quanta cazzo di gente è morta nello Yemen, senza che nessuno se ne sia fottuto minimamente? E non erano di certo vecchi decrepiti, porcodio! Cosa cazzo siamo diventati, io veramente non ce la faccio.
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Offline Guallera V.2

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2039 il: 28 Settembre, 2020, 21:12:53 pm »
No, noi ci stiamo a casa perchè se c'è un'altra ondata di infezioni si riversano tutti quanti in ospedale, sovraccaricando un sistema sanitario nazionale già allo stremo e che si troverebbe costretto, ancora una volta, a decidere chi vive e chi muore.
C'è molta "leggenda" oramai in questa frase...Ho lavorato in prima persona in un reparto Covid per due mesi abbondanti e posso assicurarti che questa frase oramai è diventata una roba mitologica che i media hanno saputo impacchettare alla grande. La verità è che soprattutto in una regione, ovvero la Lombardia, all'inizio della pandemia c'è stata una gestione pessima da quei grandi luminari dei medici lombardi che vengono spacciati per eccellenza nazionale. Chiunque risultava positivo veniva ricoverato, facendo un'incredibile zuppa. Sono loro che hanno voluto creare quella situazione senza via d'uscita ad un certo punto. In Emilia Romagna, seconda regione per contagi tra marzo e maggio, tutta questa retorica e "poesia" non l'ho proprio vista, perchè lì la cosa, tolto l'ovvia precarietà iniziale, è stata gestita molto meglio e si è riusciti a contenere il tutto. Ad oggi negli ultimi 3 mesi, nel mio ospedale abbiamo visto si o no 4-5 persone positive al Covid, e nessuno con una tale criticità, nonostante l'età avanzata. Perchè c'è pure da dire che se ad un vecchio di 80 anni, con diverse patologie pregresse, lo fai entrare in una terapia intensiva e lo intubbi, gli fai più danno che beneficio.