Vi segnalo anche questo:
https://arxiv.org/abs/2005.02090Uno studio in cui viene analizzato come il lockdown influisca sulla curva, e praticamente si conferma ciò che anche l'uomo comune (come me) può intuire guardando qualche grafico e con un minimo di conoscenze matematiche: ecco, non influisce.
Abbiamo chiuso la gente in casa quando la traiettoria del virus aveva già preso una certa piega, il che è anche pericolosissimo perché dopo un anno la gente è incline a non rispettare le regole (com'è giusto che sia) e quindi ad ammalarsi in casa, che rappresenta il luogo maggiore di contagio dopo il posto di lavoro. Non è un caso che, a fine novembre, quando si sarebbe dovuta vedere l'efficacia della zona rossa, la derivata della curva contagi registra un aumento: sono le abitazioni e la guardia che si abbassa, secondo quel principio per cui più vincoli di sicurezza imponi, più la percezione della stessa si altera portando a comportamenti scorretti (es. con il casco si tende a essere più spericolati in moto).
In ogni caso, ormai gran parte della dottrina scientifica si divide tra chi afferma che bisogna usare respiratori facciali (la comune mascherina chirurgica e quella di tessuto non servono manco al cazzo), distanza, lavaggio mani e SOPRATTUTTO aerazione dei locali e chi, invece, crede che siano fondamentali altre misure come il divieto di assembramento al chiuso e la chiusura delle scuole. Ormai a difendere lo "stay at home" sono rimasti giusto i pochi stregoni (molto ascoltati dai governi europei) e i tanti ipocondriaci che già abitavano queste lande e che ora stanno vedendo realizzare un sogno, perlopiù boomer di mezza età e garantiti. Gente che porta tanti voti.