Insieme a Lotito, penso sia l'unico presidente che gestisce anche il consumo di carta igienica nei cessi di castelvolturno. Ma a questo dovevamo esserci abituati. Silurato marino, infatti, è sceso in campo direttamente per curare il suo investimento, e più passa il tempo più il suo impegno personale aumenta vista anche la trasformazione della sua azienda in una sorta di controllata del Napoli. Perchè questo siamo noi, un suo investimento. E lui, come ogni grande imprenditore, vuole azzerare i rischi, ora e in futuro. Il problema, per noi, è che il Napoli non è un'azienda di patane e friarielli ma qualcosa che tracima il settore sportivo, e molti, purtroppo, ancora non si sono abituati, anche per la cronica burinaggine che puntualmente illude e disillude.
Chist'è, meglio non ci sta. L'unica certezza è che ce lo teniamo per decenni, salute permettendo, visto che ha trovato n'America da queste parti. Tranne i grandi media del nord, qui sta bene, ha i risultati dalla sua e nessuno pensa di attaccarlo, anche per una scelta repressiva che circonda la società. Viene venerato come un ibrido tra il Bassolino dei primi tempi e il comandante Lauro, è spalleggiato da una classe politica incompetente e altrettanto chiacchierona e incensato da una stampa locale ignobile e ipocrita. Ma il tutto, ovviamente, non è altro che lo specchio dell'ambiente in cui opera. Quindi, armamm'c e pacienz e guardamm e fatti nuost, sperando che anche quest'anno riescon a friggere il pesce con l'acqua (cit.)