Il Comunismo è un'ideologia nata per dare risposte alle istanze sociali del secolo scorso, in una situazione in cui, a fronte di gravi ingiustizie perpetrate dai sistemi politici di allora, siano esse dittature travestite da monarchie o giovani democrazie dalle fondamenta poco solide, in una situazione di grave crisi mondiale, si proponeva come risposta chiara e precisa alla voglia di cambiamento politico, sociale e culturale, come un'alternativa, che però mal si sposava con le democrazie occidentali, le più solide affermate delle quali in quel periodo storico seppero sviluppare gli anticorpi per respingerne l'onda d'urto. Altrove, dove la democrazia culturalmente non è mai nata, né attecchì, di fronte a regimi monarchici, a dittature personalistiche, il Comunismo fu sperimentato politicamente, attecchì ed ebbe modo di imporsi, non avendo alcuna barriera democratica come filtro dinnanzi a sé, alternativa che però nel corso del tempo produsse semplicemente nei Paesi, che ne sperimentarono la sua realizzazione pratica, danni sia politicamente (Pensiero unico, purghe, deportazioni di massa, assassini), sia socialmente (forte sperequazione tra gruppo di potere e popolo) che culturalmente (chi è appassionato di letteratura russa mi meraviglio che non abbia mai citato il grande Pasternak, a mio avviso il più grande scrittore russo del secolo scorso, degno di stare alla pari di Dostoevskij e Puskin, che fu emarginato culturalmente dal regime e non è l'unico caso purtroppo).
In sostanza il Comunismo, nella sua realizzazione politica, ha distrutto i sogni di generazioni di persone, diventando una sorta di piovra che con i suoi tentacoli ha oppresso la popolazione, ne ha limitato la libertà decisionale e pure culturalmente non è stato capace di ergersi a modello, di favorire lo sviluppo e la crescita di artisti, scrittori, liberi pensatori. Il tentativo di dare al Comunismo una connotazione di sistema politico per eccellenza è fallito miseramente e ha portato solo oppressione e distruzione in quei Paesi che hanno aderito a questa tentativo di realizzazione politica delle idee comuniste.
In Europa ha invece attecchito soprattutto in quelle democrazie fragili e ancora giovani, come l'Italia ad esempio, non riuscendo tuttavia a imporsi politicamente ed essendo a sua volta influenzato fortemente dalla Democrazia vigente, cosa che progressivamente lo ha allontanato e di molto dal modello di riferimento politico sovietico. In sostanza, pure fossero finiti al potere, grazie agli anticorpi democratici che ne modificarono lentamente la natura politica, i comunisti in Italia probabilmente, da soli al governo, non avrebbero in alcun modo attentato alla Democrazia e alle regole democratiche, ma molto probabilmente avrebbero anticipato e di molti anni quel processo di trasformazione politica che portò alla formazione del nuovo soggetto politico sorto dalle ceneri dell'ex PCI e dal crollo del muro di Berlino con la svolta di Ochetto. Culturalmente nelle democrazie giovani e in quelle consolidate, dove la libertà d'espressione non era assoggettata in modo totalizzante al Verbo della Politica, gli ideali comunisti, perché di questo si deve parlare, di ideali, hanno permesso lo sviluppo di correnti di pensiero artistiche e culturali di notevole interesse e socialmente hanno dato voce e peso a battaglie per l'affermazione dei diritti dell'uomo, ponendole in primo piano di fronte al silenzio delle classi dirigenti, compresa quella comunista italiana.
Tutto ciò per affermare che il Comunismo, inteso come risposta ideale alle istanze sociali e culturali, ha avuto modo di portare avanti battaglie giuste, condivisibili o rispettabili, laddove era la Democrazia il sistema politico radicato politicamente sul territorio. Quando invece si è tentata la realizzazione politica delle idee/ideali del Comunismo, ci si è posti in un rapporto fortemente antitetico con i sistemi democratici vigenti, con lo stesso concetto di Democrazia e questo sistema politico ha prodotto solo danni, ovunque ci sia stato il tentativo concreto di realizzarlo, producendo solo un sistema oligarchico di potere, nei casi migliori e un sistema totalitario in quelli peggiori, sistema che ha avvelenato la libertà politica, sociale e culturale dei cittadini.
Cosa resta ora del Comunismo come risposta concreta alle istanze politiche sociali e culturali? Per me ben poco.