Il 19enne del Milan si racconta a Max: "Zlatan bisogna saperlo prendere: il segreto è passargli la palla, altrimenti ringhia. Gattuso se la prendeva per le mie sopracciglia, mi mancherà molto. E' difficile tenere i piedi per terra, per fortuna c'è mio padre ad aiutarmi".
IBRA — Il rapporto con Ibrahimovic: "Grande impresa farsi stimare da lui, ma pensavo peggio. Il segreto è passargli la palla, o inizia a ringhiare. Bisogna saperlo prendere. Altrimenti, qualche dispetto te lo fa".
IL LOOK — "Rino Gattuso appena si è accorto delle prime aggiustatine alle sopracciglia ha cominciato a cazziarmi di brutto: 'tu devi pensare solo a giocare, hai capito?' Grande. Mi mancherà. E la cresta? Mi hanno chiesto di rasarla appena ho messo piede a Milanello. Poi me l'ha chiesto anche qualcuno nello spogliatoio, ma un compagno mi ha difeso: 'se si pettinano così Hamsik, Neymar e Cissè, non vedo perchè non possa farlo anche luì, ha detto davanti a tutti. Così, il dibattito si è chiuso".
LA PRESSIONE — "Credevo fosse più facile non cascarci - dice a proposito del montarsi la testa - Invece è dura. Quando vedi i calciatori ti viene da dire: 'ma come cazzo fanno a essere così presuntuosi?'. L'ho pensato anch'io mille volte. Poi ti ci trovi dentro, con la gente che ti chiede foto e autografi, che ti pompa, e cominci a sentirti un fenomeno anche se non vuoi. Per fortuna c'è mio padre a tenermi con i piedi ben piantati per terra".
LE DONNE — "Arrivi in serie A e immediatamente l'attenzione erotica intorno a te si moltiplica. Mi piace. Ma io cucco su Facebook. Si trova parecchia roba online".
SAN SIRO — "San Siro è un posto pazzesco, è come un bufalo che ti fiata addosso per 90 minuti. Dal campo lo senti tantissimo. E sa io allora che cosa faccio? Semplice: pedalo, vado a mille, inseguo tutti i palloni, perché la gente alla fine è questo che vuole".
